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Consulta del Sindacato FILDA: settimana corta, salario minimo e sicurezza sul lavoro al centro delle nuove proposte

Roma, 16 settembre 2024 – La Federazione Italiana Lavoratori Dipendenti e Autonomi (FILDA) ha presentato nuove proposte per migliorare le condizioni lavorative: salario minimo di 9 euro l’ora per combattere le disuguaglianze, settimana corta di 40 ore in 4 giorni per un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata, e maggiori controlli sulla sicurezza attraverso ispezioni virtuali con droni.

Queste sono alcune proposte, discusse della consulta Nazionale della FILDA (Federazione italiana lavoratori dipendenti autonomi), in rappresentanza degli iscritti ed assistiti della  federazione sindacale di lavoratori privati, pubblici e pensionati, il cui obiettivo è offrire un’adeguata rappresentanza libera e trasparente, slegata da ogni vincolo corporativo.  

A tal proposito, ha dichiarato Carmine Piccolo, Segretario Nazionale della FILDA: "Con una fattiva e seria collaborazione tra lavoratori, aziende, sindacati ed istituzioni, possiamo raggiungere traguardi ambiziosi ed utili per tutti, per far si che nei luoghi di lavoro ci siano persone felici che con impegno e passione contribuiscano alle attività ed alla crescita delle aziende. Perciò è necessario il salario minimo garantito per legge, la settimana corta di 4 giorni lavorativi e sopratutto massima attenzione alla sicurezza sul lavoro"  
I temi delle proposte del sindacato FILDA
Il sindacato ha riportato al centro del dibattito temi attualissimi che tuttavia finora non hanno creato di fatto le basi per nuove proposte di legge. In primo luogo, garantire un salario minimo ed equo ha l’obiettivo di tutelare la dignità dei lavoratori, oltreché essere uno strumento essenziale per combattere le disuguaglianze. Allo stesso tempo la sicurezza significa lavorare senza rischi, salvaguardando la salute delle persone.    

La settimana corta proposta da FILDA comprende 40 ore settimanali suddivise in 4 giorni lavorativi, in modo tale da aiutare i dipendenti a mantenere il proprio work balance in equilibrio e avere sempre il giusto spazio da dedicare alla vita privata.  

Per quanto riguarda il salario minimo, la federazione sindacale propone che venga applicato per legge un salario di 9 euro/ora a tutti i lavoratori, al fine di ridurre disparità ed eliminare retribuzioni troppo basse.  

Al centro degli obiettivi, inoltre, c’è la sicurezza del lavoratore, la quale può essere garantita solo tramite ispezioni preventive – con un programma dettagliato da rispettare per le aziende e una collaborazione attiva tra imprese e ispettorato del lavoro. Allo stesso modo, per garantire la sicurezza nei cantieri andrebbe sperimentato l’uso di telecamere e droni, consentendo l’ISPEZIONE VIRTUALE.  
La Filda è sindacato autonono che opera da piu di 10 anni a difesa e tutela dei lavoratori e pensionati per la tutela ed aumento del salario e pensioni giusti per tutti, è presente con strutture sindacali e di assistenza su tutto il territorio nazionale e conta tra iscritti ed assisiti circa 100.000 persone e famiglie.

