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Istituto Salute: nasce il nuovo portale dedicato a corsi personalizzati per il benessere psico-fisico

Il 1 luglio 2024, viene lanciato ufficialmente Istituto Salute, un nuovo portale interamente dedicato alla salute psico-fisica degli individui.

Istituto Salute nasce dall'idea che la salute psico-fisica sia un obiettivo raggiungibile per tutti. Fondato da un team di esperti nel campo della psicologia, nutrizione e fitness, si propone di fornire strumenti e risorse per migliorare la qualità della vita delle persone.
I suoi corsi sono progettati per essere accessibili e praticabili da chiunque, indipendentemente dall'età e dallo stato di salute.

La filosofia di Istituto Salute si basa su un approccio olistico alla salute, che considera sia il benessere mentale che fisico.
La missione del portale Istituto Salute è fornire alle persone gli strumenti necessari per migliorare la propria salute psico-fisica. Attraverso i suoi corsi e percorsi personalizzati, si propone di aiutare ogni individuo a raggiungere il proprio benessere ottimale.
Il suo approccio si basa sulla convinzione che ogni problema abbia una soluzione e che, con il giusto supporto, chiunque possa migliorare la propria qualità della vita.

I percorsi di Istituto Salute saranno quattro e vi ci si potrà accedere tramite il portale dedicato:

Mindfulness - Gestione di Ansia e Stress: Il corso di mindfulness è dedicato a tutti coloro che desiderano vivere il "qui e ora", lontano da ansia e stress. Il programma include pratiche di meditazione, tecniche di respirazione e rilassamento muscolare progressivo. La mindfulness è una pratica comprovata che aiuta a ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita. Questo corso è ideale per chi cerca di migliorare la propria qualità della vita e affrontare le sfide quotidiane con maggiore serenità.

Dieta - Come Dimagrire: Il percorso di dimagrimento è rivolto a chi desidera perdere peso in modo sano e sostenibile. Offre programmi di esercizio fisico personalizzati e consulenze nutrizionali con esperti del settore. Il corso è adatto sia per chi vuole sentirsi in forma per la prova costume, sia per chi cerca una soluzione a lungo termine per problemi di sovrappeso e obesità.
Gli esperti nutrizionisti e coach di fitness d'Istituto Salute lavorano insieme per creare un piano che sia sostenibile e adattato alle esigenze individuali.

Come Smettere di Fumare: Il programma per smettere di fumare è pensato per guidare le persone passo a passo verso l'abbandono delle sigarette. Offre supporto comportamentale e, se necessario, farmaci sostitutivi della nicotina. Smettere di fumare è una delle decisioni più importanti che una persona possa prendere per migliorare la propria salute e Istituto Salute è qui per aiutare a raggiungere questo obiettivo.

Salute per la Terza Età: Il percorso per la terza età è studiato per aiutare le persone anziane a ritrovare salute, energia e passione per la vita. Offre programmi di esercizio fisico adattati alle esigenze degli anziani, fisioterapia regolare e supporto per mantenere uno stile di vita attivo e socialmente coinvolto. Istituto Salute crede che la salute in età avanzata sia fondamentale per una vita piena e soddisfacente.

Inoltre, Istituto Salute è sempre aggiornato sulle ultime ricerche nel campo della salute e del benessere, garantendo che i suoi corsi e programmi siano basati su evidenze scientifiche e pratiche al tempo stesso.

Il team Istituto Salute

Il team di Istituto Salute è composto da esperti nel campo della psicologia, della nutrizione e del fitness. Ognuno di loro ha una vasta esperienza nel proprio settore e una profonda passione per il benessere degli altri. Lavorano insieme per creare programmi che siano efficaci, accessibili e adatti a ogni esigenza. Istituto Salute vi invita a scoprire di più sui suoi percorsi, a leggere il blog per ulteriori consigli sulla salute e a visitare il portale di Istituto Salute: www.istitutosalute.com per saperne di più per iniziare un viaggio verso il benessere.

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Nome: Luca
Email: lucamerluzzo95@gmail.com
Telefono: 370 3354698
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Algòmera, Software House italiana, raggiunge un +217% sul fatturato mettendo al centro i propri dipendenti

Algòmera, software house italiana, celebra un periodo di crescita senza precedenti, segnando una significativa espansione sia a livello di fatturato che di presenza territoriale con la recente apertura della nuova sede a Rovigo nel 2024.   

A partire da gennaio, l'azienda ha registrato un incremento record del 217% nel fatturato, un risultato impressionante che testimonia l'efficacia dei suoi innovativi modelli di lavoro. Questo successo è derivato dalla sua capacità di adattarsi rapidamente alle mutate esigenze del mercato del lavoro, adottando un modello flessibile che combina smart working, totalmente da remoto o in soluzione ibrida, e presenza fisica dei dipendenti nelle sedi aziendali. Questo approccio ha permesso di ampliare notevolmente la ricerca di talenti, dando alla società la possibilità di assumere le migliori risorse disponibili a livello nazionale senza le limitazioni geografiche imposte dai tradizionali luoghi di lavoro. Inoltre, la decisione di integrare il lavoro da remoto con quello in sede ha portato a una gestione del lavoro che ha valorizzato la produttività e il benessere dei dipendenti già assunti, consentendo loro di bilanciare meglio la vita lavorativa e personale.  

