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Costi certi, tempi ottimizzati, maggiore efficienza: la soluzione per commercialisti e consulenti del lavoro è ST Outsourcing

I commercialisti e gli studi professionali che si affidano a ST Outsourcing lo fanno per tre motivi: la preventivazione del costo di servizi, per evitare spese straordinarie e impreviste, l’abbattimento dei tempi di gestione e della riduzione delle attività a scarso valore aggiunto, l’ottimizzazione dei processi lavorativi che favorisce un aumento della qualità generale del lavoro.

I servizi erogati da ST Outsourcing sono relativi alla contabilità – dall’elaborazione dei documenti alla gestione di cespiti e versamenti, sino alle verifiche infrannuali –, alle paghe e amministrazione del personale, pratiche amministrative e servizi telematici presso Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL, CCIAA e altri Enti. ST Outsourcing mette a disposizione una Suite Cliente affinché i clienti possano monitorare lo stato avanzamento lavori.

ST Outsourcing è parte integrante, insieme a ST Consulting e ST Upgrade, del gruppo ST Corporate: tre divisioni che agiscono in sinergia per promuovere la crescita grazie alla somma delle rispettive competenze, allo scambio di idee e alla condivisione delle prospettive.

“Con ST Outsourcing vogliamo perseguire l’obiettivo di dare un supporto concreto e realmente risolutivo a tutti i professionisti che desiderano esternalizzare l’elaborazione delle buste paga e tanti altri servizi. Per far cogliere tutte le potenzialità di questi servizi, abbiamo messo a disposizione di tutti i professionisti interessati una demo gratuita, prenotabile in pochi minuti attraverso il nostro portale”, dichiara il ragionier Savino Villani, fondatore e CEO di ST Corporate.
Economia e finanza Politica Scienza e tecnologia Startup e innovazione

Convegno “Pensiero tecnico e capitalismo. Riflessioni sull’evoluzione di una relazione complicata”. Città del Vaticano, 28 settembre 2023

Il mondo avanti a noi si trasforma sempre rapidamente e profondamente, plasmato dalla relazione tra tecnica, capitalismo e tecnologia. In particolare, da come tecnica – intesa come pensiero tecnico – e capitalismo si interpretano reciprocamente: come l’una determina l’altro e viceversa. 

L’impressione è che l’evolversi di questa relazione abbia condotto alla mutazione del rapporto gerarchico fondante lo sviluppo dell’umanità, trasformando l’ordine ‘uomo – tecnica – natura’ in ‘tecnica – uomo – natura’. Innescando di conseguenza un progressivo decadimento civile dell’economia di mercato e dell’uomo e un aumento delle disuguaglianze. Tutto ciò, paradossalmente, nonostante gli incredibili progressi e risultati conseguiti dalla scienza e dalla tecnologia.
Pensare di riequilibrare questi rapporti e relazioni agendo esclusivamente sul fattore ‘tecnologia’, regolandola con codici etici, vincoli etc., è realistico? Se fosse necessario cambiare prospettiva per riconcepire a monte il rapporto tra tecnica e capitalismo? Se invece di inseguire la tecnologia per regolamentarla, l’uomo se ne servisse per retroagire sulla tecnica e di conseguenza sulle distorsioni del capitalismo? Con l’obiettivo di avviare la costruzione dal basso di una società in cui la ricchezza sia prodotta e redistribuita con maggiore giustizia.

Intelligenza artificiale integrata con la tecnologia dei registri bloccati, i software blockchain; quindi contratti intelligenti e oracoli, guidati dal pensiero umano potrebbero indirizzare il capitalismo verso una nuova economia civile e ambientale, nel senso continuamente ribadito da Papa Francesco?

Questi i quesiti e i temi affrontati durante i lavori del convegno moderato dal direttore de La Stampa Massimo Giannini.

«Il nostro futuro è una gara tra il potere crescente della nostra tecnologia e la saggezza con cui la utilizziamo. Facciamo in modo che vinca la saggezza» (Stephen Hawking, 2018, cit.). 

Vedi su Youtube la registrazione del Convegno

Accedi all'archivio del convegno per scaricare le relazioni e le fotografie dell'evento

Di seguito l'elenco dei relatori protagonisti del dibattito, in ordine di intervento:

Vittorio Emanuele Falsitta
Direttore Scientifico del Centro di Ricerca sulla Fiscalità Etica nell’Università Europea di Roma, ove già Straordinario di Diritto Tributario, con la relazione
Sulla tecnologia che concepisce il capitalismo 
Ovvero,
Sopra il pensiero dell’uomo che pensa il pensiero tecnico 

Ernesto Maria Ruffini
Direttore dell’Agenzia delle Entrate, con la relazione
Intelligenza umana della macchina, intelligenza artificiale dell’uomo?

