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Cos’è l’autismo spiegato da un bambino

Una giornata come le altre, a gennaio 2024, in una modesta scuola primaria del Villafranchese in provincia di Verona, e poche righe scritte di getto da un bambino di 8 anni . In quelle parole c’è tanta verità, impegno, consapevolezza su un tema complesso per cui oggi in tutto il mondo ci saranno luci blu accese e simboli di infinito arcobaleno.

La Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD dal nome inglese World Autism Awareness Day), istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, cade il 2 aprile ed è una giornata dedicata alla consapevolezza sull'autismo pensata per promuovere l'inclusione e la comprensione. Il giorno del 2 Aprile è stato pensato come un'opportunità per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di garantire alle persone autistiche una vita piena e soddisfacente e porre sotto l’attenzione di tutti il rispetto dei diritti delle persone nello spettro autistico.

Nelle Parole del piccolo Colin c’è una consapevolezza disarmante su un tema sociale e sanitario estremamente complesso, ma anche la denuncia che c’è ancora molto da fare sulla tanto proclamata inclusione.“Autismo. Questa è veramente difficile da spiegare perché è un tipo di personalità diversa da tutte e quindi non vogliono capirci.” Così inizia il testo di questo bambino che senza nessuna specifica consegna ha deciso di parlare di Autismo, scrivendo sul quel quaderno poche frasi profonde che molti adulti non sarebbero stati in grado elaborare. “Però voglio parlarne con chiunque che stia leggendo”.

Colin Selmo, 8 anni, sente la necessità di sensibilizzare su un tema così tanto caro a lui, a lui perché autistico, autistico come incredibilmente lo sono tutti i membri della sua famiglia: genitori, nonno, e fratelli. “Dunque Iniziamo dal principio, l’autismo non è una malattia (anche se quasi tutti dicono che lo è) ma è una difficoltà e le cose facili per voi sono difficili per noi (cioè gli autistici) come per esempio parlare (che è una cosa fondamentale) mangiare, bere, vestirci …”.  

Da queste parole traspare la difficoltà e la sofferenza provate nel trovare strategie funzionali che permettano a persone autistiche di avere le stesse performance dei neurotipici ed emerge la profonda fatica che intere famiglie provano nel vivere la quotidianità che altri danno per scontata. Il testo termina con una frase di profondo significato nella sua disarmante sincerità e fierezza “ed è così che sono fatto io”. Colin è un bambino cresciuto nella consapevolezza delle sue difficoltà e quelle dei suoi fratelli che, purtroppo, hanno maggiori compromissioni ,fino ad arrivare anche ad un concomitante lieve ritardo del fratello maggiore. Nonostante ciò, ogni giorno, i tre fratelli Colin, Liam (gemelli di oggi 9 anni) e Derek (di quasi 11 anni), si mettono in gioco affrontando le loro difficoltà e migliorandosi grazie a strategie pensate e rimodulate su ognuno grazie ai genitori, anch’essi diagnosticati nello spettro autistico.

Per questa famiglia, come centinaia di migliaia in tutto il mondo, la giornata del 2 Aprile sarà una tra tante vissute tra obiettivi, strategie, strumenti facilitanti, fatiche e speranze. Come ogni giorno loro e altri combatteranno per il diritto allo studio, al gioco, al lavoro, alla vita, spesso negati da una società omologante e superficiale dove basta accendere delle luci per pensare di aver fatto la differenza. Purtroppo invece ci vuole disciplina, costanza, impegno, determinazione che forse solo un bambino come Colin ed i suoi fratelli Liam e Derek possono insegnare a tutti noi. L’invito è dunque a non limitarsi ad accendere luci il 2 aprile ma cuori, anime e menti facendo la differenza con i fatti ogni giorno. Ce lo insegna Colin.
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“Il metodo DAJE”, il nuovo libro di Alfredo Zingariello che esplora l’essenza del web design e dello sviluppo web

“Il metodo DAJE” è il primo libro di Alfredo Zingariello, romano d’origine, fondatore di SitoFelice.it e sviluppatore di siti web, software gestionali, applicativi e campagne di web marketing, dopo anni di esperienza nel settore. Con questo libro, uscito a febbraio ed edito da Bookness, l’autore intende proporre un nuovo metodo, il metodo “DAJE”, per riuscire a sfruttare al massimo tutte le possibilità offerte dal web e costruire strategie efficaci.

Giocando sulla romanità del termine, “DAJE” non è altro che un acronimo formato dalle parole: Design, Agilità, Journey, Esperienza. Questi i pilatri che, secondo Alfredo Zingariello, devono guidare lo sviluppo di qualsiasi sito web. Fondamentale, quando si va ad implementare un sito, è prestare attenzione non solo all’aspetto e alle prestazioni, ma anche alla mappatura del percorso dell’utente in modo tale che il suo “viaggio” all’interno del sito sia il più soddisfacente possibile.

«Web design e sviluppo web, oltre ad essere competenze tecniche, sono strumenti capaci di riflettere l'identità e i valori di un individuo o di un'azienda. Ogni pixel, ogni linea di codice, e ogni scelta cromatica non sono dettagli, ma componenti di un racconto più ampio che parla direttamente all'utente» spiega l’autore.

