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ANEDDA. l’immobiliare internazionale sempre più presente nel mercato estero

Da 20 anni ANEDDA. impegnata nelle intermediazioni immobiliari in Sardegna, opera nelle principali zone costiere e nell’entroterra. “Ciascuna delle due aree interessa uno specifico mercato estero ed ha un target ben definito di potenziali acquirenti, la Sardegna infatti non è solo una destinazione turistica di fama mondiale con spiagge paradisiache e paesaggi mozzafiato, ma offre anche un mercato immobiliare ricco di opportunità per gli investitori internazionali” precisa Andrea Anedda, CEO&Founder della società.

Nelle zone costiere, è comune che i prezzi degli immobili siano generalmente più alti, specialmente per quelli situati in prossimità delle spiagge o con vista mare. Questi immobili sono spesso richiesti come seconde case o per investimenti turistici. Le tipologie abitative più comuni fanno riferimento ad appartamenti, ville o case indipendenti.

D'altra parte, le zone dell’entroterra sardo possono offrire prezzi più accessibili per gli immobili. Queste zone sono attrattive per coloro che cercano una casa principale o per investimenti a lungo termine. Le tipologie abitative più richieste includono casali ristrutturati, rustici o proprietà agricole.

“La nostra strategia operativa si basa sulla diffusione del nostro portfolio immobiliare in più di 60 paesi, oltre a rafforzare e consolidare le numerose partnership che abbiamo stabilito nel corso degli anni con le migliori agenzie immobiliari in Europa e nel resto del mondo. Queste collaborazioni dirette, generano una maggiore efficienza operativa che si traduce in vendite immobiliari più celeri e al prezzo più alto. Lato mutui o piccoli prestiti, solo il 10% dei potenziali acquirenti ha effettivamente bisogno di accedere al credito. Questo significa che la maggior parte dei nostri clienti ha la possibilità di acquistare senza dover ricorrere a finanziamenti esterni, il che rende le trattative ancora più semplici e concrete.” conclude Anedda.

Per info e contatti, visita il sito web https://andreaanedda.it/

Economia e finanza Esteri Salute e benessere Scienza e tecnologia Startup e innovazione

KBio e ZERO annunciano un’alleanza strategica esclusiva per sviluppare un network di molecular farm distribuito globalmente e di rapida implementazione

Londra/Venezia - KBio, leader nello sviluppo di nuovi trattamenti biologici derivati da un sistema di produzione a base vegetale, e ZERO, un'azienda ag-tech italiana specializzata nella costruzione e gestione di ambienti di coltivazione controllata di nuova generazione, hanno annunciato oggi un’alleanza strategica esclusiva per costruire la prima rete al mondo di molecular farm, distribuita globalmente e trasportabile, che consentirà produzioni terapeutiche, la risposta in tempi rapidi in caso di pandemie e la produzione di ingredienti bioattivi.

KBio e ZERO realizzeranno una serie di soluzioni tecnologiche specializzate e integrate, mirate a sfruttare l'esperienza di KBio con la N. benthamiana come bioreattore, in combinazione con l'innovativo sistema di coltivazione verticale automatizzato, modulare e protetto dalle contaminazioni di ZERO. Tali soluzioni saranno flessibili e potranno essere rapidamente implementate in tutto il mondo in situazioni di emergenza o operare in grandi hub centralizzati in grado di mettere a disposizione capacità produttiva di scala commerciale e servizi di CDMO a clienti appartenenti a differenti settori commerciali.  

"Quello che rende KBio leader mondiale nei prodotti biologici a base vegetale è che la nostra piattaforma permette lo sviluppo di proteine altamente pure con un'efficienza maggiore e a costi inferiori rispetto alle tecnologie attuali", ha dichiarato Patrick Doyle, CEO di KBio.
"Abbiamo in programma attività congiunte di ricerca e sviluppo con ZERO negli Stati Uniti, Regno Unito e Italia, che coinvolgeranno la produzione di anticorpi monoclonali, vaccini e vari prodotti bioindustriali con applicazioni B2B nei settori alimentare, nutraceutico, cosmetico e farmaceutico. Siamo entusiasti di collaborare con ZERO facendo leva sulle rispettive competenze delle due aziende per accelerare lo sviluppo di applicazioni che possono essere rilevanti in modi differenti e in molti diversi settori."  