Sul tema interviene Francesco Buongiorno, COO e co-founder di Algòmera, spiegando che: “Il full remote working ci ha permesso di assumere talenti preziosi, superando le barriere territoriali e puntando tutto sulla preparazione e il valore delle risorse. Siamo riusciti a trasmettere un’identità e spirito di appartenenza al nostro team, puntiamo ad insistere su questo aspetto, motivo per cui abbiamo in programma eventi di formazione e di team building, durante i quali tutti possono condividere esperienze e conoscere meglio le altre persone con cui lavorano. Scambiare idee e opinioni su come ottimizzare una macchina già avviata come la nostra Software House, può solo essere un grande vantaggio per continuare a crescere.”  

La crescita del fatturato aziendale che Algòmera ha registrato è, quindi, il riflesso di queste politiche aziendali che hanno contribuito a creare un ambiente lavorativo motivante e appagante, dove i dipendenti si sentono parte di una comunità unita e impegnata verso obiettivi comuni.   

Questo senso di appartenenza e la soddisfazione nel lavoro si riflettono direttamente nell'efficienza e nella velocità con cui i progetti vengono portati a termine come ci spiega Federica Spagnulo, CEO e co-founder di Algòmera: “I nostri collaboratori, grazie ai nuovi modelli adottati da Algòmera, sono in grado di trovare soluzioni più rapide ad eventuali problematiche e complessità incontrate durante la programmazione. Inoltre, sono motivati a contribuire alla crescita di un’azienda che comprende i loro desideri e riconosce i meriti del loro impegno. Tutto questo è stato fondamentale a creare una mentalità aperta al cambiamento abbattendo le consuete resistenze ai cambi di gestione del lavoro.” 

Le prospettive per la fine dell'anno sono estremamente positive, con piani ambiziosi di conquistare nuovi mercati e potenziare ulteriormente il team attraverso investimenti continui in formazione e sviluppo delle competenze. Tra i nuovi clienti di spicco acquisiti proprio in questo periodo c’è sicuramente Elma Research, un’agenzia indipendente operativa da oltre 15 anni, specializzata nella ricerca di mercato nel settore medico-farmaceutico. Algòmera ha sviluppato per loro un software che gestisce il mercato italiano e del Regno Unito.   


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Algòmera - l’azienda  
Algòmera è una Software House italiana che dal 2014 guida aziende di ogni dimensione nella trasformazione digitale. Oggi conta tre sedi Milano, Brindisi e Rovigo. Specializzata nello sviluppo di software Cloud personalizzati come CRM, ERP, MES e HR, garantisce soluzioni di cui i clienti sono unici proprietari. Il team professionisti cura ogni dettaglio dei progetti, portando all'azienda riconoscimenti come l'Eccellenza dell'Anno ai Le Fonti Awards 2024 (vedi foto). Algòmera punta all'innovazione continua, integrando AI e Machine Learning per offrire software su misura che aderiscono perfettamente ai modelli di business dei clienti.
Per scoprire di più: www.algomera.it
Contatta l'autore Algòmera
Per contattare l’autore scrivi a: info@algomera.it
LinkedIn: https://it.linkedin.com/company/algomera
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SICUREZZA SUL LAVORO: TROPPI MORTI! ACCADEMIA XFIRE OFFRE 100 CORSI PRO-BONO PER LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA.

Accademia XFIRE elargisce 100 corsi di formazione generale lavoratori oppure di aggiornamento specifico, obbligatori per tutti, per consentire di provare una formazione efficace, che ha lo scopo di sensibilizzare e non di sanzionare. I corsi sono pro-bono perché sono per il bene di tutti. La sicurezza sul lavoro riguarda la comunità intera, siamo tutti lavoratori con il diritto a salvaguardare la nostra salute sui luoghi di lavoro. La formazione per la sicurezza sul lavoro è spesso percepita solo come un adempimento, un obbligo, un costo per l’azienda e una perdita di tempo per il lavoratore. Ma quali sono i motivi di tanta disaffezione nei confronti di un tema così importante? E’ tutta colpa delle aziende? Accademia XFIRE è solita sottoporre ai discenti un test pre-corso sulle aspettative della formazione e, grazie ad un’esperienza decennale e ai tanti test raccolti, siamo in grado di capire che, per lavoratori e aziende, le tecniche tradizionali usate per la formazione sono desuete, inefficaci, talvolta addirittura favoriscono una reazione di rifiuto delle regole. I test somministrati al termine della formazione con Accademia XFIRE invece, danno risultati decisamente confortanti! I discenti sottolineano l’empatia cognitiva dei nostri docenti, l’utilità dei contenuti, lo stile di comunicazione fresco, nuovo, accattivante, gli strumenti tecnologici innovativi, uno su tutti i visori con la realtà virtuale. Di qui la decisione di far provare sul campo una formazione disruptive, che sovverte la vecchia comunicazione tradizionale e promuove l’ascolto attivo, incoraggia la partecipazione e la diversità di opinioni, con l’obiettivo di fare davvero cultura della sicurezza.