«Il futuro del marketing non è la pubblicità di interruzione. Si tratta di costruire un rapporto con i clienti, di fornire loro informazioni pertinenti per aiutarli a risolvere i loro problemi, di essere utili ed essere davanti a loro quando sono pronti ad acquistare» conclude.

Un tassello importante è anche l’esperienza dello sviluppatore. Ciò che guida l’intero libro, ricco di riferimenti autobiografici, è proprio la vita e l’esperienza professionale di Alfredo Zingariello. Negli anni ha lavorato per importanti aziende come Fata Informatica e Gruppo Buffetti Spa e si è dedicato, grazie alle competenze acquisite, allo sviluppo di alcuni software, come qrMenu.Restaurant per la digitalizzazione dei menù dei ristoranti.

Il libro prosegue sfatando alcuni falsi miti sulla creazione dei siti internet, tra i quali “la presenza online si può relegare ai social”, “tutti possono fare un sito internet”, “il sito internet è solo un biglietto di visita”, e altri.

L’autore poi non si limita a spiegare alcuni concetti e dare dei consigli su come migliorare la propria presenza online, ma analizza le differenze tra il web di oggi e quello di un tempo, con anche uno sguardo al futuro, e si focalizza su alcuni casi studio. Uno di questi riguarda proprio qrMenu.Restaurant, applicativo sviluppato da Alfredo Zingariello durante la pandemia per permettere ai ristoranti di digitalizzare i propri menù, considerati i rischi di contagio da Coronavirus che vi erano una volta usciti dal lockdown.

«In un mondo in continua evoluzione come quello del web, essere un 'buon tuttologo' non basta. È necessaria una profonda comprensione di sé, del proprio marchio e del proprio pubblico per creare qualcosa di veramente unico» dichiara l’autore.

“Il metodo DAJE” si rivolge principalmente a liberi professionisti, imprenditori e piccole e medie imprese, che intendono sfruttare il digitale per incrementare il loro business e migliorare i processi aziendali.

Il libro è già disponibile per l’acquisto online, su Amazon, ed è ordinabile in libreria.

 

 

Alfredo Zingariello

Alfredo Zingariello, classe 1977, vive la sua passione per l’informatica da quando aveva 15 anni. Dopo il liceo scientifico e il servizio militare, ha lavorato presso Fata Informatica, contribuendo a significativi progetti. Successivamente, ha lavorato in Gruppo Buffetti Spa, lasciando un segno nella storia aziendale. Nel 2008 ha fondato Kosmous Srl, specializzata in sviluppo informatico. Nel 2011, ha avviato SitoFelice.it, una web agency low cost, sviluppando oltre 1.000 siti web e offrendo servizi in vari paesi. Si occupa oggi anche di consulenza e di formazione, tenendo spesso corsi e seminari.

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Hackerato il profilo Facebook del cantautore Giampietro Melis, in arte Furia in Melis. Ora offline tutti i suoi profili

Già nel 2021 i dati personali di oltre 500 milioni di utenti Facebook erano stati rubati e pubblicati in vari forum di hacking, e l’Italia era stato uno dei paesi maggiormente colpiti. Gli episodi di hackeraggio e di violazione dei profili social continuano ad essere all’ordine del giorno.

Giampietro Melis, in arte Furia in Melis, cantautore piacentino di origini sarde che forma un duo con la moglie, Gioia Furia, è stato derubato del suo account Facebook il 26 gennaio scorso. In contemporanea gli hacker hanno tentato di violare anche i profili ad esso collegati, Instagram e Netflix, che sono stati però subito recuperati. Alcuni giorni dopo il cantante ha sporto denuncia verso ignoti presso la Polizia Postale di Piacenza, il cui verbale è stato poi ratificato dai carabinieri di Castel San Giovanni (PC).

Entrambi i profili, Facebook e Instagram, erano certificati da spunta blu, simbolo che ne assicura l’autenticità. Il profilo Facebook ad oggi risulta compromesso e non è più visibile, come se fosse stato cancellato o mai esistito. L’artista è attualmente in contatto con l’assistenza di Facebook per provare a recuperarlo.

«Nel 2024 la sicurezza digitale e la privacy delle persone, non solo degli artisti, dovrebbe essere maggiormente tutelata» afferma Giampietro Melis, «considerata l’essenzialità di queste piattaforme in numerosi ambiti, soprattutto nel mondo dello spettacolo e dell’arte» continua.

«Affidiamo le nostre vite, la nostra privacy, i nostri contatti e i nostri ricordi a queste piattaforme che in un attimo possono sparire e cancellare anni di duro lavoro, di ricordi, di affetti; occorre pertanto intensificare la sicurezza a garanzia degli utenti» conclude il cantautore.

Giampietro Melis aveva già subito attacchi sui social network in passato, soprattutto nel 2021 a seguito dell’uscita del singolo “Astrazeneca”, ma non di questa entità.