Stefano Zamagni
Professore Ordinario di Economia Politica nell’Università di Bologna, già Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, con la relazione
Perché la trasformazione digitale in atto è sfuggita di mano alla logica capitalistica?
Quali rimedi alla odierna crisi di pensiero?

Riccardo Pozzo
Professore Ordinario di Storia della filosofia nell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, con la relazione
Infrastrutture e servizi sociali 
La dimensione sociale dell’innovazione

I lavori del Convegno sono stati aperti con lettura di un messaggio di saluto di S.E. Card. Matteo Maria Zuppi (Presidente della Conferenza Episcopale Italiana) e dai saluti in presenza di Miguel Gotor (Assessore alla Cultura di Roma Capitale), P. Amador Barrajón Munoz, L.C. (Magnifico Rettore dell’Università Europea di Roma), Enrico Gherlone (Magnifico Rettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele).

Per maggiori informazioni scrivere a crfe@unier.it 

Comunicato stampa pubblicato dal Centro di Ricerca sulla Fiscalità Etica presso l'Università Europea di Roma
Economia e finanza Food

CASEIFICIO LONGO TORNA ON AIR CON UN NUOVO SPOT DEDICATO AL TOMINO DEL BOSCAIOLO®. FIRMA PRINCIPI ADV.

La nuova campagna del caseificio piemontese presenta le diverse esperienze di gusto e sapore, a seconda della personalità del cliente e la esplode attraverso l’idea che il tuo gusto e il tuo stile fanno il tuo tomino. Perché il tomino è buono per tutti, ma prende la forma del tuo carattere, lascia libertà di interpretazione, ti racconta. Questo tipo di comunicazione viaggia per l’Italia attraverso la televisione, ma nel mondo lo fa attraverso i canali social del Caseificio Longo, dove sotto al claim “Il tomino sei tu” vengono portate alla conoscenza del pubblico tutte le personalità che può avere un prodotto che unisce e mette tutti d’accordo. Lo spot si inserisce quindi in una strategia di comunicazione multicanale, dove si racconta il modo in cui dodici soggetti differenti si rapportano con il prodotto, che diventa il loro vero punto in comune. Lo chef, la gamer e l’aperitivista sono alcuni dei personaggi che trasformano il Tomino del Boscaiolo® e lo adattano alle loro personalità attraverso dodici video-ricette dallo stile inconfondibile. La creatività della campagna restituisce l’importanza che il tomino ha per l’azienda e per il suo pubblico.

Importanza che Principi ADV, attraverso il CEO e founder Massimo Principi, esprime così: “C’è un’affinità - nemmeno troppo sottile - tra il prodotto in questione e la partnership stretta con il Caseificio Longo. Perché anche noi, proprio come il brand fa con il suo Tomino del Boscaiolo®, cerchiamo ogni anno il modo giusto per esaltarne il sapore, costruendo una strategia efficace che faccia da trampolino per crescere insieme e raggiungere il next level”.

Per perseguire questo importante obiettivo, come ha dichiarato Ivano Viotto, Chief Vision Officer della PrincipiADV: "è sempre più importante saper fare squadra con tutti i soggetti coinvolti nei progetti' - all'interno dell'agenzia - per contaminarsi a vicenda e accrescere il know-how di gruppo; con il cliente, fondamentale durante l'intenso lavoro fatto di continui momenti di confronto; con partner affidabili e competenti a cui affidarsi."

Proprio per questo Principi ADV ha coinvolto Smart Factory, la casa di produzione torinese che si è occupata di realizzare lo spot. La scelta, avvenuta dopo un’accurata ricerca, è stata immediatamente ripagata dalla professionalità ed energia messa a disposizione del progetto. Questo rapporto di fiducia che si crea tra persone accomunate dalla stessa filosofia, è fondamentale per l’agenzia torinese, in quanto Together Next Level non è solo un payoff, ma è l’approccio ad ogni progetto per generare valore aggiunto attraverso la condivisione d’intenti.