Daniele Modesto, CEO di ZERO, ha aggiunto: "Le tecnologie hardware e software proprietarie di ZERO consentono un notevole vantaggio in termini di produttività, velocità di installazione, scalabilità ed economicità rispetto alla media del settore. Con questa alleanza strategica, ZERO ha intenzione di integrare le tecnologie di KBio in tutti i suoi impianti commerciali in Europa, GCC, SEA e Nord America per consentire una risposta immediata alle emergenze pandemiche mediante la rapida produzione di anticorpi e vaccini. Non vediamo l'ora di lavorare con KBio per utilizzare la nostra tecnologia avanzata di coltivazione in ambiente verticale controllato in combinazione con la loro piattaforma per la produzione di prodotti biologici dalle piante con l’intento di raggiungere una missione comune: sviluppare rapidamente nuove soluzioni a beneficio delle vite delle persone su scala globale."    

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Maggiori informazioni su KBio
KBio mira a creare una nuova generazione di prodotti biologici utilizzando la sua piattaforma basata sull’utilizzo delle piante come biofabbriche; tale piattaforma ha dimostrato la possibilità di sviluppare prodotti di interesse farmaceutico in una frazione di tempo e costi rispetto alle piattaforme convenzionali. L'azienda è focalizzata sulla scoperta di anticorpi monoclonali disegnati per intervenire su percorsi metabolici di malattie rare e infettive e, grazie alla velocità e all’accuratezza del suo sistema di produzione di anticorpi, è ben posizionata per sviluppare terapie di follow-up rapide contro bersagli farmacologici. La piattaforma basata sulle piante di KBio ha inoltre capacità uniche per affrontare sfide legate alla salute pubblica, dove lo sviluppo rapido e la produzione su larga scala di vaccini sono cruciali. Attraverso un partner esterno, l'azienda sta collaborando con diverse organizzazioni sanitarie che finanziano il suo programma di ricerca specifico per la salute pubblica.   Costituita nel dicembre 2021, KBio è una sussidiaria di BAT con sede nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Per ulteriori informazioni, si prega di visitare il sito web www.kbio.com.    

Maggiori informazioni su ZERO
ZERO mira a creare uno standard tecnologico per la coltivazione in ambiente controllato. Sebbene le vertical farm offrano grandi vantaggi in termini di qualità del prodotto, sicurezza e impatto ambientale, finora hanno avuto una diffusione limitata a causa dei costi di realizzazione e della complessità di gestione. Con la giusta combinazione di scienza, software, ingegneria e creatività italiana, ZERO ha reso il vertical farming accessibile, affidabile, scalabile e finanziariamente sostenibile. ZERO mira a imporsi come il principale fornitore di soluzioni tecnologiche B2B per l’agricoltura in ambiente controllato, in grado di progettare, costruire e gestire vertical farm chiavi in mano per e con leader del settore, in diversi settori merceologici e in geografie differenti, con climi caldi e freddi.   Costituita nel gennaio 2018, ZERO è un'azienda italiana con progetti operativi in Europa e GCC e una pipeline di progetti in Nord America e SEA. ZERO ha annunciato di recente un investimento da parte del conglomerato giapponese Mitsui & Co. Per ulteriori informazioni, si prega di visitare il sito web www.zerofarms.it.



KBio Media Contact  
Slavena Salve Nissan,
M.D. LifeSci Communications
snissan@lifescicomms.com
718-483-4440  

ZERO Media Contact
Mario Sforzini, Marketing & Communication Manager
mario.sforzini@zerofarms.it
+39.329.2210065
Economia e finanza Esteri Moda e lifestyle Startup e innovazione Viaggi e tempo libero

Nasce Fly Free Airways e va in Crowdfunding

Fly Free Airways Tour Operator, la nascente compagnia aerea privata specializzata in business travel management e turismo esperienziale, ha annunciato un aumento di capitale e la ricerca di nuovi soci investitori. Per questo, la società ha avviato una campagna di crowdfunding su https://crowdinvestitalia.it/equity-crowdfunding/FLY_FREE_AIRWAYS.  

