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Maria Modaffari, imprenditrice calabrese 36enne, nominata Presidente Nazionale della CNE – Confederazione Nazionale Esercenti

Maria S. Modaffari, giovanissima imprenditrice intraprendente e amante della politica raggiunge il successo in campo imprenditoriale e sindacale attraverso la nomina a Presidente Nazionale della CNE Confederazione Nazionale Esercenti, nonché presidente di due Enti Bilaterali Europei, Euroagri ed Eurocom.

Modaffari vanta un bagaglio culturale importante, appena trentaseienne con tre lauree alle spalle, una vena imprenditoriale che l'ha portata ad essere premiata al Festival del Cinema e dell'Industria di Venezia come miglior giovane imprenditrice donna.

Presidente di ben due associazioni di volontariato, nipote dell'illustre Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana Giuseppe Antonio Modaffari. La carriera politica del nonno ha altresì condotto la Modaffari nelle fila della politica Italiana nelle elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio Comunale di Roma Capitale come candidata al Municipio 1 di Roma con la coalizione Forza Italia - UDC e la stessa la vedremo protagonista prossimamente nelle prossime elezioni Europee.

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NOMINA COMMISSARIO PROVINCIALE UDC GENOVA

Il commissario regionale UDC per la Liguria Umberto Calcagno, ha nominato quale commissario provinciale di Genova il signor Paolo Carini.   

Nato nel 1977,ex carabiniere, da 23 anni occupato nello shipping, già responsabile regionale della comunicazione per l'UDC Liguria e coordinatore delle commissioni interne del partito, Paolo Carini da sempre vicino ai valori democratico cristiani e di centro destra, sarà coadiuvato da un team di altissimo valore composto tra gli altri dai vice commissari dottor Paolo Repetto ex consigliere comunale e dal dottor Benedetto Ratto.  

Le prime parole di Paolo Carini, commissario provinciale UDC Genova:   
"Profondamente onorato dell'incarico ricevuto dal commissario regionale Calcagno e della fiducia in me riposta da tutto il direttivo del partito mi ripropongo una politica di ascolto e nello stesso tempo attiva. Vorrei riportare la passione per la politica nei giovani e renderli partecipi di questa attività profondamente difficile ma ricca di soddisfazioni. Ho trovato nell'UDC un partito composto da persone serie, competenti e realmente innamorate della politica intesa come servizio e come fine ultimo il benessere sociale. Sarà mia cura muovermi sul territorio di competenza ascoltando i bisogni dei cittadini e portare gli stessi all'attenzione delle istituzioni e del partito .

Invito i cittadini e le associazioni che volessero contattarmi di scrivere al mio indirizzo mail paolo.carini@udcliguria.com. Un ringraziamento particolare va al commissario regionale Umberto Calcagno per il suo lavoro al servizio del partito, all'Onorevole Lorenzo Cesa segretario nazionale dell'UDC, al Signor Sindaco di Genova Marco Bucci col quale condivido idee iniziative e a tutti gli amici e sostenitori dell'UDC."
Cronaca Economia e finanza Politica Scuola, istruzione e lavoro

Dai Revisori Legali: “pronti a qualunque azione sindacale a tutela della categoria professionale”

Roma - Già era stato denunciato alle Istituzioni, lo scorso 8 novembre 2022, un ulteriore tentativo di eliminare de facto l’unica categoria professionale a tutela dell'ordine pubblico economico e delle Istituzioni democratiche del nostro Paese - oltretutto prevista dalle norme e caratterizzata dall’indipendenza e terzietà tipica degli organi di controllo e, in tal senso, analoga alla Magistratura - attraverso un tentativo di riunificazione tra soggetti controllati e soggetti controllori, mistificati come entità separate ma con emblemi dello stesso colore.

Il Consiglio Nazionale (CN) dei Revisori Legali ha potuto ringraziare i colleghi per aver finalmente svelato il doppio gioco volto ad allearsi, per varie motivazioni, con gli organi sottoposti al nostro controllo, violando in tal modo, oltre il codice etico e le norme sulla revisione legale, anche i principi costituzionali sottostanti ad una democrazia avanzata in cui sia netta la separazione tra chi amministra e chi controlla.              

A tal fine ha convocato per il 16 dicembre 2022, in Via Veneto a Roma, la Consulta Nazionale dei Revisori Legali, nonché dei loro tirocinanti e di tutti gli organi di controllo, invitando le Istituzioni ed i rappresentanti di tutte le forze politiche affinché si possano condividere le seguenti evidenze:  
-          con l’avvento del D. Lgs. 39/2010, l’introduzione dell'esame di stato nonché la Formazione Permanente Continua (FPC) obbligatoria ed altro ancora, è stata di fatto sancita la professione regolamentata del Revisore Legale;
-          tuttavia al tavolo del MEF, inaudita altera parte, è stata cassata quasi tutta la FPC nelle materie non caratterizzanti la professione del Revisore Legale;
-          inoltre, è stata introdotta la Commissione Centrale dei Revisori Legali, in cui non sono state inserite importanti componenti delle parti sociali appartenenti esclusivamente alla categoria dei Revisori Legali non iscritti a casse previdenziali ma da noi rappresentati;
-          parimenti è accaduto nelle prime due Commissioni d'esami 2018 e 2019;
-          non è stato esperito l'esame di stato da oltre tre anni 2020-2021-2022 per la stessa categoria;
-          non ci è stata data la possibilità di formare i Revisori Legali degli EE.LL., sancendo de facto la costituzione d'una formazione monocratica e senza possibilità di formazione alternativa da entità analoghe alla nostra;  