Per proteggere la propria privacy e quella dei suoi follower, nonché per evitare ulteriori danni derivanti dalla perdita di materiale o dall’utilizzo della sua immagine, l’artista ha messo temporaneamente offline tutta la struttura informatica utilizzata per la comunicazione, Instagram, TikTok e il sito Musicasposi.it; l’unico account ancora attivo è quello YouTube.

Il duo Furia in Melis era impegnato nella promozione del progetto “The World of Dream Dust Festival”, dall’omonimo libro di Giampietro Melis “The World of Dream Dust” pubblicato nel 2023 e presentato nello stesso anno a Casa Sanremo durante il festival. Il nascente festival vedrà la partecipazione del giornalista e critico musicale Dario Salvatori in qualità di supervisore artistico, nonché presidente di giuria della sezione musica e testimonial dell’evento.

Quest’anno il cantante avrebbe dovuto partecipare nuovamente a Casa Sanremo per definire le ultime collaborazioni e raccogliere i nominativi di alcuni artisti da inserire nel progetto “The World of Dream Dust Festival”. Tuttavia, in seguito al furto dell’account Facebook e alla messa offline di tutta la struttura social per motivi di sicurezza, non potrà parteciparvi e anche la produzione del festival è rimandata a data da destinarsi.

Il duo è conosciuto per aver pubblicato brani inerenti tematiche sociali importanti, come ad esempio “Astrazeneca”, brano reggaeton che nel 2021 ha avuto un grande successo soprattutto su Facebook (con oltre 1 milione di visualizzazioni raggiunte in meno di un mese), e “Un Natale per ricominciare” che sottolinea l’importanza di salvaguardare il nostro pianeta.

 

Furia in Melis

Furia in Melis è un duo artistico composto da Gioia Furia e Giampietro Melis. Giampietro è nato a Castel San Giovanni nel 1982. Cresciuto in una famiglia dalle forti radici musicali (il nonno Agostino Falchi è un cantadore molto conosciuto e stimato in Sardegna) comincia a cantare sin da bambino. A 18 anni, dopo aver conosciuto Giuliano “Selva” Ponzuoli fonda la Petermusic Scb e cura il festival “Quella Bandiera Gialla”, patrocinato artisticamente da Gianni Pettenati. Nel 2018 conosce Gioia Furia, sua moglie, compagna artistica e di vita, con cui crea il duo Furia in Melis, progetto che li vede cantare sia in coppia che come solisti. Nasce così nel 2019 il brano “L’immigrato se ne infischia”, nel 2021 “Astrazeneca”, nel 2022 “Neutrale” e “Un Natale per ricominciare”. Nel 2023 viene pubblicato il primo libro di Giampietro Melis dal titolo “The World of Dream Dust” che dà il via all’omonimo progetto “The World of Dream Dust Festival” che vedrà la partecipazione di Dario Salvatori.

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Caffè Al Bicerin: in arrivo un’Epifania d’eccezione

E’ in arrivo un’Epifania d’eccezione al Caffè Al Bicerin che, proseguendo una vecchia tradizione a chiusura delle festività natalizie, sabato 6 gennaio 2024, a partire dalle ore 15.00, offrirà alla cittadinanza un gianduiotto gigante da 5 chili. Saranno anche presenti le maschere Gianduja e Giacometta della Famija Turinèisa.  

Un’iniziativa che chiude simbolicamente i festeggiamenti, svoltisi negli ultimi mesi del 2023, per i 260 anni di attività. Un traguardo straordinario per il locale, affacciato su Piazza della Consolata, di fronte al Santuario, che conserva intatto il suo fascino con un’atmosfera ed un’accoglienza tipica delle cioccolaterie ottocentesche. La storica bevanda torinese, composta da cioccolata, caffè e crema di latte, è nata proprio in questo caffè che, da allora, ne porta il nome e ne conserva gelosamente la ricetta originale, tramandata di generazione in generazione in grande riservatezza.  

Al Bicerin nella sua lunga storia è stato punto di riferimento di grandi personalità: da Cavour a Soldati, da Pina Bausch a Susan Sarandon, da Merz alla Famiglia Agnelli, senza dimenticare la regina Maria Josè e Umberto II, solo per citarne alcuni. Il famoso locale è stato trasformato spesso in set cinematografico per molte produzioni nazionali e internazionali ed è stato protagonista di un’importante pagina della narrativa italiana. Il grande semiologo e scrittore Umberto Eco ha ambientato alcune pagine del famoso romanzo “Il Cimitero di Praga” proprio al Bicerin.  

Un mondo intatto, preservato con grande cura grazie a Maritè Costa, prematuramente scomparsa nel 2015, che ha sviluppato un minuzioso lavoro di archeologia del cioccolato avviando anche un’importante opera di restauro delle strutture e degli arredi originali. Da sempre in mani femminili, oggi il Caffè Al Bicerin è gestito, nel segno della continuità, dalla famiglia di Maritè Costa che, in quasi mezzo secolo di gestione, si è impegnata perché il suo valore venisse riconosciuto a livello nazionale e internazionale.  