Gli investitori avranno la possibilità di beneficiare di numerosi vantaggi, tra cui un ROI IMMEDIATO del 140% se si investe entro la fine del mese di marzo. Infatti, la società ha un round importante in chiusura al 31 Marzo 2023, con bonus quote del 10%, il che significa che l'ROI diventa del 130% + 10% quote free. Gli investitori diventeranno anche comproprietari della futura compagnia aerea e tour operator specializzato in business travel management e potranno beneficiare di un'utile immediato.  

Inoltre, gli investitori potranno beneficiare del 50% di credito d'imposta immediatamente utilizzabile, del 50% di voucher per viaggi vacanze in voli charter e del 30% di ore di volo privato incluse.   

"Questa è un'opportunità unica per investire in una compagnia aerea e tour operator specializzato in business travel management e turismo esperienziale", ha dichiarato il portavoce della società. "Grazie al credito d'imposta e al bonus del 10%, l'opportunità è ancora più allettante. Invitiamo tutti gli interessati a contattarci direttamente per saperne di più”.    

La campagna di crowdfunding di Fly Free Airways sarà aperta fino al 31 marzo 2023. Gli investitori possono partecipare alla campagna di crowdfunding su https://crowdinvestitalia.it/equity-crowdfunding/FLY_FREE_AIRWAYS.
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Gelateria torinese Moou a “Gastronomie Montecarlo 25 anni” di Monaco in rappresentanza dell’eccellenza italiana

La gelateria artigianale rilevata, riqualificata in Barriera di Milano a Torino dal 2013 e battezzata col nome "MOOU" dai fondatori e titolari Rea Silvia Gullì e Ondrej Sturc, dopo la premiazione speciale da parte della Guida del Gambero Rosso 2022, la partecipazione a Terra Madre Salone del gusto 2022 e Cioccolatò non poteva mancare alla "Monte-Carlo Gastronomie" che propone ogni anno ai suoi visitatori degustazioni di alta qualità, rigorosamente selezionate a qualche giorno dalle Feste di fine Anno.

Più di 100 produttori di specialità gastronomiche francesi, italiane ed europee si incontrano ogni anno in un ambiente raffinato e conviviale. La gelateria pluripremiata ha presentato il suo gelato contemporaneo, innovativo e plant based che mira ad una produzione sempre più sostenibile tenendo conto il rispetto verso l'ambiente,dando valore aggiunto ai gusti di origine vegetale e sacralizzare quelli di origine animale aumentandone la qualità, le proprietà organolettiche, andando incontro alle problematiche legate allo sfruttamento intensivo animale per la produzione di latte e panna e alle esigenze alimentari del consumatore odierno.

"La scelta di creare una catena di produzione più sostenibile dopo l'investimento del progetto di piantumazione digitale di 200 alberi in 5 paesi diversi tra il sud America e l'Africa  è diventato un obbligo fondamentale da rispettare per i due coniugi e titolari dell'azienda perchè "Sappiamo come fare felici le persone con un gelato e adesso vogliamo e dobbiamo provarci con il Pianeta" cit Rea Silvia Gullì.

Economia e finanza Esteri

GWA (Greatway Advisory Asia) apre in VIETNAM e THAILANDIA per assistere le imprese italiane in Estremo Oriente

Lo studio legale e tributario GWA (Greatway Advisory Asia) ha annunciato l’apertura di una sede ad Ho Chi Minh City (Vietnam) e di un desk a Bangkok (Thailandia). L’ufficio di Ho Chi Minh avrà una funzione fondamentale nel supportare le imprese italiane in questo mercato in costante crescita.  

“Un team locale di giovani avvocati e commercialisti è pronto a fornire servizi professionali altamente qualificati ai nostri clienti, affiancandoli per tutte le necessità legali e fiscali, come fatto per oltre 18 anni in Cina”  ha dichiarato l’avv. Giovanni Pisacane managing partner e fondatore di GWA che ha personalmente curato l’ apertura dell’ ufficio di Ho Chi Minh e che sarà presente, insieme al socio e co-managing partner Avv. Daniele Zibetti, all’inaugurazione dell’ufficio in pieno centro città.  

“L’ Asia è un mercato strategico per le imprese italiane ed in continua crescita” ha affermato l’Avv. Daniele Zibetti che sarà invece responsabile dell’apertura del desk di Bangkok, guardando alla Thailandia come base funzionale da cui partire per lo sviluppo in Asia, “soprattutto in questo periodo in cui si stanno valutando riorganizzazione delle risorse umane tra i manager espatriati”.  