 F.I.L.D.A www.filda.it   https://filda.it/sedi-territoriali/ 

Politica

NASCE IL MOVIMENTO NAZIONALE RINNOVAMENTO E LIBERTA’ POPOLARE

"Rinnovamento e libertà popolare" è un movimento formato da donne e uomini desiderosi di rinnovamento, che sente il bisogno di essere voce delle esigenze di singoli soggetti, aziende e lavoratori che dopo il covid, hanno avuto grosse difficoltà a rialzarsi.
Miriamo ad uno sviluppo concreto delle attività produttive tramite proposte ed azioni per rilanciare l'economia. I punti fondamentali su cui si muove il movimento "Rinnovamento e libertà popolare" sono: la tutela del Made in ItalY, promozione dell' economia e del turismo, lo sviluppo di attività ricreative giovanili promuovendo e costituendo centri di aggregazione, lo sport, sicurezza sui luoghi di lavoro, tutela ed innovazione delle startup, favorire la cooperazione internazionale, volontariato e tutela delle fasce deboli e della salute, lottare per una giustizia giusta .
Sarà un movimento che guarda al futuro, sulle orme del passato. La segretaria nazionale, la dott.ssa Mary Modaffari è nipote dell' illustre Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana Giuseppe Antonio Modaffari, dapprima sostenitore della Democrazia Cristiana della corrente di Riccardo Misasi, per poi successivamente ritagliarsi una dimensione a livello nazionale nel Partito Socialista Saragattiano, tanto da poter invitare nel suo Paese d'origine Condofuri in provincia di Reggio Calabria il Presidente della Repubblica Saragat e che registrò anche la presenza del grande Sandro Pertini.
L' importante eredità del nonno dunque, passa alla nipotre: l' attaccamento ai valori tradizionali dell' impegno sociale e alla realizzazione di progetti che mirano a supportare la collettività e che porta avanti i valori della famiglia e la crescita economica del nostro Paese. 
"Siamo un gruppo di professionisti e non, tra noi anche membri della politica dei nostri tempi, che mirano a dare voce e supportare i soggetti in difficoltà che ancora non hanno avuto risposte concrete. Stiamo dialogando con le forze politiche presenti in Italia presentando proposte volte a risollevare le nostre imprese, dare libertà di opinione ai cittadini e portare avanti i valori liberali di un tempo, a cui mio nonno credeva. A supporto del movimento, svilupperemo progetti ed attività con la Fondazione Eredi Cavaliere Modaffari, che già negli anni scorsi è stata promotrice di vari eventi di volontariato e finanziato diverse iniziative. Appena sorti siamo già tantissimi e ciò significa che c' è ancora i valori esistono e sono tutelabili " afferma la Dott.ssa Mary Modaffari Segretaria Nazionale del Movimento.
Politica

Proliferano i divieti di fumo e vaping all’aperto: misure necessarie o propaganda inefficace?

Roma - Le restrizioni al fumo all'aperto stanno diventando sempre più diffuse in Italia, con diverse città che implementano divieti entro un raggio di 5 metri da un'altra persona senza il suo consenso. Tra queste città si includono Milano e Torino, quest'ultima estendendo il divieto anche all'uso delle sigarette elettroniche. Sebbene tali divieti siano mirati a ridurre i danni del fumo passivo e del vaping passivo, sorgono controversie riguardo all'esistenza di quest'ultimo.

Questa controversia deriva dal fatto che l'aerosol delle sigarette elettroniche contiene nicotina che può essere assorbita dai passanti, ma non contiene sostanze cancerogene come il fumo di tabacco. A parte il fatto che la nicotina è relativamente sicura, ricerche hanno dimostrato che "chi è vicino a un 'vaper' inala una quantità di nicotina 100 volte inferiore a quella di un fumatore passivo (...) livelli trascurabili che escludono l'esistenza del vaper passivo". Questa differenza tra sigarette tradizionali e sigarette elettroniche rende scientificamente insensato un confronto in termini di regolamentazione degli spazi aperti. Di conseguenza, diversi gruppi di attivisti per la riduzione dei danni del tabacco e di utilizzatori di vaporizzatori hanno chiesto l'abrogazione del divieto di Torino e la messa in atto di un regolamento che tenga conto di queste differenze.

In questo senso, Alberto Gómez Hernández, Policy Manager della World Vapers' Alliance, spiegava che: "Il fumo e il vaping sono completamente diversi e dovrebbero essere regolamentati come due soggetti diversi. È del tutto assurdo equipararli quando si tratta di regolamentare le aree libere dal fumo e gli spazi esterni. Il vapore delle sigarette elettroniche è virtualmente innocuo per chi è vicino allo svapatore, è pertanto insensata l'idea di fumo passivo derivante dalle sigarette elettroniche”.

Queste misure, equiparando le sigarette tradizionali alle sigarette elettroniche, potrebbero scoraggiare i consumatori dal passare dalle sigarette tradizionali alle sigarette elettroniche, che si stima siano meno dannose del 95%. Su questo, Alberto Gómez Hernández aggiungeva: “queste misure saranno impossibili da applicare e scoraggeranno ulteriormente i fumatori al passare ad alternative più sicure”.  Un altro aspetto di questi divieti che ha suscitato scalpore è la loro esecuzione, di cui non si conoscono ancora i dettagli.