Anche per il 2024 la Guida dei Bar d'Italia del Gambero Rosso ha attribuito al Caffè il prestigioso punteggio di "3 tazzine e 2 chicchi". Questo prestigioso riconoscimento è l’ultimo di una lunga serie di premi come il Diploma d’onore dei Caffè Storici Europei del 2004, il premio del Gambero Rosso che nella prima edizione della Guida ai Bar, nominò nel 2001 il Caffè Al Bicerin come Miglior bar d’Italia del 2000 e il più recente Premio Bogianen, il riconoscimento con cui il centro congressi della Camera di Commercio "Torino incontra" premia i piemontesi che più si sono distinti nella vita o nella carriera, attribuito a Maritè Costa nel 2013.  

Al Bicerin oltre alla cioccolata in tutte le sue declinazioni (bicerin, cioccolata in tazza, giandujotti, cioccolatini, tavolette, toast al cioccolato, crema gianduja, etc.) ci si può perdere tra tre tipi di zabaione, torte tradizionali, la Torta Bicerin e molte altre prelibatezze. Un patrimonio di gusto e arte cioccolatiera tramandata nel rispetto della tradizione ma con un occhio attento all’innovazione. I prodotti dello storico caffè, infatti, sono disponibili anche nel negozio online; un ricco catalogo permette di acquistare le pregiate cioccolate insieme ad una selezione di prodotti tipici piemontesi di qualità.  

Il Caffè Al Bicerin è membro di prestigiose Associazioni nazionali e internazionali come l’Associazione dei Locali Storici d’Italia (www.localistorici.it) e Association des Cafés Historiques et Patrimoniaux d’Europe ed è presente nelle guide più autorevoli.  

Caffè Al Bicerin
Piazza della Consolata, 5 Torino
www.bicerin.it
Tel +39 011 4369325
bicerin@bicerin.it  
Ufficio stampa: bicerin@bicerin.it  

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Caffè Al Bicerin: da 260 anni nel cuore di Torino   Una lunga storia che prende il via nel 1763, quando l’acquacedratario Giuseppe Dentis aprì la sua piccola bottega nell’edificio di fronte all’ingresso del Santuario della Consolata. Il locale all’epoca era arredato semplicemente, con tavole e panche di legno. Nel 1856, su progetto dell’architetto Carlo Promis, venne edificato l’attuale palazzo e, in questa sede, il caffè assunse l’elegante forma ancora intatta. La particolare posizione di fronte al Santuario della Consolata lo rendeva meta preferita delle signore alimentata anche dalla conduzione femminile.   Questa caratteristica diede al Caffè un’impronta di garbo e delicatezza che ancora oggi si è mantenuta e che si desidera preservare. Dal 1910 al 1975 il locale è stato gestito dalla signora Ida Cavalli, con l’aiuto della sorella e della figlia Olga, nelle cui mani passò quando la madre si ritirò. Le signore Cavalli sono state molto amate e conosciute da tutta la città: più padrone di casa che ostesse, amorevolmente accudivano tutti gli intellettuali squattrinati che nel Caffè Al Bicerin cercavano riparo dai rigori del freddo.   Nel 1983 Maritè Costa ha raccolto l’eredità delle signore Cavalli portando il locale al livello di notorietà internazionale che oggi lo caratterizza. Mancata nel 2015, la gestione della famiglia prosegue, orgogliosamente nel solco della tradizione, con la preziosa collaborazione delle signore che da anni lavorano al caffè.
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“It’s Christmas Forever”, il nuovo album natalizio dell’artista emergente Giuseppe Froio. Disponibile per lo streaming a partire dal 14 dicembre su tutte le piattaforme

Dopo l’uscita dei più recenti album di cover “Listen to my heart” e “Opera”, Giuseppe Froio, cantante emergente di origini calabresi, annuncia l’uscita del suo terzo album “It’s Christmas Forever”, questa volta a tema natalizio.

Produzione indipendente, l’album conterrà le canzoni di Natale più famose rivisitate armonicamente dall’artista con nuovi arrangiamenti, canzoni come “All I want for Christmas is you” di Mariah Carey e “White Christmas" di Michael BubléIncluderà inoltre per la prima volta un inedito dell’artista, “It’s Christmas Forever”, brano composto musicalmente e arrangiato da Lucio Fabio Ranieri con il testo di Giuseppe Froio e Maria Assunta Iemmello, che dà il nome all'intero album.
«Il brano è un invito a non smettere mai di credere nella magia del natale, nonostante tutti i momenti negativi di ogni anno» spiega Giuseppe Froio.

L’uscita dell’album è prevista per il 14 dicembre alle ore 14:00. Sarà disponibile per l’ascolto su tutte le piattaforme di streaming musicale.

Quest’album si presenta come la naturale evoluzione di un percorso artistico iniziato con “Listen to my heart” e “Opera”, anch’essi album di cover, entrambi usciti nel mese di novembre.

“Listen to my heart” è il primo album con dei brani cover rilasciato dall’artista. È composto da 13 canzoni che spaziano da “I want to break free” dei Queen, a “All by myself” di Céline Dion e “Home” di Michael Bublé.