Il 19 novembre con una cena da “Da Vittorio Saigon” è stato formalmente dato avvio alle attività di GWA HCMC: una scelta che vuole indicare le radici fortemente italiane dello studio.  
GWA, your Great Way to Asia!    




NOTA PER LA REDAZIONE
GWA è uno studio legale e tributario con sede principale a Shanghai, che opera in Asia dal 2004. Con un numeroso team di professionisti locali e internazionali, GWA si posiziona tra i principali attori dell’ internazionalizzazione in Asia ed è considerato uno tra i partner più affidabili per gruppi italiani che si muovono verso l’oriente.   Il Vietnam è già da qualche anno al centro dell’attenzione grazie alla vicinanza strategica con la Cina e con gli altri paesi del sud est asiatico, ma in particolare in questo ultimo periodo così turbolento tra post-Covid e tensioni geopolitiche, la continua e costante crescita del suo prodotto interno lordo lo sta posizionando come vera e propria potenziale locomotiva d’Asia.   Nonostante un sistema normativo ancora piuttosto giovane e complesso (che richiede la massima cautela e supporto da parte di professionisti qualificati) il Vietnam rappresenta oggi una meta fondamentale anche per tutti quei gruppi italiani che vogliono espandersi o ristrutturarsi in Asia e cercano un’alternativa alla Cina grazie a costi più ridotti, minori tensioni e maggiore facilità per entrare ed uscire dal paese. A differenza della Cina, infatti, il Vietnam ha tolto tutte le restrizioni in essere nel periodo Covid e oggi non ci sono limiti negli spostamenti e non è richiesto alcun visto per ingressi brevi nel paese.    
Esteri Viaggi e tempo libero

E’ nata la Startup per Invitare una Donna Ucraina in Italia

Mi chiamo Katya e sono la coordinatrice del Servizio per Single offerto da AgenziaAmore.it ovvero Agenzia Amore Connecting Singles, si tratta questo di un progetto Startup innovativo nel suo genere in quanto semplice da utilizzare da parte degli iscritti e completamente gestibile online e a distanza mediante il supporto ed assistenza via WhatsApp dei circa 70 Consulenti per Single già operativi tra Italia, Spagna, Germania, Ucraina e Russia.

Oggi in particolare richiamo la vostra attenzione verso un tema caldo in questo momento ovvero “aiutare le ragazze ucraine ad arrivare in Italia per iniziare una nuova vita”. Il nostro servizio offre infatti una Fidelity CARD specifica dedicata agli uomini single interessati ad INVITARE una DONNA UCRAINA o RUSSA in ITALIA per mezzo di una accurata assistenza sentimentale per il quanto riguarda l’attività di matchmaking matrimoniale, la gestione della parte burocratica presso enti preposti e per la comunicazione tra le parti in inglese o in russo.
Nel corso dell'ultima settimana abbiamo potuto, con molta felicità, accogliere già una decina di ragazze ucraine in Italia, le quali sono state sistemate dai nostri UOMINI ISCRITTI e per mezzo della nostra assistenza, presso case private o alberghi in varie zone d'Italia.

Siamo certi che le centinaia di donne ucraine già arrivate in Italia per mezzo di AgenziaAmore.it siano ora felici e magari anche sposate con italiani. Per INVITARE RAGAZZE UCRAINE E MAGARI TROVARE UNA NUOVA COMPAGNA DI VITA O UNA MOGLIE basterà iscriversi direttamente online dal sito ed attendere un contatto da parte di uno dei nostri Consulenti per Single.

La nostra opionione è che NON BISOGNA RESTARE DA SOLI e a volte se si è single bisogna darsi una possibilità e provare anche servizi alternativi in questo caso utili anche per dare un minimo aiuto a donne o ragazze straniere ed interessate per varie ragioni a spostarsi definitivamente in Italia.
Cultura e spettacolo Esteri Politica

ASACERT CERTIFICA LA VERA ITALIANITÀ ALL’ESTERO CON IL PROTOCOLLO ITA0039 | 100% Italian Taste Certification

Ha avuto inizio lunedì 18 novembre la IV Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, l’iniziativa promossa dal Ministero degli Esteri e dedicata alla promozione della cucina italiana di qualità e dei prodotti agroalimentari, all’estero. La valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano è proprio il fulcro del protocollo ITA0039 I 100% Italian Taste Certification, ideato e sviluppato da ASACERT in accordo con Coldiretti e Filiera Agricola Italiana, sostenuto del Ministero dell’Agricoltura e supportato da ANRA (Associazione Nazionale Risk Manager e Assicurazioni Aziendali), per mettere finalmente a disposizione del consumatore e del folto comparto della ristorazione italiana all’estero, uno strumento innovativo nella sua efficacia ed integrità, per tutti coloro che desiderano tutelarsi contro i fake, sempre più diffusi e dannosi, nei confronti dei nostri ineguagliabili prodotti e materie prime.  