la Consulta dei Revisori Legali chiederà pertanto
 

a tutti i Revisori Legali ed ai loro tirocinanti, che condividono i principi di una democrazia avanzata così come qui e già in precedenza delineata, di prendere le distanze dai succitati tentativi di riunificare professioni contrapposte per finalità e tutele e, per gli effetti, di aderire all’Unione Nazionale Revisori Legali (UNRL) per far sentire la propria voce come maggiormente rappresentativa;      

chiederà inoltre  

a tutte le Istituzioni democratiche di condividire tali principi ed unirsi per:  
-          sancire finalmente l'esame di Stato per i tirocinanti dei Revisori Legali con la partecipazione organizzativa gratuita e sotto l'egida dell'UNRL;
-          reinserire i Revisori Legali in tutte le Commissioni Istituzionali al fine di rappresentare gli interessi di coloro che non sono rappresentati attualmente, considerato il patto comune stipulato nelle attuali Commissioni, inaudita altera parte maggiormente rappresentativa;
-          rendere effettiva la professione del Revisore Legale, ripristinando tutte le materie non caratterizzanti della norma;
-          consentire una formazione plurima e differenziata anche per il settore dei Revisori EE.LL.;
-          istituire l’organo di autodeterminazione della categoria professionale, analogamente al Consiglio Superiore della Magistratura (C.S.M.), composto da un solo componente per portatore di interessi e non secondo il principio di proporzionalità, in quanto questo è contrario alle norme sugli organi di controllo ed alla stessa indipendenza e terzietà dei medesimi (escludendo chi si veste dello stesso colore).              

I Revisori Legali, riuniti nel Consiglio Nazionale, plenario, chiedono con forza di essere auditi dal Ministro della Giustizia, dal Ministro dell’Economia e Finanze, nonché dal Presidente della Consob, dal Governatore della Banca d’Italia e dalle altre Istituzioni interessate:              

Il Consiglio Nazionale ha anche confermato fermamente, tra le altre:  
-          il Piano offerta formativa 2023 per la formazione permanente, continua e obbligatoria;
-          il Piano offerta formativa 2023 per i tirocinanti Revisori Legali per l’esame di Stato;
-          la nascita della Fondazione Nazionale studi, ricerche ed università per i Revisori Legali, separando le attività associative da quelle di studi e ricerche;
-          la conferma delle quote associative per il prossimo 2023 ed aggiungendo altri servizi per la categoria (tra i quali non ultima la formazione gratuita oltre i 20 CFU acquisiti sia per gli associati che per i non associati).  

Il CN é certo della dovuta attenzione da parte delle Istituzioni, ma si è dichiarato pronto, in mancanza, ad attivare iniziative di forte sensibilizzazione a carattere nazionale.
Politica

Il futuro per i meno fortunati sta cambiando grazie a Papa Francesco e Sergio Mattarella

Andrea Pellegrini, atleta paralimpico di basket e scherma, medaglia d'oro, alle paralimpiadi di Atene 2004 nella sciabola individuale, ha ricevuto tramite suo cugino i progetti della Dea Looking Handy Cor e vorrebbe fare un appello al nostro Presidente e a tutti gli onorevoli ministri. Voleva comunicare e avere la sua approvazione di questo nobile e amorevole progetto. Afferma che sono bellissimi e mai presentati nella storia. Inoltre, invita il presidente, Sergio Mattarella e tutti gli onorevoli ministri, a visionare e prendere a cuore questo progetto, in modo che si possa realizzare questo sogno, per il bene e un futuro dignitoso di tante persone meno fortunate e i loro cari. Inoltre, la società Dea Looking Handy Cor, ha un brevetto depositato, denominato "Dea Angel Spy Technology Handy Cam" che riguarda il parcheggio riservato ai portatori disabili e prossimamente verrà  presentato il prototipo. Si ringrazia ancora tutti voi che seguite questo progetto e si spera che questo sogno si realizzi. 

Qui l'appello: https://www.facebook.com/100084456338353/posts/pfbid0yCbAu544mzup25y4LLuV9EXQCRYNAqEH9roGsP978FE64A4TZZPHB94qWA1xrDkbl/?d=n

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02bCouzu2bMvBrx1X8q3M1E73KMw8bq2s2C2nwr2waR4P3a92Wk71D8fJCHPG5uRFnl&id=1197757018


Presidente Sergio Mattarella lei è l'unica persona in Italia a poter far realizzare questo sogno! Brucato Franco, fondatore della "Dea Looking Handy Cor" ha inoltrato regolare domanda al Demanio, per l’usufrutto della caserma rufo, situata in via tiburtina n 780 con l'obiettivo di realizzare dei grandi spazi adibiti a strutture ricreative, riabilitative e sportive.