Michael Landl, direttore della World Vapers' Alliance, ha spiegato che queste misure sono difficili da implementare e che la loro efficacia è più che dubbia: “Queste misure rappresentano una trovata pubblicitaria mal concepita da parte del Comune, invece di misure efficaci per combattere il fumo, e potrebbero avere gravi conseguenze negative per i vapers. Nel caso dei divieti di fumo, dubito che possa essere applicato efficacemente, mentre i divieti sul vaping non hanno senso alla luce delle prove scientifiche e dovrebbero essere revocati. Nessun altro comune dovrebbe adottare queste misure insensate. ”
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Note per l'editore:
La World Vapers' Alliance (WVA) è un’ associazione che amplifica la voce dei vapers di tutto il mondo e li mette in grado di fare la differenza per le loro comunità. I nostri membri sono associazioni di vapers e singoli vapers di tutto il mondo. Ulteriori informazioni su www.worldvapersalliance.com  Michael Landl è il direttore della World Vapers' Alliance. È austriaco e risiede a Vienna. È un professionista esperto di politica e un appassionato vaper. Ha studiato all'Università di San Gallo e ha lavorato per diversi enti pubblici e per il Parlamento tedesco.  Alberto Gómez Hernández è il Policy Manager della World Vapers' Alliance. È spagnolo e attualmente risiede a Madrid. Si è laureato in Economia presso l'Università Carlos III di Madrid e negli ultimi anni ha lavorato per diverse organizzazioni no-profit e think tank. È un attivista esperto e appassionato di riduzione del danno da tabacco.
Politica

Il 7 maggio 2024 si terranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI)

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, composto dalle rappresentanze di tutti i settori ed ordini di chi lavora nell’ambito scolastico, ha svolto fin dalla sua istituzione e svolge tuttora un’importantissima funzione di critica e stimolo nei confronti dell’Amministrazione scolastica, emettendo pareri di natura consultiva in relazione a quanto attiene alle normative ed alle prassi riguardanti il mondo dell’istruzione, a 360 gradi.

È indubbia dunque l’importanza di questo organo, in vista della cui elezione lo Snals presenta una lista capace, per come è composta, di ottenere consenso ed affermazione.

La lista dello Snals, con il motto "La forza delle tue Idee" annovera, fra gli altri, anche due candidati della regione Toscana. Si tratta di due affermati professionisti della scuola, operanti nell’ambito della scuola primaria e del settore Ata. Per la scuola primaria l’insegnante Micaela Rosati, segretaria provinciale di Arezzo e componente del consiglio regionale dello Snals, docente esperta ed impegnata, interessata sempre a migliorare a beneficio di quelle che sono le finalità dell’area dell’istruzione in cui opera, un’area di decisiva importanza nel processo di crescita e sviluppo dei bambini. Per il settore Ata è invece in lista il Dsga Marco Giannotti, dello Snals di Lucca, un tecnico competente che presta la sua opera, negli organismi di cui fa parte, per migliorare le condizioni di lavoro Ata, un settore, come purtroppo è noto, afflitto da pesanti e gravi criticità.

Lo Snals toscano auspica che i due candidati regionali ottengano un lusinghiero consenso.

 

Politica

La campagna per la riduzione del danno per gli Europarlamentari ha raccolto già 18.000 firme

La campagna europea, Every Life Counts, lanciata dalla World Vapers' Alliance che invita i membri del Parlamento europeo ad adottare la riduzione del danno da fumo nella strategia di salute pubblica dell'Unione Europea ha già raccolto più di 18.000 firme di cittadini europei.   

La petizione lanciata a fine Gennaio sta già raccogliendo un ampio interesse da parte dei cittadini europei.   La petizione mira a convincere i responsabili politici europei a riconoscere i prodotti per la riduzione del danno, come le sigarette elettroniche, le bustine di nicotina e il tabacco riscaldato senza combustione, come alternative meno dannose ed efficaci al tabacco tradizionale, e che hanno aiutato milioni di persone a smettere di fumare per sempre.   