La scelta dei brani, così come la scelta del titolo dell’album, rappresenta il viaggio interiore dell’artista che esplora se stesso e le sue emozioni attraverso la selezione di tre artisti, Céline Dion, Michael Bublé e i Queen, appartenenti a tre generi musicali diversi.

«La musica non è il mezzo di trasmissione delle emozioni, è l’emozione stessa che fa trasmettere la musica» afferma Giuseppe Froio.

La successione dei brani segue un pensiero preciso del cantante per raggiungere una maggiore fluidità di ascolto. Un crescendo musicale che parte dalle canzoni più commoventi ed emozionanti di Céline Dion fino ad arrivare ai brani più energici e ritmati dei Queen.

Secondo album di cover è “Opera”. Al suo interno sono contenuti invece brani più classici, anch’essi molto rappresentativi per l’artista, tra i quali “Con te partirò” di Andrea Bocelli e “Grande amore” de Il Volo.

L’album natalizio “It’s Christmas Forever” sarà quello con il quale Giuseppe Froio chiuderà il 2023.

In programma per l’anno nuovo invece «un mio secondo inedito che uscirà a inizio 2024, al quale seguirà poi un interno album di inediti» annuncia il cantante.

Ma non solo, «dopo aver effettuato l’audizione ad American’s Got talent edizione 2024 ho ricevuto la conferma ufficiosa della mia partecipazione al talent ma sono ancora in attesa di conferma ufficiale» conclude Giuseppe Froio.

 

Giuseppe Froio

Giuseppe Froio nasce con una grande passione per la musica e inizia il suo viaggio artistico fin da giovanissimo. Durante la sua adolescenza dedica tempo ed energia allo studio della musica, perfezionando la sua tecnica e arricchendo la sua conoscenza artistica. Collabora con musicisti di talento e frequenta scuole di musica, esperienze che gli permettono di crescere come artista e di emergere sulla scena musicale nazionale. Ciò che lo contraddistingue non è solo la sua abilità tecnica, ma anche la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso la musica.

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Incredibile, alla Fiera “eco green” ECOMONDO 2023 vince un inceneritore dei rifiuti ubicato in territorio configurato come “area di risanamento” per i superamenti dei limiti di PM10

L'associazione ambientalista Fare Verde ETS ODV in Provincia di Frosinone esprime forti perplessità in merito alla premiazione ricevuta da Acea Ambiente per l'impianto di San Vittore del Lazio alla fiera eco-green e della circular economy ECOMONDO 2023 cosi ‘come d'altronde accaduto anche nel 2022. 

Si fa presente agli organizzatori che sono numerose le recenti segnalazioni alla Commissione Europea ed alla varie procure inerenti la scarsa sostenibilità dell'impianto, ma addirittura il fatto che lo stesso sembrerebbe non essere autorizzabile ad operazioni a recupero energetico e quindi assimilabile a "termovalorizzazione" ma che in maniera inverosimile questo risulti piuttosto essere un semplice inceneritore a terra.  Che un semplice inceneritore possa essere premiato ad una fiera “eco-green” è alquanto esilarante, soprattutto in considerazione del fatto che l’impianto è causa di un problema di “doppio inquinamento” (scaturito dal mancato utilizzo ogni anno di enormi quantitativi di energia termica che in Comuni ad alta densità di popolazione devono poi essere prodotti attraverso combustibili fossili, pellet, lega ecc..) e di "triplo inquinamento" dovuto al fatto che la maggior parte dei rifiuti trattati provengano dal Comune Roma distante circa 150 km da San Vittore del Lazio (circa 15.000 viaggi all''anno su appositi camion adibiti at trasporto di rifiuti conducono ad un'immissione in atmosfera di una quantità di anidride carbonica superiore a quella direttamente derivante dall'attività dell'inceneritore stesso. Senza alcun pregiudizio e convinti del fatto che gli organizzatori non potevano essere a conoscenza di quanto esposto, si invita gli stessi ad effettuare valutazioni piu’ attente e conformi ai principi cardini stabiliti nelle Direttive Europee.
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Le regioni più generose d’Italia, secondo il recente sondaggio di Pollfish

Fare il giro del mondo è uno dei sogni degli italiani, in cima alle liste dei desideri, se solo se ne avesse la possibilità. È quello che emerge dai risultati di un sondaggio condotto da Pollfish su un argomento molto particolare, una vincita milionaria improvvisa, che fa venire fuori aspetti curiosi e sorprendenti rispetto a diversi argomenti. Tra questi vi è la tendenza al risparmio e anche la propensione al rischio, ma anche la generosità delle regioni italiane.

Se da un lato emerge uno tratto distintivo del popolo italiano, quello della prudenza e della tendenza a pensare al futuro, dall’altro, davanti a una cifra enorme che arriva inaspettatamente, c’è spazio per i sogni e per togliersi qualche sfizio. Davanti a un’ipotetica vincita di 5 milioni di euro, più del 29% degli intervistati ha dichiarato che, come prima cosa, comprerebbe una casa nuova. Al secondo posto, con l’11,70%, c’è l’idea di fare un investimento. Accanto a queste due risposte spicca quel 14,60% di italiani che ha dichiarato di voler fare il giro del mondo.