Secondo gli studi, la nostra risulta essere la seconda cucina a livello globale dopo quella cinese, mostrando una penetrazione più elevata negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Brasile e in India. Alla popolarità dell’italian food, si contrappone, purtroppo, il fenomeno dell’Italian Sounding: a livello mondiale, il giro d’affari annuo del “falso italiano” è stimato in circa 54 miliardi di euro (147 milioni al giorno), oltre il doppio dell’attuale valore delle esportazioni italiane di prodotti agroalimentari (23 miliardi di euro).   Ciò che suona italiano, ma di fatto non lo è, rappresenta un danno non solo per produttori e consumatori, ma anche per tanti onesti ristoratori che, hanno creato, con non poche difficoltà, districandosi in una giungla di falsi, delle realtà 100% italiane e che da oggi, grazie alla certificazione ITA0039, possono finalmente essere riconosciuti come autentici italiani.  

La certificazione ITA0039 | 100% Italian Taste è attiva in tutto il mondo e si sta diffondendo rapidamente in tantissimi Paesi proprio per la sua riconosciuta unicità: non esiste, attualmente, un altro strumento simile, rilasciato da un ente di certificazione professionale e accreditato, come ASACERT. Per certificarsi, il ristoratore affronta un processo per fasi, semplice nella sua dinamica ed estremamente efficace: a seguito della richiesta, un auditor qualificato si reca personalmente nel ristorante e verifica la conformità ai criteri previsti, ispezionando prodotti, carta dei vini, menù e personale di sala. Contestualmente, l’auditor verifica la rispondenza alle nuove norme sull’utilizzo della plastica e sull’uso virtuoso e responsabile dei materiali riciclabili. Segue poi una fase analitica più approfondita, riguardante le etichette e i rilievi raccolti e, a fine audit, si calcola il punteggio raggiunto, che determinerà la possibilità di certificare o meno. In caso di esito positivo, il ristoratore riceve un certificato e può iniziare ad utilizzare l’esclusivo marchio ITA0039, nelle sue versioni Platinum, Gold, Silver o Bronze, a seconda del punteggio raggiunto. 

A conclusione dell’iter di certificazione, il ristorante sarà incluso di diritto nell’applicazione che ASACERT sta mettendo a punto. Un ulteriore strumento di garanzia per il consumatore, fruibile sia da app che da PC, in cui è possibile consultare la lista dei ristoranti certificati, con i loro menù e le materie prime utilizzate, risalendo la filiera in totale trasparenza, fino al produttore.  

ASACERT vanta oltre vent’anni di attività, con sedi a Milano, Roma, Bari e corporate office dislocati a: Manchester, nel Regno Unito; a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti; a Tbilisi, in Georgia e ad Abuja, in Nigeria. Inoltre, si avvale di una fitta rete di partners in: Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Repubblica Popolare Cinese, Repubblica di Singapore, India, Libano, Brasile, Arabia Saudita, Indonesia, Iran e Pakistan. ASACERT si distingue nel mondo delle certificazioni per la forte expertise tecnica in diversi settori: dall’ambiente all’informatica, dalla sicurezza sul lavoro all’alimentare. Ed è proprio quest’ultimo comparto, che ha ispirato il progetto ITA0039 | 100% Italian Taste Certification, uno strumento unico ed affidabile per la certificazione, la tutela e la difesa della cultura enogastronomica italiana nel mondo.    