"Con quasi 700.000 persone nell'UE che muoiono ogni anno per malattie legate al fumo, lo stato della strategia dell'UE per sconfiggere il fumo è piuttosto allarmante. Dobbiamo esplorare nuovi modi innovativi per aiutare le persone a smettere di fumare per sempre e i prodotti per la riduzione del danno come lo svapo creano un'alternativa efficace. La direttiva europea sui prodotti del tabacco deve evidenziare i prodotti per la riduzione del danno e offrire incentivi ai fumatori per passare a queste alternative", ha dichiarato il direttore della World Vapers' Alliance, Michael Landl.   

Solo nelle prime settimane dalla pubblicazione, la petizione ha raccolto quasi 20 mila firme, afferma Landl. 

"La nostra petizione sta ottenendo un ampio sostegno da parte dei cittadini europei perché sanno quanto sia difficile smettere di fumare e per molti di loro lo svapo è stato uno strumento salvavita. Mentre raccogliamo firme in tutte le città europee, ascoltiamo centinaia di storie su come gli aromi dello svapo abbiano aiutato le persone a smettere di fumare, a starne lontane e a vivere una vita migliore. Vorrei che i politici parlassero anche ai loro cittadini di ciò che li ha aiutati a smettere di fumare", continua Landl. 

"Abbiamo visto molti esempi di paesi in cui divieti assoluti di vendita degli aromi, tasse più elevate e divieti generazionali hanno creato un crescente mercato nero delle sigarette elettroniche. Alcuni Paesi europei sono già alle prese con il commercio transfrontaliero illecito dai Paesi confinanti con prodotti più economici. I responsabili politici dell'UE dovrebbero essere cauti nel progettare un regolamento che favorisce le sigarette rispetto alle alternative salvavita", ha concluso Landl.   

La World Vapers' Alliance ha in programma di consegnare la petizione nell'autunno del 2024, quando il nuovo Parlamento entrerà ufficialmente in seduta.   

Informazioni sulla World Vapers Alliance: La World Vapers Alliance (WVA) è un'organizzazione senza scopo di lucro che amplifica le voci dei vapers di tutto il mondo e consente loro di fare la differenza per le loro comunità. I membri della WVA sono associazioni di vapers e singoli vapers di tutto il mondo. Maggiori informazioni su www.worldvapersalliance.com 

Per saperne di più sulla petizione Every Life Counts, visita https://worldvapersalliance.com/every-life-counts/
Economia e finanza Politica Scienza e tecnologia Startup e innovazione

Convegno “Pensiero tecnico e capitalismo. Riflessioni sull’evoluzione di una relazione complicata”. Città del Vaticano, 28 settembre 2023

Il mondo avanti a noi si trasforma sempre rapidamente e profondamente, plasmato dalla relazione tra tecnica, capitalismo e tecnologia. In particolare, da come tecnica – intesa come pensiero tecnico – e capitalismo si interpretano reciprocamente: come l’una determina l’altro e viceversa. 

L’impressione è che l’evolversi di questa relazione abbia condotto alla mutazione del rapporto gerarchico fondante lo sviluppo dell’umanità, trasformando l’ordine ‘uomo – tecnica – natura’ in ‘tecnica – uomo – natura’. Innescando di conseguenza un progressivo decadimento civile dell’economia di mercato e dell’uomo e un aumento delle disuguaglianze. Tutto ciò, paradossalmente, nonostante gli incredibili progressi e risultati conseguiti dalla scienza e dalla tecnologia.
Pensare di riequilibrare questi rapporti e relazioni agendo esclusivamente sul fattore ‘tecnologia’, regolandola con codici etici, vincoli etc., è realistico? Se fosse necessario cambiare prospettiva per riconcepire a monte il rapporto tra tecnica e capitalismo? Se invece di inseguire la tecnologia per regolamentarla, l’uomo se ne servisse per retroagire sulla tecnica e di conseguenza sulle distorsioni del capitalismo? Con l’obiettivo di avviare la costruzione dal basso di una società in cui la ricchezza sia prodotta e redistribuita con maggiore giustizia.

Intelligenza artificiale integrata con la tecnologia dei registri bloccati, i software blockchain; quindi contratti intelligenti e oracoli, guidati dal pensiero umano potrebbero indirizzare il capitalismo verso una nuova economia civile e ambientale, nel senso continuamente ribadito da Papa Francesco?