CHI HA LAVORATO ALLA NUOVA CAMPAGNA. I CREDITS  

Agenzia Creativa: Principi ADV
Marco Anello: Copy Strategist
Sergio Gambatesa: Creative Director  
Casa di Produzione: SMART FACTORY
Andrea Vernali: Director
Stefania Bindolo: Producer
Alessandro Dominici: DOP
Erika Maggiora: Food Stylist
Economia e finanza Eventi e spettacolo Natura e ambiente

A Garda soffia il vento della sostenibilità: terza edizione della Regata BTS Green Cup

Affi (Verona) – Dopo il successo delle precedenti edizioni, torna BTS Green Cup, la competizione velica organizzata da BTS Biogas, leader tecnologico nello sviluppo, costruzione e manutenzione di impianti biogas e biometano, in collaborazione con la Lega Navale Italiana sezione di Garda. Sabato 21ottobre la splendida baia di Garda farà da cornice all’iniziativa, patrocinata dal Comune di Garda e dall’Associazione Plastic Free.

Il bisogno di sensibilizzare la società sui temi dello sviluppo sostenibile e della riduzione delle emissioni di gas serra è più che mai attuale. BTS Biogas e la Lega Navale di Garda lo fanno insieme attraverso lo sport, promuovendo una giornata all’insegna del movimento a zero emissioni.

La mattina del 21 ottobre, monotipi e imbarcazioni da crociera e da diporto saranno protagonisti della regata di 12 miglia nautiche che vedrà gli equipaggi affrontarsi in una stimolante sfida per aggiudicarsi il terzo trofeo dedicato alla sostenibilità ambientale. In concomitanza partirà anche una veleggiata, che dovrà coprire una distanza ridotta di 5 miglia nautiche, dedicata alle vele bianche, ovvero a randa e fiocco tipiche delle abituali navigazioni diportistiche, per favorire l’accesso alla competizione anche ad equipaggi formati da famiglie e appassionati. La BTS Green Cup sarà coordinata da giudici certificati della Federazione Italiana Vela.

Anche quest’anno Plastic Free, associazione impegnata nella sensibilizzazione sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica, sarà al fianco di BTS Biogas e della Lega Navale di Garda, per portare il messaggio della sostenibilità anche a chi non sale a bordo. Il giorno della manifestazione la Onlus organizzerà una passeggiata ecologica di clean up, ovvero di pulizia dalla plastica, dedicata alle famiglie con bambini e a tutti gli amanti della natura, che potranno condividere una divertente esperienza che punta a valorizzare e proteggere l’ambiente.

"Annunciamo la terza edizione della BTS Green Cup a Garda con l’orgoglio di chi l’ha vista nascere e crescere. Una competizione entusiasmante, frutto dell’incontro con la Lega Navale sul valore condiviso della sostenibilità. Oggi più che mai è fondamentale coinvolgere e stimolare le persone ad essere parte della soluzione, con le proprie scelte e i propri comportamenti: la Green Cup vuole incoraggiare una riflessione proprio su questo - ha dichiarato Franco Lusuriello, CEO di BTS BiogasLo sviluppo sostenibile è anche alla base del nostro business. Gli impianti di biogas, infatti, trasformano gli scarti in preziose risorse, generando nel contempo energia rinnovabile e sostenibile. Attraverso gli impianti di biogas che costruiamo in tutto il mondo, contribuiamo alla riduzione delle emissioni di gas serra supportando la comunità nella transizione energetica.”

“La seconda edizione della BTS Green Cup è stata un successo  con un maggior numero di barche partecipanti rispetto alla prima edizione - ha dichiarato Giorgio Castellani, Presidente della Lega Navale Italiana sezione di Garda - e grazie al continuo sostegno di BTS Biogas, con questa terza edizione possiamo continuare il percorso che si propone di coinvolgere un numero crescente di sportivi giovani ed adulti, di istituzioni, aziende e associazioni per contribuire alla diffusione della cultura della tutela dell'ambiente marino e delle acque interne, valore che è tra gli scopi statutari della Lega Navale Italiana e regola inserita dalla FIV (Federazione Italiana Vela) nei Bandi di Regata”.


“L’amministrazione del Comune di Garda è orgogliosa di ospitare, anche quest’anno, nello spazio acqueo della città la terza edizione della BTS Green Cup. - ha dichiarato Giovanna Rizzi, Assessore Turismo e Manifestazioni del Comune di Garda - L’evento, organizzato da BTS Biogas e dalla Lega Navale Italiana sezione di Garda, non ha una valenza solo sportiva, ma vuole lanciare una serie di messaggi importanti che mirano ad accrescere la sensibilità delle persone per la salvaguardia dell’ambiente”.