Descrizione progetto Dea Looking Handy cor.
Tali strutture saranno organizzate con tutte le attenzioni, comfort servizi da loro progettati accuratamente a tal fine, fornendo in tal modo non solo un importante e fondamentale contributo alle persone disabili e i loro accompagnatori, ma anche un importante e concreto contributo e stimolo in ambito occupazionale e lavorativo. Tale iniziativa visto l’enorme spazio a disposizione e con la totalità delle strutture sportive a disposizione, come ad esempio piscine olimpiche, campi sportivi per diverse tipologie di attività sportive, sarà rivolta a un numero molto più vasto di utenti, anche provenienti  dall’estero. Fondamentale sottolineare e mettere in evidenza il fatto che tale iniziativa riguardante la caserma militare Rufo attualmente in disuso già da molti anni, con tutti i servizi sociali e ricreativi offerti, si potranno  creare nelle strutture e spazi preposti a tale scopo migliaia di posti di lavoro, che daranno un notevole contributo e avranno un importante ricaduta dal punto di vista occupazionale, offrendo poi nello stesso tempo un nobile e fondamentale servizio sociale e alla collettività.  Servizio questo indirizzato verso tutto quel mondo, spesso discriminato e trascurato dalle società e dalle politiche sociali, di cui fanno parte tutte quelle persone che sfortunatamente sono portatori di handicap o disabilità in generale. Tali strutture e vasti spazi, uniti alle diverse attività sociali e ricreative che si hanno intenzione di realizzare, come  per esempio circoli e spazi ricreativi, dotati di schermi giganti per visionare eventi sportivi, film, documentari di qualsiasi tipo, giochi di gruppo, spazi che darebbero la possibilità di poter passare in compagnia e con familiari e cari le feste Natalizie e Pasquali, i Capodanni o le giornate festive in generale  etc.. etc.. In tali strutture si potranno anche effettuare utili servizi rivolti alla salute, alla forma fisica, al benessere e alla cura della persona in generale, con la partecipazione professionale di fisioterapisti, personal trainer, educatori sportivi in generale, massaggiatori, parrucchieri ed estetisti, si potranno organizzare eventi e momenti di incontro e scambio culturale con divulgatori scientifici o umanistici, maestri di canto o di musica, musica dal vivo, divertenti karaoke, lezioni di ballo per chi non limitazioni motorie, giochi sociali etc... etc... Tutto questa grande e variegata piattaforma ricreativa, culturale e sportiva in generale, sarà a disposizione di tutta la molteplicità degli ospiti di questa struttura atta a ricevere utenti provenienti da tutto il territorio nazionale, nonché da altri paesi europei ed extraeuropei. I servizi offerti saranno molteplici, svariati e diversi in ogni settore sopra descritto, servizi organizzati nei diversi giorni della settimana, con fasce di orario diverse e prestabilite, in tal modo da poter coprire la più grande fascia di utenti possibili, o sulla base delle diverse disponibilità di orario o di impegni personali o lavorativi relative e specifiche di ogni persona. Tutto ciò potrà donare importanti e fondamentali stimoli fisici e psichici a queste persone, spesso purtroppo abbandonate a se stesse e nell’oggettiva impossibilità di praticare e vivere qualsiasi tipo di attività di tipo fisico, culturale e ricreativo. Attività queste che com’è noto invece rappresentano dei fondamentali elementi per stimolare in queste persone la voglia di vivere e di andare avanti, nonostante le loro difficoltà fisiche e di inserimento sociale. Naturalmente tutti i soci ed utilizzatori di tali spazi avranno a disposizione dei servizi di trasporto, con navette o pulmini dedicati a tale scopo, sia per il loro prelievo nei luoghi di abitazione, sia per il loro ritorno. Tutto questo nelle diverse fasce di orario, organizzate nel modo più adeguato alle loro esigenze e per coprire la totalità dei soci utilizzatori. Inoltre potranno usufruire di servizi per quanto concerne il ritiro e l’alimentazione nei diversi orari della giornata, sempre ovviamente da personale o operatori scelti proprio per finalità di supporto ed aiuto a persone portatori di handicap. Va anche elencato che in tali strutture e per tutti i servizi sopraelencati potranno dare il loro contributo lavorativo anche le stesse persone portatori di handicap, ovviamente rivolto ad attività adeguate e compatibili alle loro possibilità fisiche e mentali. La società "Dea Looking Handy Cor" ha previsto un enorme successo che potrebbe essere replicato su tutto il territorio nazionale.