Per ulteriori informazioni:
italiantaste@asacert.com
www.italiantaste-certification.com
Economia e finanza Esteri Politica

ASACERT e Coldiretti siglano la prima certificazione di “italianità” dei ristoranti all’estero

L’idea di questa certificazione, che si pone l’obiettivo di garantire il Made in Italy nel mondo della ristorazione, nasce da ASACERT – ente di certificazione e ispezione con esperienza pluriennale e accreditamenti internazionali – che ha deciso di unire la propria competenza nel campo della certificazione e l’esperienza maturata all’estero per ideare un inedito schema di certificazione volto a verificare e valorizzare l'Italian Taste contro il fenomeno dell’Italian Sounding.

“La certificazione ITA0039 | 100% Italian Taste è nata dalla necessità di difendere, promuovere e valorizzare il patrimonio agroalimentare italiano, non solo a livello di prodotto – oggetto di clamorose falsificazioni e acclarati casi di contraffazione, ma già oggetto di innumerevoli strumenti di analisi e tutela grazie anche all’operato attento di Coldiretti – ma anche sul piano della distribuzione enogastronomica” afferma Fabrizio Capaccioli, managing director di ASACERT.

L’innovativo protocollo di verifica ha già debuttato nel Regno Unito certificando una delle più note “bandiere” italiane d’oltremanica: San Carlo Group, presente a Londra, Manchester, Birmingham, Liverpool, Bristol, Leeds e Leicester, attraverso i brand San Carlo, Cicchetti, Fumo, Bottega, Signor Sassi, Gran Cafe e Flying Pizza. 

“Un progetto – continua Capaccioli - che ha subito trovato come suo alleato naturale Coldiretti, da sempre impegnata nella promozione e nella tutela dei prodotti italiani. Un lavoro di squadra che garantirà i produttori italiani, non più solo nella GDO, ma anche nella distribuzione capillare del prodotto nei ristoranti all’estero che intendono essere davvero italiani".

L’italian sounding è un fenomeno sempre più in crescita che va contrastato in tutte le sue forme.  All’estero l’uso del tricolore, di nomi o di segni distintivi e denominazioni geografiche che evocano l’Italia ma che con il nostro Paese non hanno nulla a che fare, è sempre più in crescita. Così come lo sono le aziende alimentari estere che utilizzano impropriamente scenari, colori e icone italiane, ingannando il consumatore. Un fenomeno che inevitabilmente colpisce il settore della ristorazione: sono sempre più numerosi i ristoranti all’estero che di italiano hanno solo il nome e la “facciata” ma non la “sostanza”, ovvero le materie prime, lo staff e soprattutto la tradizione culinaria e la proposta enogastronomica.

Per questo l’iter di certificazione messo a punto da ASACERT e Coldiretti verifica che dietro quei simboli ci sia un autentico ristorante italiano, attraverso un protocollo basato sulla rispondenza dei fornitori, dei menù e della carta dei vini.
Economia e finanza Esteri News

Nota Stampa Gruppo Napag

In relazione alla pubblicazione nelle ultime settimane di numerosi articoli apparsi su quotidiani nazionali relativi al cosiddetto "depistaggio ENI" ed ai rapporti tra alcuni vertici del gruppo petrolifero italiano e l’Avv. Amara, notizie che in qualche modo mettono indebitamente in correlazione tali vicende con la Napag e la propria attività imprenditoriale, il Gruppo Napag intende precisare la propria correttezza imprenditoriale e la estraneità del gruppo a qualsiasi ipotesi di illecito e/o di complotto e/o di utilizzo di movimentazioni economiche sospette come tali estranee all’operato della Napag.

A tal fine il Gruppo Napag, premesso  
- che, la Napag Trading Limited (società capogruppo) è di esclusiva proprietà della famiglia Mazzagatti e della famiglia Almatrook;
- che, il gruppo Napag è una realtà imprenditoriale operativa e presente nel mercato globale di riferimento;
- che, il gruppo Napag è accreditato non soltanto con il gruppo ENI (peraltro dopo l’espletamento di un complesso iter, nel rispetto delle normali procedure di compliance, che prevede la soddisfazione degli eventuali chiarimenti istruttori richiesti) ma con tutti i maggiori players del mercato globale (con controparti di dimensioni superiori ad ENI);
- che, a dimostrazione della consistenza del gruppo e dell’estensioni dei suoi interessi, il fatturato del gruppo Napag verso il gruppo ENI è pari solo al 25% del totale (che nel 2018 ammonta a circa 300.000.000 USD)