Marco Vacca, CEO di XFIRE, spiega così la sua posizione: “Quelli del marketing e i grandi marchi parlano di BRAND ACTIVISM - attivismo di impresa: dare voce al cambiamento facendosi promotori di una determinata causa di stampo sociale, ambientale, politico o economico. Io penso che l’attivismo si debba tradurre in azioni concrete ed è quello che voglio fare con Accademia XFIRE: erogare 100 corsi gratuiti validi ai fini della formazione obbligatoria, con certificato, per far provare a 100 lavoratori di 100 aziende diverse, la formazione XFIRE”.  

Ogni azienda interessata potrà contattare Accademia XFIRE e iscrivere gratuitamente un solo lavoratore a partire da Giugno e fino a Dicembre 2024, per un massimo di 100 posti disponibili. L’offerta è valida sia per il corso di formazione generale lavoratori, sia per l’aggiornamento della formazione specifica. Il programma completo del corso è disponibile alla pagina https://xfire.it/corso-formazione-lavoratori/ e sarà possibile seguirlo in presenza o in videoconferenza sincrona su piattaforma dedicata, come stabilito dalla normativa. Per i partecipanti in aula è incluso il coffee break, per tutti è incluso l’attestato valido ai fini della formazione obbligatoria.
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Progetti del Cuore e Fondazione Exodus insieme nel segno dell’integrazione

Lonato del Garda – Nella splendida cornice della sede della Fondazione Exodus di Don Mazzi a Lonato del Garda, si è svolta la cerimonia di inaugurazione di un nuovo Fiat Doblò, destinato ai ragazzi del progetto Exodus. L'evento ha visto la presenza di personalità illustri quali Don Antonio Mazzi, Presidente di Fondazione Exodus, Roberto Tardani, Sindaco di Lonato del Garda, Daniele Ragone, Amministratore Unico di Progetti del Cuore, nonché dei rappresentanti delle aziende locali che hanno contribuito all'iniziativa.

"Siamo profondamente onorati di consegnare questo nuovo mezzo di trasporto alla comunità Exodus, un simbolo tangibile della solidarietà e dell'impegno condiviso tra aziende locali e Progetti del Cuore. – dichiara Daniele Ragone - Grazie al contributo generoso di tutte le aziende sostenitrici, siamo ora in grado di fornire ai ragazzi di Exodus e agli educatori un servizio di mobilità gratuito, che contribuirà in modo significativo al benessere e allo sviluppo della comunità. Questo veicolo rappresenta non solo un mezzo di trasporto, ma un ponte verso opportunità educative, sportive e sociali. La mobilità inclusiva e l'accesso alle risorse sono fondamentali per consentire a ogni giovane di sviluppare appieno il proprio potenziale. Pensiamo che questa iniziativa rappresenti i valori alla base dell’impegno che Don Antonio Mazzi da decenni mette per raggiungere l’integrazione delle persone più deboli. Esprimiamo la nostra più sincera gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto, rafforzando il tessuto sociale e costruendo un futuro di speranza per i nostri giovani.  Insieme, dimostriamo che una comunità unita può davvero fare la differenza.

La Fondazione Exodus Onlus beneficerà ora di un veicolo senza costi aggiuntivi, rafforzando la sua missione quotidiana di supporto ai giovani. Questo strumento essenziale favorirà l'accesso ai servizi di mobilità indispensabili per assistenza sociale, cure mediche, istruzione, sport e attività ricreative, garantendo sostegno continuo ai ragazzi e agli educatori del programma.

Il sindaco di Lonato Roberto Tardani: "Sono felice di essere ospite della  Fondazione Exodus di Don Antonio Mazzi in occasione della consegna ufficiale dell'automezzo che è stato consegnato alla struttura dalla Fondazione Progetti del Cuore, grazie al supporto di tantissime realtà imprenditoriali del territorio, e che verrà utilizzato per lo svolgimento di tutte le attività dei ragazzi della comunità. È stato davvero un piacere poter condividere questo momento di vicinanza e solidarietà."