Questi i quesiti e i temi affrontati durante i lavori del convegno moderato dal direttore de La Stampa Massimo Giannini.

«Il nostro futuro è una gara tra il potere crescente della nostra tecnologia e la saggezza con cui la utilizziamo. Facciamo in modo che vinca la saggezza» (Stephen Hawking, 2018, cit.). 

Vedi su Youtube la registrazione del Convegno

Accedi all'archivio del convegno per scaricare le relazioni e le fotografie dell'evento

Di seguito l'elenco dei relatori protagonisti del dibattito, in ordine di intervento:

Vittorio Emanuele Falsitta
Direttore Scientifico del Centro di Ricerca sulla Fiscalità Etica nell’Università Europea di Roma, ove già Straordinario di Diritto Tributario, con la relazione
Sulla tecnologia che concepisce il capitalismo 
Ovvero,
Sopra il pensiero dell’uomo che pensa il pensiero tecnico 

Ernesto Maria Ruffini
Direttore dell’Agenzia delle Entrate, con la relazione
Intelligenza umana della macchina, intelligenza artificiale dell’uomo?

Stefano Zamagni
Professore Ordinario di Economia Politica nell’Università di Bologna, già Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, con la relazione
Perché la trasformazione digitale in atto è sfuggita di mano alla logica capitalistica?
Quali rimedi alla odierna crisi di pensiero?

Riccardo Pozzo
Professore Ordinario di Storia della filosofia nell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, con la relazione
Infrastrutture e servizi sociali 
La dimensione sociale dell’innovazione

I lavori del Convegno sono stati aperti con lettura di un messaggio di saluto di S.E. Card. Matteo Maria Zuppi (Presidente della Conferenza Episcopale Italiana) e dai saluti in presenza di Miguel Gotor (Assessore alla Cultura di Roma Capitale), P. Amador Barrajón Munoz, L.C. (Magnifico Rettore dell’Università Europea di Roma), Enrico Gherlone (Magnifico Rettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele).

Per maggiori informazioni scrivere a crfe@unier.it 

Comunicato stampa pubblicato dal Centro di Ricerca sulla Fiscalità Etica presso l'Università Europea di Roma
Economia e finanza Politica

“Il governo finanzia le società di cannabis light, ma poi vieta loro di vendere”. La denuncia di JustMary

Justmary, società leader in Italia nella consegna a domicilio di cannabis light, popper e derivati CBD, ha chiuso il 2021 con più di un milione di euro di ricavi e un totale di 25mila clienti registrati e attivi sulla piattaforma. 

La società vende, fra gli altri, olio al CBD di alta qualità e, recentemente, ha ricevuto un finanziamenti da 65.000 euro dal governo italiano (tramite l’agenzia simest), per sviluppare il proprio business. Nel caso di JustMary, il 20% è a fondo perduto. 

Matteo Moretti, CEO di Justmary, ha dichiarato: "Il governo italiano finanzia le società di olio CBD, ma poi ci impedisce di vendere i nostri prodotti dimenticando che così mettono alle strette società che loro stessi hanno finanziato. Se trattano così i loro investimenti si capiscono i problemi a trovare i fondi per la legge di bilancio. Da parte nostra vorremmo invece fare la nostra parte, pagando le tasse, così da aiutare a coprire le spese dello Stato. Secondo stime, la piena legalizzazione della marijuana, come già avvenuto in California, porterebbe nelle casse dello stato circa 5 miliardi di euro".

Il mercato del CBD sta crescendo rapidamente in tutto il mondo, con un valore stimato di 20 miliardi di dollari entro il 2024. In Italia, il mercato del CBD è ancora relativamente piccolo, ma sta crescendo rapidamente. Tuttavia, le possibili restrizioni imposte dal governo potrebbero limitarne la crescita, impedendo alle società di sfruttare appieno il loro potenziale.