specifica quanto segue
1) Anche in forza degli elementi sopra riferiti, il gruppo Napag smentisce categoricamente che la Napag Italia Srl, o altre società del Gruppo, possano essere in qualsiasi modo riconducibili alla figura dell’Avv. Amara o altra persona allo stesso collegata, ovvero che lo stesso Avv. Amara abbia alcuna partecipazione diretta e/o indiretta nelle società del gruppo Napag. Contestualmente si specifica che i rapporti con l’Avv. Amara si sono limitati ad attività professionale di consulenza legale (resa peraltro dallo stesso Amara per numerose società, tra cui anche società del gruppo ENI) prestata negli anni 2016 e 2017, e che per tale attività l’Avv. Amara è stato regolarmente remunerato dietro presentazione di regolare fattura.  
2) La Napag Italia Srl si dichiara assolutamente estranea alle vicende relative al cosiddetto depistaggio o ad altre ipotesi di complotto; tali vicende, infatti, non si relazionano in alcun modo con l’attività imprenditoriale di Napag mentre, da come si apprende dalle fonti giornalistiche che si occupano del caso, ben potrebbero riferirsi ad ambienti interni ad ENI. In ogni caso il gruppo Napag sottolinea con forza che tutti i rapporti economici ed imprenditoriali intercorsi con ENI si sono svolti nella piena correttezza e legalità, ed ENI ha sempre concluso le operazioni registrando in ogni occasione utili significativi all’esito delle stesse.  
3) In particolare, con riferimento alla transazione relativa finalizzata alla vendita da Napag Italia ad ENI di 25.000 MT di prodotto HDPE nel maggio 2018 – che,dalle anticipazioni apparse sui giornali, verrebbe ritenuta dagli inquirenti il veicolo di pagamento in favore dell’avv. Amara - si ribadisce che la medesima non è stata portata a termine per cause esterne e che la società Napag Italia ha restituito in maniera puntuale, come da accordi conclusi tra le parti, l’intera somma oggetto di prepagamento. Peraltro si sottolinea che, all’esito di tale operazione, ENI ha ricavato un margine di profitto per come dalla stessa pubblicamente riconosciuto. La relativa transazione, pertanto, non solo è stata pienamente legittima ma anche fonte di ricavi documentati e documentabili per la medesima ENI.  
4) Del resto, tutti i rapporti commerciali intercorsi con ENI sono pienamente legittimi e documentati e trasparenti. A tal fine, in data odierna, i difensori della Napag hanno depositato presso la Procura della Repubblica di Milano una memoria tecnica nella quale, in esito alla valutazione della corposa produzione documentale, vengono esaminate tutte le operazioni intercorse con ENI evidenziandone inequivocabilemnte la veridicità e correttezza operativa e contabile.  
5) Per rivendicare la autonomia ed il proprio ruolo imprenditoriale anche nei confronti degli altri partners commerciali, la Napag e personalmente il Dott. Francesco Mazzagatti, hanno conferito mandato ai propri legali di valutare ogni azione giudiziaria esperibile a tutela della immagine e della dignità della Napag, attivando tutte le iniziative previste dalla legge a tutela del buon nome e della immagine delle società del gruppo Napag, e dei suoi dirigenti o amministratori, nei confronti di coloro che risulteranno responsabili di dichiarazioni infondate e non veritiere relative ad eventuali interessi di altri soggetti nella società Napag comparse sui media nell’ultimo periodo o in altro modo riportate anche alle Autorità Giudiziarie che si stanno occupando del caso. In particolare, il Gruppo Napag ha conferito espresso mandato ai propri legali al fine di tutelare l’immagine della società in relazione alle dichiarazioni che - secondo le notizie di stampa – sarebbero state rese agli inquirenti da un manager ENI (tale Carollo), secondo le quali l’Avv. Amara avrebbe sostenuto di avere un interesse personale in relazione alla Napag (notizie che, peraltro, sono già state pubblicamente smentite dal diretto interessato Avv. Amara). La Napag smentisce categoricamente il contenuto di dette dichiarazioni, e di altre del medesimo tenore, definendo tali dichiarazioni non corrispondenti al vero, diffamatorie ed estremamente lesive della propria immagine imprenditoriale.  
6) Ancora, in relazione alle informazioni false e diffamatorie pubblicate su diversi quotidiani e mezzi di informazione, riguardanti una supposta ipotesi di truffa contrattuale relativa alla vicenda che ha coinvolto la nave White Moon, così come dichiarato da fonti ENI, il gruppo Napag ha conferito espresso mandato ai propri legali di agire in tutte le sedi opportune nei confronti di ENI e di tutti coloro che si sono resi responsabili della diffusione di tali notizie. Nel precisare che non è mai pervenuta alcuna comunicazione ufficiale di ENI relativa ad un presunto collocamento della Napag in blacklist – notizia ancora una volta appresa dai giornali – si evidenzia che, nel caso di specie, la transazione è peraltro intervenuta tra Napag Trading e la società Oando Trading, la quale, a sua volta, ha poi rivenduto il carico ad ENI, rispettando le normative internazionali commerciali e seguendo le linee guida OFAC. In ordine a tale vicenda risulta che il carico, di origine irachena, nonostante i controlli al caricamento (effettuati da ENI stessa), sia stato successivamente rigettato all’arrivo presso la raffineria di Milazzo per problemi di qualità, nonostante le certificazioni rilasciate al momento del caricamento della nave. Sul punto appare dunque evidente sia la contraddittorietà della posizione dell’ENI che la patente infondatezza della contestazione, che si traduce in un tentativo di addebitare, peraltro in modo pubblico ed in assenza di una minima corrispondenza tra le parti, una inesistente responsabilità a carico di Napag.