Un desiderio, quello di viaggiare intorno al globo, perlopiù difficile da realizzare nella vita di tutti i giorni e per i comuni mortali. Ma che al cospetto di una buona dose di fortuna riaffiora nelle risposte dei 1000 intervistati. Accanto a questi c’è anche chi si coccolerebbe solo con una vacanza costosa (7,80%) oppure mollerebbe tutto per trasferirsi in un’altra nazione (4,90%).

Generosità sì, ma soprattutto in alcune regioni

Solo il 5,90% degli intervistati ha dichiarato che come prima cosa farebbe una donazione di beneficenza. Approfondendo questo dato sull’ipotetica prodigalità, viene fuori anche una mappa delle regioni italiane più generose. Al primo posto l’Emilia Romagna che si è guadagnata un punteggio di generosità pari a 8,6 su 10, seguita da Abruzzo e Campania. Oltre alle regioni italiane generose, dal sondaggio emerge anche che i giovani sono più altruisti delle altre generazioni. In particolare sono più propensi a donare alla comunità quelli appartenenti alla fascia d’età tra i 18 e i 24 anni.

Per quanto riguarda l’importo che verrebbe donato in beneficenza, il 48,8% degli intervistati ha dichiarato che donerebbe un importo di un moderato, il 32,20% una piccola somma, e l’11,10% non donerebbe niente.

Vincere con discrezione

Tra le curiosità che sono emerse dal sondaggio vi è quella sulla discrezione rispetto alla vincita. Alla domanda “Potendo scegliere diresti ad amici o parenti della tua vincita alla lotteria?” ben il 41,20% dichiara che non lo direbbe né agli uni, né agli altri. Il 32,70% lo comunicherebbe soltanto ai parenti e il 23% a entrambi.

Oltre a essere discreti, gli italiani con 5 milioni in tasca resterebbero anche con i piedi per terra. Il 38% degli intervistati infatti ha dichiarato che anche ottenendo una vincita di questo calibro, continuerebbe a lavorare e utilizzerebbe i soldi per avere una vita più facile. Solo il 9,9% ha risposto di voler lasciare il lavoro e godersi il tempo che resta da milionario. Una via di mezzo è rappresentata da coloro, il 23,8%, che pensano di poter investire i soldi in modo saggio senza dover continuare a lavorare.

Per la maggior parte degli italiani, la vita quotidiana non cambierebbe poi tanto. Il 33% circa  modificherebbe perlopiù la spesa per le vacanze e le attività praticate nel tempo libero. Il 14,7% comprerebbe una casa e un’auto nuove. Prevalgono risposte che mirano a garantirsi un futuro più sicuro e privo di preoccupazioni. Ad esempio creando un fondo di risparmio universitario per i figli, un fondo pensione o costituendo un’eredità con fondi fiduciari.

Pochi rischi e molto realismo

Dal sondaggio emerge il ritratto di un popolo abbastanza pratico, e poco avverso al rischio. Sotto questo aspetto sono affiorate anche delle differenze tra uomini e donne. Queste ultime infatti, in base alle risposte date al sondaggio, investirebbero in strumenti finanziari per l’8% in meno rispetto agli uomini e avvierebbero un nuovo business per il 3% in meno.

Senza dubbio si tratta di scenari ipotetici, ma nonostante siano tali, le persone che hanno partecipato non si sono sbilanciate più di tanto, restando ancorate alla realtà. Ma quanto durerebbe la felicità per una vincita di tale portata? Anche qui prevale una sorta di realismo. Se il 68% pensa che sarebbe felice per più di un mese, per circa il 7% la felicità durerebbe qualche ora o al massimo un giorno.

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Hemmet lancia la sua prima campagna crowdfunding ridefinendo il “lusso” rendendolo accessibile

Prosegue la scia positiva per il crowdfunding in Italia, con una raccolta di 343,99 milioni di euro negli ultimi 12 mesi, tra luglio 2022 e giugno 2023, per un valore cumulato superiore a 1,2 miliardi di euro, secondo il report del Politecnico di Milano.

Così anche Hemmet ha deciso di avviare l’11 settembre la sua campagna crowdfunding sulla piattaforma Kickstarter per il lancio della nuova linea di occhiali da sole in edizione limitata, Hinfinite, realizzati in titanio interamente in Italia. Obbiettivo di questa campagna, che sarà attiva fino all’11 ottobre, è quello di creare e distribuire un prodotto di fascia alta, artigianale e made in Italy ma un prezzo realistico e accessibile.

«Per riuscire a realizzare prodotti di qualità con valore monetario accessibile, è stato opportuno lavorare in crowdfunding per riuscire a misurare le vendite ed eliminare l’eccesso che solitamente ogni produzione genera: giacenza di magazzino, costi di produzione e spese di gestione logistica superflue» afferma Leonardo Longo, founder di Hemmet.

La campagna ha iniziato sin da subito ad attirare sostenitori, sia italiani che esteri, che, acquistando in anteprima gli occhiali Hinfinite, hanno finanziato il progetto facendo raggiungere all’azienda il suo goal in soli 4 giorni.