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JustMary
Justmary ha chiuso il 2022 con 700.000 euro di fatturato. La società ha 20 collaboratori, da sommare all’indotto e, nel 2022, ha speso 300.000 euro per comprare prodotti, da sommare a oltre 500.000 euro spesi in servizi come marketing, spedizioni e contabili.
Politica

Maria Modaffari, imprenditrice calabrese 36enne, nominata Presidente Nazionale della CNE – Confederazione Nazionale Esercenti

Maria S. Modaffari, giovanissima imprenditrice intraprendente e amante della politica raggiunge il successo in campo imprenditoriale e sindacale attraverso la nomina a Presidente Nazionale della CNE Confederazione Nazionale Esercenti, nonché presidente di due Enti Bilaterali Europei, Euroagri ed Eurocom.

Modaffari vanta un bagaglio culturale importante, appena trentaseienne con tre lauree alle spalle, una vena imprenditoriale che l'ha portata ad essere premiata al Festival del Cinema e dell'Industria di Venezia come miglior giovane imprenditrice donna.

Presidente di ben due associazioni di volontariato, nipote dell'illustre Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana Giuseppe Antonio Modaffari. La carriera politica del nonno ha altresì condotto la Modaffari nelle fila della politica Italiana nelle elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio Comunale di Roma Capitale come candidata al Municipio 1 di Roma con la coalizione Forza Italia - UDC e la stessa la vedremo protagonista prossimamente nelle prossime elezioni Europee.

Politica

NOMINA COMMISSARIO PROVINCIALE UDC GENOVA

Il commissario regionale UDC per la Liguria Umberto Calcagno, ha nominato quale commissario provinciale di Genova il signor Paolo Carini.   

Nato nel 1977,ex carabiniere, da 23 anni occupato nello shipping, già responsabile regionale della comunicazione per l'UDC Liguria e coordinatore delle commissioni interne del partito, Paolo Carini da sempre vicino ai valori democratico cristiani e di centro destra, sarà coadiuvato da un team di altissimo valore composto tra gli altri dai vice commissari dottor Paolo Repetto ex consigliere comunale e dal dottor Benedetto Ratto.  

Le prime parole di Paolo Carini, commissario provinciale UDC Genova:   
"Profondamente onorato dell'incarico ricevuto dal commissario regionale Calcagno e della fiducia in me riposta da tutto il direttivo del partito mi ripropongo una politica di ascolto e nello stesso tempo attiva. Vorrei riportare la passione per la politica nei giovani e renderli partecipi di questa attività profondamente difficile ma ricca di soddisfazioni. Ho trovato nell'UDC un partito composto da persone serie, competenti e realmente innamorate della politica intesa come servizio e come fine ultimo il benessere sociale. Sarà mia cura muovermi sul territorio di competenza ascoltando i bisogni dei cittadini e portare gli stessi all'attenzione delle istituzioni e del partito .

Invito i cittadini e le associazioni che volessero contattarmi di scrivere al mio indirizzo mail paolo.carini@udcliguria.com. Un ringraziamento particolare va al commissario regionale Umberto Calcagno per il suo lavoro al servizio del partito, all'Onorevole Lorenzo Cesa segretario nazionale dell'UDC, al Signor Sindaco di Genova Marco Bucci col quale condivido idee iniziative e a tutti gli amici e sostenitori dell'UDC."
Cronaca Economia e finanza Politica Scuola, istruzione e lavoro

Dai Revisori Legali: “pronti a qualunque azione sindacale a tutela della categoria professionale”

Roma - Già era stato denunciato alle Istituzioni, lo scorso 8 novembre 2022, un ulteriore tentativo di eliminare de facto l’unica categoria professionale a tutela dell'ordine pubblico economico e delle Istituzioni democratiche del nostro Paese - oltretutto prevista dalle norme e caratterizzata dall’indipendenza e terzietà tipica degli organi di controllo e, in tal senso, analoga alla Magistratura - attraverso un tentativo di riunificazione tra soggetti controllati e soggetti controllori, mistificati come entità separate ma con emblemi dello stesso colore.

Il Consiglio Nazionale (CN) dei Revisori Legali ha potuto ringraziare i colleghi per aver finalmente svelato il doppio gioco volto ad allearsi, per varie motivazioni, con gli organi sottoposti al nostro controllo, violando in tal modo, oltre il codice etico e le norme sulla revisione legale, anche i principi costituzionali sottostanti ad una democrazia avanzata in cui sia netta la separazione tra chi amministra e chi controlla.              