Tutto ciò premesso, nel ribadire che la documentazione di supporto è contenuta in una memoria tecnica depositata presso la Procura della Repubblica di Milano, la Napag fa espressa riserva di agire, con forza ed immediatezza, in tutte le sedi competenti, a tutela della propria immagine e della propria reputazione con riguardo alle notizie non corrispondenti al vero pubblicate in questi giorni.  

Ufficio Comunicazione
Napag Trading Limited
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L’IMPRESA LUNARE E L’ASSASSINIO DEL PRESIDENTE KENNEDY: UN LEGAME NASCOSTO

Il viaggio in Texas in cui fu assassinato il presidente John F. Kennedy fu voluto dal vice presidente Lyndon Johnson (che negò sempre un suo coinvolgimento) in accordo col membro del congresso Albert Tomas, influente politico di Houston, al fine di assicurare I finanziamenti alla NASA e, in particolare, al Centro Aerospaziale di Houston.

Questa l’ipotesi del Dr. Aldo Mariotto, esposta nel libro “The Day before Dallas”, Ed. Pendragon, e presentata a Dallas in occasione del congresso annuale di storia ”JFK Lancer”. Il presidente Kennedy, che pure nel settembre del 1962 aveva annunciato lo sbarco sulla luna entro la fine della decade, all’inizio del 1963 aveva iniziato a nutrire forti dubbi circa l’opportunità di perseguire lo scopo. Infatti, il New York Times, i repubblicani e l’ala democratica conservatrice avevano accusato la Casa Bianca in quanto il progetto appariva troppo costoso, non orientato a scopi militari e con risultati scientifici attesi poco concreti. 

Il Centro Aerospaziale di Houston, oltre che una speranza per l’umanità, rappresentava anche un grande affare economico e politico che faceva riferimento al gruppo Suite 8F, una rete di uomini d'affari attivi politicamente in Texas che aveva acquisito "un'influenza senza precedenti nel governo statale e nazionale". Johnson e Thomas ne erano membri, così come George Brown, leader della Brown & Root, e Morgan Davis, presidente di Humble Oil (ora Exxon Mobil).  Il Centro Spaziale di Houston venne costruito su un terreno che la Rice University ottenne gratuitamente dalla Humble Oil, che si trattenne tutti i migliori territori attorno al Clear Lake dove si svilupparono aree commerciali e residenziali di inestimabile valore. E la Brown & Root Company costruì le decine di edifici del Centro Aerospaziale.  Il bilancio della NASA aumentò drasticamente e con il presidente Johnson superò i 5 miliardi di dollari. L’ipotesi si basa su documenti, in buona parte inediti, che lo studioso ha rinvenuto presso le biblioteche presidenziali di Boston e Austin, nascosti tra le decine di milioni di pagine.

L’IMPRESA LUNARE ALLA BASE DEL VIAGGIO IN TEXAS CHE FU FATALE A KENNEDY 
Aldo Mariotto
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