Presidente, lei è l’unica persona, in Italia , che può  far realizzare questo sogno , ma sarà per il bene di tante persone, ed è fondamentale. Presidente gli italiani sanno quanto lei sia bravo e buono. Presidente Sergio Mattarella, la invitano ad invitare tutti gli altri presidenti ad adottare i nostri progetti per dare un futuro migliore a tutte le persone fragili e i loro cari. Così Lei, presidente Sergio Mattarella non sarà più per l'Italia il più bravo e buono ,ma sarà il più bello, bravo, buono e amato presidente di tutta la storia dei presidenti del mondo, per sempre! Perché sarà tutto grazie a lei che avrà inizio. I fondatori e noi soci fondatori ci tenevano a ringraziare Papa Francesco, perché questi progetti sono tutta opera e frutto dei suoi amorevoli messaggi. Compreso tutto il bene che la società farà in futuro. Grazie Papa Francesco. Inoltre la società ha pensato nel frattempo che si terminano i progetti e inizino i lavori, di aiutare i bambini ucraini e quello che rimane delle loro famiglie, insieme ai bambini detenuti nelle carceri italiane e le loro mamme con il nostro programma di reinserimento detenuti. La società assicura voi signori ministri che i tempi di realizzazione saranno molto brevi, perché la societa ha intenzione, per la realizzazione e i tempi di realizzazione visto la pandemia che ci ha colpito di aiutare tutti i piccoli imprenditori e padroncini, nei vari settori sopra elencati.  È questo in primis il progetto da presentare all'Unione  Europea.

Onorevoli e Ministri, prendete anche voi tutti a cuore questo progetto e aiutate la società  a portare a termine questo sogno per il bene e un futuro dignitoso di tante persone! E si spera  che tutti i partiti lo mettano nei progetti delle prossime elezioni del 25 settembre. Presidente Silvio Berlusconi è questo il miracolo italiano. Anzi, quando saranno terminati tutti i centri sarà il miracolo di Papa Francesco, con l’aiuto del nostro Presidente Sergio Mattarella.  
Grazie a tutti e buona giornata.
Cronaca Economia e finanza Politica

CANAPA: Le associazioni di settore esasperate dal caos normativo fanno ricorso. Il TAR accoglie le loro ragioni e chiede spiegazioni al MinSal.

Inserire le foglie e le infiorescenze non stupefacenti della canapa industriale sotto la legge 309/90 quindi il testo unico degli stupefacenti ci sembra assurdo” afferma Mattia Cusani, rappresentante istituzionale di Canapa Sativa Italia, l’associazione con il più alto numero di iscritti che ha lanciato il ricorso al TAR appoggiata subito dalle Associazioni Sardinia Cannabis e Resilienza Italia Onlus e successivamente anche da Federcanapa. "Queste disposizioni sono anche un’evidente restrizione dell’organizzazione del mercato comune europeo: limitando coltivazione e prima trasformazione dell’intera pianta che in diversi paesi europei (e non solo) sono già assodate, obbliga i consumatori, i commercianti e i produttori italiani a importare dall’estero. Questo ricorso è un intervento mirato a salvaguardare gli operatori attivi e operanti in Italia: lavorando con la pianta nella sua interezza e nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale, non dovrebbero subire alcun tipo di limitazioni nell’ambito delle loro attività.” continua Cusani.

Il testo del decreto impugnato è lo stesso che a giugno 2021 aveva trovato ferma opposizione da parte delle associazioni di settore e delle più importanti associazioni dell’agricoltura - tanto da persuadere il Ministro Patuanelli a optare per un rinvio. Da molto tempo esiste un tavolo di filiera della canapa presso il Mipaaf di cui le associazioni fanno parte assieme ad altre realtà ed enti pubblici. "Le disposizioni sulla canapa inserite all'ultimo dal Ministero della Salute nel decreto officinali già pronto da tempo sono in evidente contrasto con più fonti anche di rango superiore: con la legge 242 del 2016, con la single convention oltre che con le recenti sentenze della Corte Europea.Non comprendiamo come si possa approvare un decreto che fermerebbe il comparto per darlo in mano a pochissimi, senza alcun confronto o comunicazione al tavolo tecnico o con le parti. C’è ancora tanto lavoro da fare: la raccolta fondi per il ricorso e per gli studi a supporto non è ancora terminata, ma l’udienza di ieri è una prima vittoria che permetterà finalmente di affrontare il tema con le evidenze scientifiche anziché con i preconcetti e gli slogan politici. Questa pianta con i suoi molteplici principi attivi non stupefacenti ha numerose proprietà benefiche e un grande potenziale che all'estero si è compreso forse un po' meglio che da noi" conclude Mattia Cusani.

CSI ringrazia tutti gli operatori e le associazioni che hanno contribuito.
Coloro che volessero partecipare con una donazione libera possono farlo al conto corrente creato ad-hoc dalle associazioni intestato all’Avvocato Giacomo Bulleri (IBAN: IT62Z0846113900000010990089; Causale: Donazione Ricorso TAR – CSI).

Canapa Sativa Italia (C.S.I.) è l’associazione nazionale che unisce tutti gli operatori del settore della canapa dal mondo agricolo alla trasformazione fino alla distribuzione su tutto il territorio nazionale. Sui social network dal 2014 grazie all’unione di numerosi operatori di tutti i comparti della filiera, ha trovato concretezza quattro anni dopo -il 15 luglio 2018- diventando una realtà totalmente rappresentativa del settore: dai coltivatori ai commercianti, dai trasformatori al comparto analitico fino ai tecnici legali e ai professionisti delle attività collegate. Canapa Sativa Italia conta oggi un numero sempre crescente di realtà che si impegnano nella cooperazione e nello sviluppo del settore e siede al tavolo tecnico istituito presso il Mipaaf.
Politica

Pizzeria costretta a mettere il costo di gas, affitto ed energia sullo scontrino

Il fatto è avvenuto a Napoli qualche giorno fa. Un cliente, dopo aver chiesto il conto in una ristorante-pizzeria, avendo consumato un pasto comprendente una pizza margherita (5 euro) ed una bottiglia di acqua minerale (2 euro), si è visto aggiungere l'energia elettrica (euro 1,20), la quota fitto (euro 1,50), oltre il servizio. Dopo aver chiesto spiegazioni al titolare Salvatore Antonio Grasso, titolare della Pizzeria Gorizia, si è visto rispondere che la sua apparente provocazione diventerà ben presto una necessità per rimanere aperti. Vista la somma aggiunta irrilevante, il cliente è stato solidale con Grasso ed ha pagato regolarmente quanto richiesto, lasciando anche la mancia in segno di solidarietà.