A tal fine ha convocato per il 16 dicembre 2022, in Via Veneto a Roma, la Consulta Nazionale dei Revisori Legali, nonché dei loro tirocinanti e di tutti gli organi di controllo, invitando le Istituzioni ed i rappresentanti di tutte le forze politiche affinché si possano condividere le seguenti evidenze:  
-          con l’avvento del D. Lgs. 39/2010, l’introduzione dell'esame di stato nonché la Formazione Permanente Continua (FPC) obbligatoria ed altro ancora, è stata di fatto sancita la professione regolamentata del Revisore Legale;
-          tuttavia al tavolo del MEF, inaudita altera parte, è stata cassata quasi tutta la FPC nelle materie non caratterizzanti la professione del Revisore Legale;
-          inoltre, è stata introdotta la Commissione Centrale dei Revisori Legali, in cui non sono state inserite importanti componenti delle parti sociali appartenenti esclusivamente alla categoria dei Revisori Legali non iscritti a casse previdenziali ma da noi rappresentati;
-          parimenti è accaduto nelle prime due Commissioni d'esami 2018 e 2019;
-          non è stato esperito l'esame di stato da oltre tre anni 2020-2021-2022 per la stessa categoria;
-          non ci è stata data la possibilità di formare i Revisori Legali degli EE.LL., sancendo de facto la costituzione d'una formazione monocratica e senza possibilità di formazione alternativa da entità analoghe alla nostra;  

la Consulta dei Revisori Legali chiederà pertanto
 

a tutti i Revisori Legali ed ai loro tirocinanti, che condividono i principi di una democrazia avanzata così come qui e già in precedenza delineata, di prendere le distanze dai succitati tentativi di riunificare professioni contrapposte per finalità e tutele e, per gli effetti, di aderire all’Unione Nazionale Revisori Legali (UNRL) per far sentire la propria voce come maggiormente rappresentativa;      

chiederà inoltre  

a tutte le Istituzioni democratiche di condividire tali principi ed unirsi per:  
-          sancire finalmente l'esame di Stato per i tirocinanti dei Revisori Legali con la partecipazione organizzativa gratuita e sotto l'egida dell'UNRL;
-          reinserire i Revisori Legali in tutte le Commissioni Istituzionali al fine di rappresentare gli interessi di coloro che non sono rappresentati attualmente, considerato il patto comune stipulato nelle attuali Commissioni, inaudita altera parte maggiormente rappresentativa;
-          rendere effettiva la professione del Revisore Legale, ripristinando tutte le materie non caratterizzanti della norma;
-          consentire una formazione plurima e differenziata anche per il settore dei Revisori EE.LL.;
-          istituire l’organo di autodeterminazione della categoria professionale, analogamente al Consiglio Superiore della Magistratura (C.S.M.), composto da un solo componente per portatore di interessi e non secondo il principio di proporzionalità, in quanto questo è contrario alle norme sugli organi di controllo ed alla stessa indipendenza e terzietà dei medesimi (escludendo chi si veste dello stesso colore).              

I Revisori Legali, riuniti nel Consiglio Nazionale, plenario, chiedono con forza di essere auditi dal Ministro della Giustizia, dal Ministro dell’Economia e Finanze, nonché dal Presidente della Consob, dal Governatore della Banca d’Italia e dalle altre Istituzioni interessate:              

Il Consiglio Nazionale ha anche confermato fermamente, tra le altre:  
-          il Piano offerta formativa 2023 per la formazione permanente, continua e obbligatoria;
-          il Piano offerta formativa 2023 per i tirocinanti Revisori Legali per l’esame di Stato;
-          la nascita della Fondazione Nazionale studi, ricerche ed università per i Revisori Legali, separando le attività associative da quelle di studi e ricerche;
-          la conferma delle quote associative per il prossimo 2023 ed aggiungendo altri servizi per la categoria (tra i quali non ultima la formazione gratuita oltre i 20 CFU acquisiti sia per gli associati che per i non associati).  

Il CN é certo della dovuta attenzione da parte delle Istituzioni, ma si è dichiarato pronto, in mancanza, ad attivare iniziative di forte sensibilizzazione a carattere nazionale.