La cerimonia di inaugurazione è stata un momento di festa, con la presenza di Don Antonio Mazzi e degli instancabili volontari, educatori e giovani della sede di Exodus di Lonato, principali beneficiari di questo servizio, insieme ai titolari delle aziende che hanno supportato il progetto.
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“12 BUONI MOTIVI PER INVESTIRE IN ASSET DIGITALI” LA GUIDA DEFINITIVA PER LE CRIPTOVALUTE SPIEGATA DA CHI LE CONOSCE DAVVERO

Tutti ne parlano, ma non tutti hanno le giuste competenze per spiegare il mondo delle criptovalute e degli asset digitali. A farlo oggi in un libro che promette di essere una guida semplice e pratica per chi sceglie di investire in questo settore sono Daniele Bernardi, imprenditore seriale con una grande esperienza nello sviluppo di modelli matematici per semplificare i processi decisionali degli investitori e dei family office, e Damiano Bonazzi, una laurea in Economia in Bocconi, manager nei settori di Investimenti, Private Banking e Consulenza Finanziaria di banche italiane e internazionali, con il loro “12 buoni motivi per investire in Asset digitali” (Engage Editore. Bologna).

“Con l’aumentare delle incertezze e delle complessità legate all’andamento dei mercati finanziari, sia obbligazionari che azionari - spiegano gli autori - l’esigenza di diversificare le possibili fonti di rendimento all'interno di un portafoglio di investimento diventa sempre più stringente. Ma senza una buona dose di consapevolezza e conoscenza, muoversi in questo mondo potrebbe portare ad una perdita di capitale. Ecco perché abbiamo voluto scrivere questo libro, che ha l’obiettivo di rispondere al crescente bisogno di chiarimenti e spiegazioni che siano pratiche e trasparenti al tempo stesso. Un bisogno che non riguarda soltanto i non addetti ai lavori, ma anche consulenti finanziari e investitori che ad oggi hanno ancora molti dubbi a riguardo”.

In "12 Buoni Motivi Per Investire In Asset Digitali”, Beranrdi e Bonazzi spiegano, tra l’atro quali sono e come funzionano gli asset digitali presenti sul mercato finanziario oggi; quali sono le caratteristiche peculiari degli asset digitali; quali sono le differenze tra investimenti tradizionali e asset digitali; quali sono le principali buone ragioni (12) per inserire asset digitali in un tuo portafoglio di investimento e, ovviamente raccontano la storia di di Bitcoin, la criptovaluta più famosa e diffusa al mondo.
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Progetti del Cuore e LILT per la prevenzione del tumore al seno

A supportare la LILT– Lega Italiana Lotta ai Tumori durante la giornata di visite di prevenzione oncologica c'è stata la Fondazione Progetti del Cuore guidata da Daniele Ragone con i suoi ambulatori mobili attrezzati con mammografi e strumentazione di ultima generazione.

Le Unità Mobili sono state a Roma lunedì 22 aprile, in occasione della Giornata Nazionale della Salute della Donna, presso la Città del Cinema di Villa Borghese, dalle 9.30 alle 14.00, per ospitare e assistere con i suoi medici gli screening che sono stati effettuati dagli specialisti della LILT. 

Presente anche il Ministro Prof. Orazio Schillaci. «Il nostro Servizio Sanitario vanta numerose eccellenze. L'Italia ha un tasso di riduzione della mortalità per neoplasia della mammella superiore alla media europea: è un forte messaggio di fiducia da trasmettere a tutte le donne che stanno combattendo la malattia, così come dobbiamo cogliere ogni occasione, a partire dalla giornata di oggi, per ribadire l'importanza della prevenzione. Non dimentichiamo che siamo tra le popolazioni più longeve al mondo e che le donne vivono più a lungo degli uomini», ha sottolineato il ministro.

«I tumori rappresentano ancora una delle principali cause di sensibile incidenza e mortalità tra le donne, nonostante negli ultimi dieci anni si sia registrato una diminuzione della mortalità e un miglioramento della guaribilità. Le patologie oncologiche femminili, nonostante ciò, continuano a svilupparsi e a diffondersi, soprattutto il cancro al seno», ha dichiarato Francesco Schittulli, Presidente LILT. «In occasione della Giornata nazionale della Salute della Donna del 22 aprile, siamo tornati ancora una volta a porre l’attenzione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce» conclude.

Per la Fondazione Progetti del Cuore è intervenuto l’amministratore unico Daniele Ragone «Fondazione Progetti del Cuore riconosce l’importanza di questo evento nel sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la consapevolezza a tutela della salute della donna. È fondamentale garantire l’accesso a cure mediche di qualità, la prevenzione delle malattie e la promozione del benessere delle donne di tutte le età. Siamo onorati di poter sviluppare a livello nazionale insieme a LILT un programma di sensibilizzazione sulle tematiche di prevenzione oncologica e di poter offrire gratuitamente screening per le neoplasie».