Sulla vicenda è intervenuto il sen. Eugenio Filograna (Presidente Nazionale dell'Associazione Autonomi e partite iva) che con un protocollo d'intesa ha recentemente ribadito che  Autonomi e Partite Iva ha reputato primario abbandonare qualsiasi preconcetto politico decidendo di collaborare con qualsiasi partito che voglia aiutare la categoria per affrontare l'attuale scenario. A Grasso, Filograna ha inviato un messaggio di pieno sostegno per tutte le iniziative che serviranno a mettere in evidenza le problematiche delle partite iva e soprattutto ad evitare la chiusura delle attività.
Eventi e spettacolo Food Politica Viaggi e tempo libero

Installazione San Daniele al Fuorisalone, Bini (Assessore FVG): “Occasione per promuovere il nuovo claim turistico ‘Io sono Friuli Venezia Giulia’ ”

Per Sergio Emidio Bini, Assessore regionale alle attività produttive e turismo «Dal 7 al 12 giugno, in occasione del Salone del Mobile, a Milano si riunisce il meglio del design italiano. Non poteva mancare il Friuli Venezia Giulia, che quest’anno saprà stupire i visitatori unendo due delle sue eccellenze, quella artigiana e quella enogastronomica. Chi passeggerà per le vie di Milano, potrà improvvisamente ritrovarsi in riva al fiume Tagliamento e assaporare le delizie del Friuli collinare. Merito di un’installazione curata dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele, che si conferma un partner importante per promuovere la ricchezza agroalimentare e culturale del territorio. Sarà anche l’occasione per promuovere il nuovo claim turistico “Io sono Friuli Venezia Giulia” di fronte ad un pubblico internazionale».

L’esperienza narra il forte legame tra il Prosciutto di San Daniele ed il luogo in cui viene prodotto: il fondamentale apporto del microclima unico e irripetibile alla stagionatura del San Daniele DOP sarà al centro della presentazione che il Consorzio predisporrà in Via Tortona. Il legame tra sapore e design viene raccontato attraverso l’installazione immersiva “Vento”, un viaggio multisensoriale che promette di portare i visitatori dal centro di Milano all’universo di San Daniele del Friuli, in un viaggio simbolico fra vento e tempo. Un percorso sensoriale lungo il fiume Tagliamento alla scoperta del forte legame con il territorio di produzione dove gli elementi naturali conferiscono al San Daniele DOP caratteristiche uniche.

Il Prosciutto di San Daniele si racconta alla Milano Design Week con una formula innovativa riproducendo in loco il territorio all’origine del San Daniele – spiega il Consorzio del Prosciutto di San Daniele –. Parlare del Prosciutto di San Daniele significa anche e soprattutto raccontare un luogo unico, sospeso fra mari e monti, con una tradizione secolare fatta di donne e uomini e di grande rispetto per l’ambiente. Questo progetto veicola in modo inedito i principali valori che da sempre contraddistinguono i produttori del San Daniele DOP”.

Il visitatore potrà dunque partecipare da martedì 7 a domenica 12 giugno all’interno di Opificio 31 a Milano, zona Tortona, il viaggio emozionale sarà fruibile gratuitamente dai visitatori. https://eventi.prosciuttosandaniele.it/fuorisalone
Politica

I Produttori di FFP2 e Meltblown scrivono una Lettera Aperta sul Corriere della Sera 20/02/22 al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al Ministro Giancarlo Giorgetti ed al Ministro Roberto Speranza

Roma - I Produttori Nazionali di Mascherine FFP2 e Melt Blown scrivono una lettera aperta al Presidente del Consiglio Mario Draghi, al Ministro Giancarlo Giorgetti ed al Ministro Roberto Speranza chiedendo: “SIAMO STRATEGICI PER IL PAESE ITALIA?” 

Ecco quanto scrivono nella lettera aperta e chiedono a Governo le aziende firmatarie 3 F, ATEX SPUN-MELT, CENTRO MASCHERINE MODENA,  DISPOSITIVI INDUSTRIALI ITALIANI, DUE BI, ENTECH SPINNING, FGS, GRAFICA NAPPAITALHEALTH, MAISON M DPI, MUSTANGPACK, NUOVA ERREPLAST,  NUOVA TECNOFIBRAR.ZERO e ZAOLI MED 

Rappresentiamo aziende italiane che durante l’emergenza Covid-19 si sono riconvertite o hanno ampliato il loro core business per produrre mascherine FFP2 / FFP3 e Melt Blown, il tessuto non tessuto utilizzato per la produzione delle stesse. Lo hanno fatto per salvaguardare i propri dipendenti, in un settore che dà lavoro attualmente a circa 24.000 persone, e per mettersi a servizio delle necessità dell’intero Paese.