«Ci siamo appoggiati ad una piattaforma che accoglie persone aperte a sostenere qualsiasi progetto di proprio interesse. In questo modo il “cliente” diventa parte del processo stesso di realizzazione, azzerando completamente l’impulso compulsivo di acquisto e abbracciando un modo di operare verso il supporto con il risultato di ottenere in cambio il prodotto che le persone stesse sostengono» continua Leonardo Longo.

«Questo risultato ci fa vedere quanto le persone siano attente al processo di creazione che c’è dietro, riconoscendo da subito il valore» conclude.

Con questa nuova collezione Hemmet vuole enfatizzare l’unicità del made in Italy. Hinfinite è una linea di occhiali da sole realizzati a mano con grande cura, frutto della collaborazione con maestri artigiani italiani.

«L’artigianalità è il soggetto della nostra collezione che ha generato la cura per il dettaglio, la modellazione del miglior materiale esistente in natura come il titanio, l’equilibrio e la funzione» spiega Leonardo Longo.

L’azienda ha quindi trovato, con la creazione questa collezione, un equilibrio tra funzione ed estetica, creando a tutti gli effetti un prodotto “di lusso” che viene però offerto a una frazione del prezzo di mercato. Il tutto con grande attenzione alla sostenibilità.

Sul sito di Kickstarter è possibile prenotare il proprio paio di occhiali da sole in edizione limitata Hinfinite. Sono disponibili due collezioni principali: una realizzata interamente in puro titanio, composta da 5 modelli diversi; l’altra realizzata in acetato e titanio, composta da 11 modelli diversi. La campagna rimarrà attiva fino all’11 ottobre.

Per visitare la pagina del crowdfunding clicca qui.


Hemmet

Fondato nel 2016 da Leonardo e Gianpiero, Hemmet® è un marchio italiano indipendente che disegna e realizza occhiali da vista, occhiali da sole, orologi e accessori distintivi dal design unico e senza tempo. L’azienda, lavorando a stretto contatto con le fabbriche italiane, si impegna continuamente per creare prodotti di qualità, nel modo più sostenibile possibile. Grazie al suo laboratorio Hemmet Optical si occupa inoltre della realizzazione di lenti da vista e lenti da sole tinte a mano, offrendo un servizio di consulenza dalla scelta della montatura alla realizzazione delle lenti in base alle esigenze visive del cliente. Hemmet Optical non è semplicemente la realizzazione delle lenti da vista, ma il frutto di anni di esperienza nel campo ottico che consente di offrire al cliente una riduzione fino al 50% in meno dei costi delle lenti da vista rispetto ad un'ottica tradizionale, abbattendo completamente la barriera tra produzione e consumatore.

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Oltre 50 milioni di vendite online registrate e progetti di Intelligenza Artificiale. Il 2023 si conferma in crescita per GROWERS, agenzia di marketing padovana

Si prevede che nel corso del 2023 le vendite online in Italia raggiungeranno i 54 miliardi di euro, il 13% in più rispetto all’anno procedente, secondo Netcomm.

In questo scenario in continua evoluzione è importante per le aziende riuscire ad investire in nuovi mercati, sia in termini geografici che di nuovi canali di vendita. GROWERS, azienda di marketing padovana specializzata nelle vendite online, si pone questo obbiettivo supportando le PMI nella creazione di strategie di vendita che permettano di migliorare le performance dei loro e-commerce e di massimizzare la loro presenza nei vari marketplace a livello globale.

L’agenzia, solo nel primo semestre del 2023, è riuscita a far raggiungere ai propri clienti un totale di 50 milioni di vendite online, il 30% in più rispetto allo stesso periodo nel 2022. Negli ultimi anni ha gestito più di 1 milione di budget advertising e lavorato con brand di successo come Legami, Dorelan e Dsquared2.

«Se negli anni precedenti “bastava” il mercato italiano e/o un solo marketplace di riferimento, oggi le aziende devono avere una visione di vendita più ampia» spiega Eleonora Calvi Parisetti, titolare di GROWERS ed esperta italiana di marketplace. «Per farlo serve un cambio di mentalità: non esiste solo Amazon ma una miriade di marketplace, alcuni dei quali più forti di Amazon stesso in specifici segmenti di mercato. Diventa fondamentale per le aziende avere un piano di business che tenga in considerazione tutte le possibilità e i mercati a disposizione» continua.

GROWERS, tramite Marketplace Mentor, agenzia di cui è proprietaria, può contare su partnership con i più importanti marketplace, come Amazon, eBay e Zalando, ma anche Alibaba, Allegro, Cdiscount, Kaufland e molti altri.

A partire da maggio 2023 l’agenzia è diventata Amazon Advertising Advanced Partner, partnership che vede la presenza solo del 5% delle migliori agenzie a livello mondiale selezionate in base ai risultati effettivamente raggiunti. Questo status le permette di avere accesso a dati, casi di studio e strumenti forniti da Amazon stesso.