Responsabile del coordinamento LILT per la Giornata Nazionale della Salute della Donna è stato il prof. Giorgio De Toma che sottolinea come «nella Giornata Mondiale della Donna risulta veramente appropriato il logo della LILT: prevenire è vivere. I lusinghieri risultati nella lotta ai tumori dipendono sì dai grandi progressi nel campo diagnostico e terapeutico e della ricerca scientifica, ma dipendono anche, in gran parte, dalla possibilità di fare diagnosi precoci che permettono di trattare la malattia nelle fasi iniziali. Spesso con la guarigione della paziente. Da qui nasce la necessità di coinvolgere le donne a sottoporsi a visite preventive e periodiche. A tal fine grande importanza rivestono i mezzi di comunicazione e di Giornate come questa del 22 Aprile, che, con l’ausilio delle Istituzioni e della parte sanitaria, sono di grande aiuto a pubblicizzare le campagne di screening e aiutare le donne a prendere coscienza del problema».
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Cos’è l’autismo spiegato da un bambino

Una giornata come le altre, a gennaio 2024, in una modesta scuola primaria del Villafranchese in provincia di Verona, e poche righe scritte di getto da un bambino di 8 anni . In quelle parole c’è tanta verità, impegno, consapevolezza su un tema complesso per cui oggi in tutto il mondo ci saranno luci blu accese e simboli di infinito arcobaleno.

La Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD dal nome inglese World Autism Awareness Day), istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, cade il 2 aprile ed è una giornata dedicata alla consapevolezza sull'autismo pensata per promuovere l'inclusione e la comprensione. Il giorno del 2 Aprile è stato pensato come un'opportunità per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di garantire alle persone autistiche una vita piena e soddisfacente e porre sotto l’attenzione di tutti il rispetto dei diritti delle persone nello spettro autistico.

Nelle Parole del piccolo Colin c’è una consapevolezza disarmante su un tema sociale e sanitario estremamente complesso, ma anche la denuncia che c’è ancora molto da fare sulla tanto proclamata inclusione.“Autismo. Questa è veramente difficile da spiegare perché è un tipo di personalità diversa da tutte e quindi non vogliono capirci.” Così inizia il testo di questo bambino che senza nessuna specifica consegna ha deciso di parlare di Autismo, scrivendo sul quel quaderno poche frasi profonde che molti adulti non sarebbero stati in grado elaborare. “Però voglio parlarne con chiunque che stia leggendo”.

Colin Selmo, 8 anni, sente la necessità di sensibilizzare su un tema così tanto caro a lui, a lui perché autistico, autistico come incredibilmente lo sono tutti i membri della sua famiglia: genitori, nonno, e fratelli. “Dunque Iniziamo dal principio, l’autismo non è una malattia (anche se quasi tutti dicono che lo è) ma è una difficoltà e le cose facili per voi sono difficili per noi (cioè gli autistici) come per esempio parlare (che è una cosa fondamentale) mangiare, bere, vestirci …”.  

Da queste parole traspare la difficoltà e la sofferenza provate nel trovare strategie funzionali che permettano a persone autistiche di avere le stesse performance dei neurotipici ed emerge la profonda fatica che intere famiglie provano nel vivere la quotidianità che altri danno per scontata. Il testo termina con una frase di profondo significato nella sua disarmante sincerità e fierezza “ed è così che sono fatto io”. Colin è un bambino cresciuto nella consapevolezza delle sue difficoltà e quelle dei suoi fratelli che, purtroppo, hanno maggiori compromissioni ,fino ad arrivare anche ad un concomitante lieve ritardo del fratello maggiore. Nonostante ciò, ogni giorno, i tre fratelli Colin, Liam (gemelli di oggi 9 anni) e Derek (di quasi 11 anni), si mettono in gioco affrontando le loro difficoltà e migliorandosi grazie a strategie pensate e rimodulate su ognuno grazie ai genitori, anch’essi diagnosticati nello spettro autistico.

Per questa famiglia, come centinaia di migliaia in tutto il mondo, la giornata del 2 Aprile sarà una tra tante vissute tra obiettivi, strategie, strumenti facilitanti, fatiche e speranze. Come ogni giorno loro e altri combatteranno per il diritto allo studio, al gioco, al lavoro, alla vita, spesso negati da una società omologante e superficiale dove basta accendere delle luci per pensare di aver fatto la differenza. Purtroppo invece ci vuole disciplina, costanza, impegno, determinazione che forse solo un bambino come Colin ed i suoi fratelli Liam e Derek possono insegnare a tutti noi. L’invito è dunque a non limitarsi ad accendere luci il 2 aprile ma cuori, anime e menti facendo la differenza con i fatti ogni giorno. Ce lo insegna Colin.
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“Il metodo DAJE”, il nuovo libro di Alfredo Zingariello che esplora l’essenza del web design e dello sviluppo web

“Il metodo DAJE” è il primo libro di Alfredo Zingariello, romano d’origine, fondatore di SitoFelice.it e sviluppatore di siti web, software gestionali, applicativi e campagne di web marketing, dopo anni di esperienza nel settore. Con questo libro, uscito a febbraio ed edito da Bookness, l’autore intende proporre un nuovo metodo, il metodo “DAJE”, per riuscire a sfruttare al massimo tutte le possibilità offerte dal web e costruire strategie efficaci.