RENDERE L’ITALIA AUTOSUFFICIENTE NELLA FORNITURA DI MASCHERINE MONOUSO.

Questa era la richiesta del Governo nel marzo 2020.

Noi industriali Italiani ci impegnammo a rispondere a questo appello.
Grazie alla rapida mobilitazione di tutti gli operatori della filiera, siamo riusciti a:
·       avviare una filiera completa al 100% Italiana di produttori;
·       aumentare la capacità produttiva Italiana di mascherine chirurgiche e FFP2, passando così da 2,5 milioni di mascherine a 90 milioni prodotte ogni settimana;
·       incrementare i posti di lavoro specializzati in Italia;
·       creare una filiera italiana di produzione di Melt blown;  

I nostri obiettivi sono comuni ai vostri, ovvero:

·       difendere la produzione italiana e contribuire alla reindustrializzazione dell’Italia;
·       garantire la fornitura di prodotti sanitari strategici per il paese;
·       ridurre l’impatto ambientale;
·       garantire prezzi stabili indipendentemente dal contesto sanitario;

Di fronte a una concorrenza asiatica distorta, il rischio di un ritorno al punto di partenza è reale (penuria di dispositivi per la protezione da Covid-19) ed il pronostico per la sopravvivenza delle mascherine “MADE IN ITALY” è facile da immaginare. Garantire la protezione di ogni cittadino, con mascherine di qualità, significa sostenere la nostra industria e il nostro know-how.  

COSA ACCADREBBE IN CASO DI UNA NUOVA MINACCIA DI UNA MALATTIA INFETTIVA CON RISCHIO EPIDEMICO SENZA UNA FORTE FILIERA INDUSTRIALE ITALIANA?

Noi produttori italiani di Dispositivi FFP2 CHIEDIAMO CHE TUTTE LE AMMINISTRAZIONI, LE ISTITUZIONI E LE AZIENDE PUBBLICHE ACQUISTINO MASCHERINE PRODOTTE IN ITALIA.

Ma non lo diciamo solo noi. Lo scrive il Ministero della Salute nel Piano Strategico-Operativo Nazionale di preparazione e risposta ad una futura Pandemia influenzale PANFLU 21/23 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29 gennaio 2021. A pagina 61 raccomanda un “approvvigionamento dei DPI per il personale sanitario e per le categorie di pubblica utilità, contratti di prelazione con Aziende Produttrici, stoccaggio per un fabbisogno di 3 mesi” e soprattutto di “mantenere la produzione di forniture, dispositivi medici e DPI su scala nazionale (lezione appresa da Covid-19 ma valorizzabile in un piano pandemico influenzale)”.

Ma l’abbiamo davvero appresa la lezione? A leggere il PANFLU 21/23 sembrerebbe di si, perché identifica in maniera limpida le nostre attività come strategiche, per avere sempre a disposizione riserve di DPI, ed evitare le difficoltà e le gravi distorsioni che si sono verificate durante la pandemia nell’approvvigionamento effettuato per la quasi totalità da mercati asiatici.

Ma l’abbiamo davvero appresa la lezione?
 A guardare i fatti, e non le parole, ancora no. Basti andare a vedere le uniche due gare bandite dalla struttura commissariale del Generale Figliuolo, hanno avvantaggiato i produttori e gli importatori di prodotti cinesi esercitando di fatto un dumping che ha escluso la filiera produttiva italiana, rispettosa delle stringenti normative di lavoro nazionali, coerenti con i principi di sicurezza e di sostenibilità anche sociale, nonché prerogativa di qualità del prodotto finale.

FAVORIRE LA MANIFATTURA ITALIANA È UN VANTAGGIO FRUTTUOSO PER TUTTI: CITTADINI, ACQUIRENTI PUBBLICI E PRIVATI, GOVERNO, INDUSTRIALI. MA PER QUESTO BISOGNA POTER RESISTERE SUL MERCATO.    

Come raggiungere questi obbiettivi?
·       Incentivando una filiera completamente italiana di produttori;
·       Dando direttive a tutte le stazioni appaltanti di procedere per l’acquisto di detti dispositivi (salva vita) utilizzando l’offerta economicamente più vantaggiosa che predilige la qualità, la sicurezza e l'aspetto ambientale rispetto al mero prezzo;
·       Rafforzando a monte i controlli sulle mascherine importate nel mercato italiano;
·       Mantenendo l'IVA al 5% sulle mascherine protettive;
·       Restituendo valore al made in Italy;

Manca un piccolo sforzo per trasformare le parole del Governo e del piano pandemico in atti concreti, adottando quei correttivi, pochi, ma essenziali e necessari quando vi è in ballo la salute pubblica.
Con questa lettera, oltre sensibilizzare le coscienze collettive, chiediamo con urgenza la convocazione di un tavolo nazionale dove possiamo finalmente confrontarci con il Governo italiano per capire se tutte le imprese che si sono messe a disposizione del Paese, nel suo periodo più difficile dal punto di vista sanitario che la memoria ricordi, siano davvero utili e strategiche nella tutela presente e futura della salute pubblica.