Particolarmente interessanti sono i progetti legati all’Intelligenza Artificiale. GROWERS sta sviluppando una nuova versione del suo software Market Force, che permette alle aziende di gestire con facilità la vendita in marketplace. Con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale e di altre tecnologie Big Data si intende portare il software a un livello superiore, più performante in termini di supporto alle aziende grazie ad algoritmi predittivi, trend di mercato e opportunità di business.

«Stiamo elaborando enormi quantità di dati per fornire informazioni utili agli imprenditori, in modo da prendere decisioni più consapevoli e sfruttare nuove opportunità di mercato» afferma Andrea Giavara, titolare di GROWERS ed esperto vendite online. «Oggigiorno i dati rappresentano un asset fondamentale per le imprese: nel prossimo futuro potranno prosperare solo le aziende, anche quelle più piccole, che avranno accesso a dati elaborati da Algoritmi di Intelligenza Artificiale» conclude.

 

GROWERS

GROWERS srl è un’agenzia di marketing nata nel 2016 e specializzata nelle vendite online. Si occupa di accompagnare le PMI italiane in un percorso strategico e operativo nei marketplace globali, ricoprendo il ruolo di intermediario tra le piattaforme e le aziende. Più in particolare, l’agenzia è specializzata nella realizzazione di e-commerce ad alto tasso di conversione e nell’implementazione di campagne di marketing performanti. GROWERS è inoltre proprietario di Marketplace Mentor, Marketplace Mag, Marketforce e Get Influence, brand specializzati che cooperano tra loro per affiancare i venditori nella crescita online.

GROWERS è alla ricerca di personale, cliccare qui per prendere visione delle posizioni aperte.

Cronaca

Balsamini Impianti festeggia i 55 anni di storia dell’azienda e annuncia il rebranding aziendale

Celebrato il 55esimo anniversario di Balsamini Impianti presso Villa Brandolini D'Adda di Vistorta di Sacile (PN). L’evento ha visto la partecipazione di 120 persone tra cui fornitori e clienti dell’azienda nonché amici e familiari del CEO e attuale titolare di Balsamini Impianti, Marco Balsamini. Tra i presenti anche l’assessore del Comune di Sacile, sede dell’azienda. Nel corso della giornata Marco Balsamini ha reso omaggio al padre Umberto, fondatore di Balsamini Impianti, consegnandogli una targa di riconoscimento e ha poi annunciato quali saranno i nuovi obbiettivi della società e il nuovo brand.

L’azienda è stata fondata da Umberto Balsamini, operaio, nel 1968. Da ditta a connotazione artigianale specializzata in sistemi idraulici si è trasformata nel tempo in azienda a gestione strutturata, occupandosi oggi di progettazione, installazione, manutenzione di impianti di riscaldamento, trattamento dell’aria, climatizzazione e produzione di energie rinnovabili. Anche con il passaggio generazionale, Balsamini Impianti, che tre anni fa è diventata Società Benefit, continua a contraddistinguersi per una forte impegno verso la sostenibilità e la soddisfazione del cliente.

«Da oltre 50 anni Balsamini Impianti porta avanti una visione, unire passione e innovazione per costruire un futuro in cui l’energia sia sostenibile e accessibile a tutti» dichiara Marco Balsamini, CEO e titolare dell’azienda.

Con il rebranding la società intende comunicare non una rottura rispetto al passato bensì un’evoluzione verso una maggiore e più intensa attenzione verso l’ambiente, le persone, la sostenibilità e il futuro.

Il nuovo logo, il sistema visivo del nuovo brand, l’utilizzo di colori come il giallo e non i classici verde o azzurro ampiamente utilizzati nel settore, e tutte le loro applicazioni, intendono comunicare professionalità, affidabilità, fiducia verso l’innovazione e il futuro.

«Attraverso la ricerca e lo sviluppo Balsamini Impianti si impegna a trovare soluzioni che migliorino la qualità della vita, riducendo al contempo l’impatto ambientale» afferma Marco Balsamini. «Ci distinguiamo per l’attenzione all’ambiente, la professionalità affidabile, l’analisi energetica e la progettazione su misura, sempre mantenendo un rapporto umano e personalizzato con i nostri clienti» continua il CEO dell’azienda.

L’ampliamento del mercato di riferimento rappresenta per Balsamini Impianti un’altra faccia di questa evoluzione. Rivolgendosi al mercato B2C, non più solo a quello B2B, l’azienda si impegna a portare l’esperienza, le competenze e il know-how maturati nello sviluppo di impianti complessi e sofisticati anche nelle abitazioni; sempre rimanendo fedele ai suoi storici valori.

 

 

Balsamini Impianti Srl

Balsamini Impianti Srl è una società di capitali che si occupa di progettazione, installazione, manutenzione di impianti di riscaldamento, trattamento dell'aria, climatizzazione e produzione di energie rinnovabili. L’azienda è nata nel 1968 dall’esperienza di Umberto Balsamini, ed è oggi guidata dal figlio, Marco Balsamini, attuale CEO e titolare della società. Balsamini Impianti opera in numerosi settori, industriale e civile, pubblico e privato; negli anni si è specializzata nel turismo e nella sanità. Riveste oggi anche il ruolo di Main Contractor, riuscendo a soddisfare richieste complesse.