Giocando sulla romanità del termine, “DAJE” non è altro che un acronimo formato dalle parole: Design, Agilità, Journey, Esperienza. Questi i pilatri che, secondo Alfredo Zingariello, devono guidare lo sviluppo di qualsiasi sito web. Fondamentale, quando si va ad implementare un sito, è prestare attenzione non solo all’aspetto e alle prestazioni, ma anche alla mappatura del percorso dell’utente in modo tale che il suo “viaggio” all’interno del sito sia il più soddisfacente possibile.

«Web design e sviluppo web, oltre ad essere competenze tecniche, sono strumenti capaci di riflettere l'identità e i valori di un individuo o di un'azienda. Ogni pixel, ogni linea di codice, e ogni scelta cromatica non sono dettagli, ma componenti di un racconto più ampio che parla direttamente all'utente» spiega l’autore.

«Il futuro del marketing non è la pubblicità di interruzione. Si tratta di costruire un rapporto con i clienti, di fornire loro informazioni pertinenti per aiutarli a risolvere i loro problemi, di essere utili ed essere davanti a loro quando sono pronti ad acquistare» conclude.

Un tassello importante è anche l’esperienza dello sviluppatore. Ciò che guida l’intero libro, ricco di riferimenti autobiografici, è proprio la vita e l’esperienza professionale di Alfredo Zingariello. Negli anni ha lavorato per importanti aziende come Fata Informatica e Gruppo Buffetti Spa e si è dedicato, grazie alle competenze acquisite, allo sviluppo di alcuni software, come qrMenu.Restaurant per la digitalizzazione dei menù dei ristoranti.

Il libro prosegue sfatando alcuni falsi miti sulla creazione dei siti internet, tra i quali “la presenza online si può relegare ai social”, “tutti possono fare un sito internet”, “il sito internet è solo un biglietto di visita”, e altri.

L’autore poi non si limita a spiegare alcuni concetti e dare dei consigli su come migliorare la propria presenza online, ma analizza le differenze tra il web di oggi e quello di un tempo, con anche uno sguardo al futuro, e si focalizza su alcuni casi studio. Uno di questi riguarda proprio qrMenu.Restaurant, applicativo sviluppato da Alfredo Zingariello durante la pandemia per permettere ai ristoranti di digitalizzare i propri menù, considerati i rischi di contagio da Coronavirus che vi erano una volta usciti dal lockdown.

«In un mondo in continua evoluzione come quello del web, essere un 'buon tuttologo' non basta. È necessaria una profonda comprensione di sé, del proprio marchio e del proprio pubblico per creare qualcosa di veramente unico» dichiara l’autore.

“Il metodo DAJE” si rivolge principalmente a liberi professionisti, imprenditori e piccole e medie imprese, che intendono sfruttare il digitale per incrementare il loro business e migliorare i processi aziendali.

Il libro è già disponibile per l’acquisto online, su Amazon, ed è ordinabile in libreria.

 

 

Alfredo Zingariello

Alfredo Zingariello, classe 1977, vive la sua passione per l’informatica da quando aveva 15 anni. Dopo il liceo scientifico e il servizio militare, ha lavorato presso Fata Informatica, contribuendo a significativi progetti. Successivamente, ha lavorato in Gruppo Buffetti Spa, lasciando un segno nella storia aziendale. Nel 2008 ha fondato Kosmous Srl, specializzata in sviluppo informatico. Nel 2011, ha avviato SitoFelice.it, una web agency low cost, sviluppando oltre 1.000 siti web e offrendo servizi in vari paesi. Si occupa oggi anche di consulenza e di formazione, tenendo spesso corsi e seminari.

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Hackerato il profilo Facebook del cantautore Giampietro Melis, in arte Furia in Melis. Ora offline tutti i suoi profili

Già nel 2021 i dati personali di oltre 500 milioni di utenti Facebook erano stati rubati e pubblicati in vari forum di hacking, e l’Italia era stato uno dei paesi maggiormente colpiti. Gli episodi di hackeraggio e di violazione dei profili social continuano ad essere all’ordine del giorno.

Giampietro Melis, in arte Furia in Melis, cantautore piacentino di origini sarde che forma un duo con la moglie, Gioia Furia, è stato derubato del suo account Facebook il 26 gennaio scorso. In contemporanea gli hacker hanno tentato di violare anche i profili ad esso collegati, Instagram e Netflix, che sono stati però subito recuperati. Alcuni giorni dopo il cantante ha sporto denuncia verso ignoti presso la Polizia Postale di Piacenza, il cui verbale è stato poi ratificato dai carabinieri di Castel San Giovanni (PC).