Guardandoci indietro solo adesso possiamo comprendere le immense complessità che ha dovuto fronteggiare ed ancora affronta chi ci governa.
Oggi ad acque leggermente più calme crediamo ci siano le condizioni perché un dialogo costruttivo possa sbocciare.



INFORMAZIONI DI CONTATTO:

Antonio Nappa
cell 328/5980728  
produttoriitalianimascherine@gmail.com

Politica

LUCA BERNARDO NUOVO SOCIO ONORARIO DEL ROTARY CLUB PASSPORT INNOVATION

Il Rotary Club Passport Innovation è lieto di annunciare l'ingresso, in qualità di socio onorario, del dott. Luca Bernardo. Milanese di nascita, Pediatra neonatologo, Ricercatore presso la Cornell University e il Miami Children Hospital, oggi è Direttore del Dipartimento di Medicina dell'Infanzia e dell'età evolutiva presso l'Ospedale Fatebenefratelli e del presidio Ospedaliero Macedonio Melloni. Dirige la casa pediatrica e il Centro Disagio adolescenziale del Fatebenefratelli, il Centro Regionale Nutrizione dell'Infanzia per la prevenzione delle malattie dell’adulto.

È Prof. a c. del corso di Medicina e Chirurgia "Scuola di specialità Pediatrica" presso l'Università degli Studi.
Nella sua professione ha coniugato mondo medico e attività sociale, dedicandosi a nutrizione infantile, al disagio, alle dipendenze negli adolescenti e al cyber bullismo. Per la sua spiccata passione civica e l’impegno sociale è stato candidato Sindaco alle ultime elezioni comunali a Milano.

"Servire al di sopra di ogni interesse personale è il motto profondo che porta il Rotary a pensare, immaginare e ritenere che è fondamentale e importante che chi è più fortunato deve avere la consapevolezza di dover restituire qualcosa nella vita e agli altri. Ecco un service disinteressato, dalla grande umanità, dal grande cuore e, soprattutto, organizzazione del fare e del fare bene. Qualcosa di bello e unico, pertanto per me è un onore far parte del Rotary Club Passport Innovation. Ho certezza di poter dare qualcosa di ritorno alla fortuna che ho avuto nella vita rispetto alla mia professione e alla mia vita familiare. Quindi dare e fare del bene, tutti insieme." le parole di Luca Bernardo.

"Il nostro Club è fatto di persone con spiccata attitudine alla concretezza, ciascuno porta la propria esperienza, il proprio impegno, le proprie idee. L'ingresso di Luca Bernardo è, per me e, per tutti noi, un onore e un privilegio. Sono certo che insieme faremo tanto. I progetti e i service a cui stiamo lavorando sono numerosi e la sua esperienza come medico e come uomo attivo su molteplici fronti in campo sociale, costituirà un contributo decisivo, positivo e impattante. Benvenuto Luca!" si congratula Fabrizio Capaccioli, presidente del Rotary Club Passport Innovation.
Politica

ESCo Unite in Audizione al Senato sul decreto Sostegni-ter. Cessioni del credito bonus edilizi: le Esco sono pronte!

La nuova stretta sulla cessione multipla dei bonus edilizi apportata dal Decreto Sostegni-ter (DL 4/22) rischia di generare ripercussioni devastanti al settore edilizio e dell’efficienza energetica, in particolare agli investimenti in corso e futuri sul Superbonus 110% e su tutte le altre tipologie di incentivi fiscali relativi alla riqualificazione energetica e installazione di impianti ad energia rinnovabile. Per questo motivo le diverse forze politiche si stanno attivando con emendamenti e decreti correttivi al fine di riaprire a più cessioni che, in prima battuta, sembrerebbero rivolte solo a soggetti autorizzati da Banca d’Italia. Il Governo sta analizzando la questione e il Decreto è oggi al vaglio della V Commissione del Senato per la conversione in Legge.

Anche Esco Unite, Associazione delle Esco italiane, ha partecipato con un intervento del Presidente Damiano Ferrari alle audizioni dello scorso 11 febbraio. Come esposto anche in sede di audizione, Esco Unite e gli associati credono che il Superbonus 110% e gli altri Bonus Edilizi, tra i principali strumenti messi in campo dal governo per rilanciare l’economia e l’occupazione, siano da mantenere e promuovere ancor di più, ma per essere tali devono essere ben gestiti e avere procedure chiare e certe nel tempo. Sono convinti che il Superbonus e gli altri meccanismi di incentivazione fiscale possano funzionare bene solo se accostati ad uno strumento che consenta la cessione multipla del credito d’imposta, quantomeno per una selezionata tipologia di soggetti. Questo perché le imprese e le famiglie – che, ricordiamolo, arrivano da un periodo di difficoltà finanziaria causata da 2 anni di crisi pandemica – hanno bisogno di liquidità per realizzare i lavori. Necessitano di potersi affidare a un soggetto finanziatore che si incameri il credito di imposta e che lo possa trattenere o cederlo ad altro soggetto, creando un “ciclo finanziario virtuoso”.