Entrambi i profili, Facebook e Instagram, erano certificati da spunta blu, simbolo che ne assicura l’autenticità. Il profilo Facebook ad oggi risulta compromesso e non è più visibile, come se fosse stato cancellato o mai esistito. L’artista è attualmente in contatto con l’assistenza di Facebook per provare a recuperarlo.

«Nel 2024 la sicurezza digitale e la privacy delle persone, non solo degli artisti, dovrebbe essere maggiormente tutelata» afferma Giampietro Melis, «considerata l’essenzialità di queste piattaforme in numerosi ambiti, soprattutto nel mondo dello spettacolo e dell’arte» continua.

«Affidiamo le nostre vite, la nostra privacy, i nostri contatti e i nostri ricordi a queste piattaforme che in un attimo possono sparire e cancellare anni di duro lavoro, di ricordi, di affetti; occorre pertanto intensificare la sicurezza a garanzia degli utenti» conclude il cantautore.

Giampietro Melis aveva già subito attacchi sui social network in passato, soprattutto nel 2021 a seguito dell’uscita del singolo “Astrazeneca”, ma non di questa entità.

Per proteggere la propria privacy e quella dei suoi follower, nonché per evitare ulteriori danni derivanti dalla perdita di materiale o dall’utilizzo della sua immagine, l’artista ha messo temporaneamente offline tutta la struttura informatica utilizzata per la comunicazione, Instagram, TikTok e il sito Musicasposi.it; l’unico account ancora attivo è quello YouTube.

Il duo Furia in Melis era impegnato nella promozione del progetto “The World of Dream Dust Festival”, dall’omonimo libro di Giampietro Melis “The World of Dream Dust” pubblicato nel 2023 e presentato nello stesso anno a Casa Sanremo durante il festival. Il nascente festival vedrà la partecipazione del giornalista e critico musicale Dario Salvatori in qualità di supervisore artistico, nonché presidente di giuria della sezione musica e testimonial dell’evento.

Quest’anno il cantante avrebbe dovuto partecipare nuovamente a Casa Sanremo per definire le ultime collaborazioni e raccogliere i nominativi di alcuni artisti da inserire nel progetto “The World of Dream Dust Festival”. Tuttavia, in seguito al furto dell’account Facebook e alla messa offline di tutta la struttura social per motivi di sicurezza, non potrà parteciparvi e anche la produzione del festival è rimandata a data da destinarsi.

Il duo è conosciuto per aver pubblicato brani inerenti tematiche sociali importanti, come ad esempio “Astrazeneca”, brano reggaeton che nel 2021 ha avuto un grande successo soprattutto su Facebook (con oltre 1 milione di visualizzazioni raggiunte in meno di un mese), e “Un Natale per ricominciare” che sottolinea l’importanza di salvaguardare il nostro pianeta.

 

Furia in Melis

Furia in Melis è un duo artistico composto da Gioia Furia e Giampietro Melis. Giampietro è nato a Castel San Giovanni nel 1982. Cresciuto in una famiglia dalle forti radici musicali (il nonno Agostino Falchi è un cantadore molto conosciuto e stimato in Sardegna) comincia a cantare sin da bambino. A 18 anni, dopo aver conosciuto Giuliano “Selva” Ponzuoli fonda la Petermusic Scb e cura il festival “Quella Bandiera Gialla”, patrocinato artisticamente da Gianni Pettenati. Nel 2018 conosce Gioia Furia, sua moglie, compagna artistica e di vita, con cui crea il duo Furia in Melis, progetto che li vede cantare sia in coppia che come solisti. Nasce così nel 2019 il brano “L’immigrato se ne infischia”, nel 2021 “Astrazeneca”, nel 2022 “Neutrale” e “Un Natale per ricominciare”. Nel 2023 viene pubblicato il primo libro di Giampietro Melis dal titolo “The World of Dream Dust” che dà il via all’omonimo progetto “The World of Dream Dust Festival” che vedrà la partecipazione di Dario Salvatori.

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Caffè Al Bicerin: in arrivo un’Epifania d’eccezione

E’ in arrivo un’Epifania d’eccezione al Caffè Al Bicerin che, proseguendo una vecchia tradizione a chiusura delle festività natalizie, sabato 6 gennaio 2024, a partire dalle ore 15.00, offrirà alla cittadinanza un gianduiotto gigante da 5 chili. Saranno anche presenti le maschere Gianduja e Giacometta della Famija Turinèisa.  

Un’iniziativa che chiude simbolicamente i festeggiamenti, svoltisi negli ultimi mesi del 2023, per i 260 anni di attività. Un traguardo straordinario per il locale, affacciato su Piazza della Consolata, di fronte al Santuario, che conserva intatto il suo fascino con un’atmosfera ed un’accoglienza tipica delle cioccolaterie ottocentesche. La storica bevanda torinese, composta da cioccolata, caffè e crema di latte, è nata proprio in questo caffè che, da allora, ne porta il nome e ne conserva gelosamente la ricetta originale, tramandata di generazione in generazione in grande riservatezza.  

Al Bicerin nella sua lunga storia è stato punto di riferimento di grandi personalità: da Cavour a Soldati, da Pina Bausch a Susan Sarandon, da Merz alla Famiglia Agnelli, senza dimenticare la regina Maria Josè e Umberto II, solo per citarne alcuni. Il famoso locale è stato trasformato spesso in set cinematografico per molte produzioni nazionali e internazionali ed è stato protagonista di un’importante pagina della narrativa italiana. Il grande semiologo e scrittore Umberto Eco ha ambientato alcune pagine del famoso romanzo “Il Cimitero di Praga” proprio al Bicerin.  

Un mondo intatto, preservato con grande cura grazie a Maritè Costa, prematuramente scomparsa nel 2015, che ha sviluppato un minuzioso lavoro di archeologia del cioccolato avviando anche un’importante opera di restauro delle strutture e degli arredi originali. Da sempre in mani femminili, oggi il Caffè Al Bicerin è gestito, nel segno della continuità, dalla famiglia di Maritè Costa che, in quasi mezzo secolo di gestione, si è impegnata perché il suo valore venisse riconosciuto a livello nazionale e internazionale.  

Anche per il 2024 la Guida dei Bar d'Italia del Gambero Rosso ha attribuito al Caffè il prestigioso punteggio di "3 tazzine e 2 chicchi". Questo prestigioso riconoscimento è l’ultimo di una lunga serie di premi come il Diploma d’onore dei Caffè Storici Europei del 2004, il premio del Gambero Rosso che nella prima edizione della Guida ai Bar, nominò nel 2001 il Caffè Al Bicerin come Miglior bar d’Italia del 2000 e il più recente Premio Bogianen, il riconoscimento con cui il centro congressi della Camera di Commercio "Torino incontra" premia i piemontesi che più si sono distinti nella vita o nella carriera, attribuito a Maritè Costa nel 2013.  

Al Bicerin oltre alla cioccolata in tutte le sue declinazioni (bicerin, cioccolata in tazza, giandujotti, cioccolatini, tavolette, toast al cioccolato, crema gianduja, etc.) ci si può perdere tra tre tipi di zabaione, torte tradizionali, la Torta Bicerin e molte altre prelibatezze. Un patrimonio di gusto e arte cioccolatiera tramandata nel rispetto della tradizione ma con un occhio attento all’innovazione. I prodotti dello storico caffè, infatti, sono disponibili anche nel negozio online; un ricco catalogo permette di acquistare le pregiate cioccolate insieme ad una selezione di prodotti tipici piemontesi di qualità.  

Il Caffè Al Bicerin è membro di prestigiose Associazioni nazionali e internazionali come l’Associazione dei Locali Storici d’Italia (www.localistorici.it) e Association des Cafés Historiques et Patrimoniaux d’Europe ed è presente nelle guide più autorevoli.  

Caffè Al Bicerin
Piazza della Consolata, 5 Torino
www.bicerin.it
Tel +39 011 4369325
bicerin@bicerin.it  
Ufficio stampa: bicerin@bicerin.it  

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Caffè Al Bicerin: da 260 anni nel cuore di Torino   Una lunga storia che prende il via nel 1763, quando l’acquacedratario Giuseppe Dentis aprì la sua piccola bottega nell’edificio di fronte all’ingresso del Santuario della Consolata. Il locale all’epoca era arredato semplicemente, con tavole e panche di legno. Nel 1856, su progetto dell’architetto Carlo Promis, venne edificato l’attuale palazzo e, in questa sede, il caffè assunse l’elegante forma ancora intatta. La particolare posizione di fronte al Santuario della Consolata lo rendeva meta preferita delle signore alimentata anche dalla conduzione femminile.   Questa caratteristica diede al Caffè un’impronta di garbo e delicatezza che ancora oggi si è mantenuta e che si desidera preservare. Dal 1910 al 1975 il locale è stato gestito dalla signora Ida Cavalli, con l’aiuto della sorella e della figlia Olga, nelle cui mani passò quando la madre si ritirò. Le signore Cavalli sono state molto amate e conosciute da tutta la città: più padrone di casa che ostesse, amorevolmente accudivano tutti gli intellettuali squattrinati che nel Caffè Al Bicerin cercavano riparo dai rigori del freddo.   Nel 1983 Maritè Costa ha raccolto l’eredità delle signore Cavalli portando il locale al livello di notorietà internazionale che oggi lo caratterizza. Mancata nel 2015, la gestione della famiglia prosegue, orgogliosamente nel solco della tradizione, con la preziosa collaborazione delle signore che da anni lavorano al caffè.