Al contrario, le limitazioni imposte dal recente Decreto Sostegni-ter non fanno altro che gettare incertezza sul sistema, mettendo in seria crisi gli interventi di efficientamento edilizio in corso – molte operazioni sono nate sulla base delle norme previgenti il DL 4/22 – e di fatto scoraggiano i soggetti nell’intraprendere nuovi progetti. Nel settore edilizio infatti è impensabile fare programmi sulla base di regole che subiscono continue e sostanziali mutazioni in tempi brevissimi, dal momento che i cantieri hanno tempi di programmazione ed esecuzione di almeno 12/24 mesi nelle situazioni più semplici. Gli attori chiamati ad interagire nella realizzazione di una riqualificazione edilizia e che adesso si trovano in grave difficoltà a causa della paralisi generata dal recente DL, sono molteplici: partendo dai committenti (cittadini privati o condomini), ai progettisti, all’azienda appaltatrice delle opere, fino ad arrivare alle diverse imprese della specifica attività del settore, agli studi professionali fiscali, agli istituti finanziari e alle Energy Service Company. EscoUnite approva la direzione in cui si stanno muovendo le forze politiche e le Associazioni di categoria che vogliono ristabilire la possibilità di cessione multipla a determinati soggetti autorizzati e ovviamente, conferma il pugno duro contro chi si è approfittato “in modo strutturato” del sistema incentivante. Chi deve dunque controllare alla fonte i soggetti cedenti e i beneficiari deve farlo in modo preventivo e farlo veramente! Perché rincorrere e punire chi se ne è approfittato - che ormai è già scappato con il “malloppo” – è un’azione di tamponamento temporanea al problema che però si ripercuote sull’intero settore, facendo collassare il sistema a discapito di progetti che nulla hanno a che fare con la “malafede” o presunte “truffe”. In qualità di Associazione delle Esco Italiane propongono che tra i soggetti autorizzati alla cessione siano inserite anche le Esco – Energy Service Company – certificate UNI CEI 11352.

Le Esco sono società qualificate che, sin dalla loro nascita, hanno sempre operato sul territorio italiano, al fine di diffondere l’efficienza energetica anche ai singoli privati, oltre che alle grandi e piccole aziende, attraverso operazioni finanziarie con contratti EPC (contratti a garanzia di risparmio energetico) curando anche l’aspetto legato agli incentivi (detrazioni fiscali, ma anche Certificati Bianchi, Conto Termico, Conto Energia, ecc.) in merito alla gestione, acquisizione e vendita nei diversi mercati e piattaforme dedicate a tale scopo. Pertanto, le Energy Service Company – che possiedono determinate caratteristiche di affidabilità - hanno tutte le carte in regola e le competenze necessarie per poter gestire al meglio le operazioni con cessione multipla dei bonus edilizi, scongiurando la possibilità di frodi fiscali. Gli stessi governi hanno confermato che le Società di Servizi Energetici sono state e sono ancora il motore per gli interventi di efficienza energetica. Le stesse Multiutility Nazionali dell’energia, negli ultimi anni, hanno acquisito le principali società Esco che operavano sul mercato per il loro grande Know-how operativo nel mondo degli interventi di efficienza energetica nel settore civile e industriale.

Pertanto l’Associazione Esco Unite ha proposto in sede di Audizione: La possibilità di cessione multipla – senza limiti -  del credito d’imposta derivante dai bonus edilizi anche per le ESCo costituite e certificate UNI CEI 11352 da almeno 12 mesi prima della data di acquisizione e/o cessione del credito d’imposta. Le verifiche delle caratteristiche di idoneità potranno essere eseguite fin da subito dall’Agenzia dell’Entrate presso i pubblici registri di Accredia – Ente Italiano di Accreditamento. 
La proroga almeno fino al 31 dicembre 2022 del Superbonus anche per le villette unifamiliari (o funzionalmente indipendenti) senza il limite dell’esecuzione di almeno il 30% dei lavori entro giugno, in quanto l’articolo 28 del Decreto Sostegni-ter, e ancora prima il decreto antifrode e bilancio 2021, hanno di fatto bloccato e messo in crisi tutte le operazioni in corso e future per un periodo ancora indefinito. Si auspica pertanto che la paralisi che ha travolto oggi il meccanismo dei bonus edilizi venga urgentemente risolta e soprattutto che non si arrivi - in un futuro non troppo lontano – ad una situazione di non ritorno, come quella che ha riguardato negli ultimi 15 anni gli altri incentivi sull’efficienza energetica (meccanismo TEE, conto energia, conto termico), per i quali sono ancora in corso migliaia di contenziosi causati dalle modifiche normative retroattive introdotte negli anni di maggior sviluppo dei meccanismi e che ancora oggi lasciano il settore in ginocchio.

Viene infine esortato urgentemente il governo a risolvere i contenziosi ancora pendenti per ridare slancio agli investimenti, evitando il fallimento di centinaia di aziende con l’augurio che la drammatica situazione derivante da reinterpretazioni di norme vigenti al tempo della realizzazione degli interventi non venga replicata sistematicamente nei prossimi controlli sui bonus edili, in gioco ci sono le case di tutti gli italiani.