“Ancora una volta scendiamo in campo in occasione di questo importante evento, - ha dichiarato Giovanna Leardini di Plastic Free – appoggiandone volentieri la missione di sostenibilità. Plastic Free sensibilizza sulla pericolosità della plastica dispersa in natura e lo fa con tanti progetti dedicati e strutturando sinergie di collaborazione con cittadini, enti, scuole, aziende e mondo dello sport e dell'arte. Come avvenuto nelle edizioni precedenti saremo presenti con un punto informativo e ci attiveremo con una passeggiata ecologica aperta a tutti, per infondere un messaggio concreto di speranza e di rispetto del pianeta e del territorio.”

La BTS Green Cup è sostenuta da eccellenze italiane come: Bottoli, BWT, Cembre, Future Live, Pastificio Mozzo, POG (Produttori Olivicoli Gardesani), Riseria La Pila, San Martino, San Nicolò e Tonno Coalma.

Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://bts-biogas.com/events/bts-green-cup-2023/

BTS Biogas
Con oltre 25 anni di esperienza e 250 impianti costruiti nel mondo, BTS Biogas è leader tecnologico a livello internazionale nel campo della digestione anaerobica. L’azienda si occupa di sviluppo, ingegneria, costruzione e manutenzione di impianti di biogas e biometano in Europa, America ed est asiatico. Tramite il recupero di materiali organici di scarto provenienti da aziende agricole, agroalimentari ed enti locali, gli impianti BTS producono biogas e biometano, energia rinnovabile e sostenibile, oltre ad ammendanti del suolo e fertilizzanti organici. Gli impianti di digestione anaerobica contribuiscono alla riduzione delle emissioni in atmosfera di gas serra, dando impulso alla transizione energetica e concreta realizzazione a progetti di economia circolare.
Economia e finanza

DA GIUGLIANO A FRANCOFORTE: FRANCESCO DI ROSA E IL SUO LIBRO “CERVELLO IN MOTO PERPETUO” SFONDANO I CONFINI NAZIONALI​

Francoforte, Germania - Francesco Di Rosa, l'imprenditore di Giugliano in Campania autore del libro di successo "Cervello in Moto Perpetuo," è stato recentemente invitato a partecipare alla prestigiosa Fiera del Libro di Francoforte, in programma dal 18 ottobre. Questo invito rappresenta un traguardo straordinario nella carriera di Di Rosa, il cui percorso imprenditoriale è cresciuto da un piccolo laboratorio familiare a una realtà aziendale con oltre 35 collaboratori, 2 laboratori di produzione, 2 punti vendita e nuovi ambiziosi progetti di espansione nel mercato EMEA.

 L'invito a Francoforte è un ulteriore riconoscimento per Di Rosa, un momento di soddisfazione personale e una conferma del valore delle sue esperienze e delle sue parole. La Fiera del libro di Francoforte è è uno dei più grandi eventi sul calendario dell'editoria. Attrae 300.000 persone ogni anno.

 Ma cosa è "Cervello in Moto Perpetuo"? Si tratta dell’autobiografia di un imprenditore artigiano che, con caparbietà e passione, ha portato la pasticceria di famiglia a diventare un vero brand di successo. Il libro si configura come un "manuale" ricco di suggerimenti e spunti per intraprendere la strada del successo senza mai dimenticare le origini e la sapienza artigianale.

"Cervello in Moto Perpetuo" è diventato un bestseller grazie alla sua ispirazione e alle profonde riflessioni di Di Rosa sulla gestione e il passaggio generazionale della sua attività di famiglia. Nel libro, l'autore esplora le sfide, successi ma anche le difficoltà che ha affrontato durante questo processo, offrendo preziose lezioni su come affrontare le sfide imprenditoriali e preservare il patrimonio che la famiglia gli ha trasmesso.

La storia di Francesco Di Rosa è una di determinazione, perseveranza e dedizione alla sua attività. Il passaggio generazionale non è stato privo di ostacoli, ma Di Rosa li ha affrontati con determinazione, imparando dalle esperienze passate e adattandosi ai cambiamenti del mercato.

I lettori di "Cervello in Moto Perpetuo" hanno elogiato la sua onestà e la sua capacità di condividere le lezioni apprese durante il suo percorso imprenditoriale.

 Francesco Di Rosa ha attribuito gran parte del suo successo alla comunità di sostenitori che lo ha accompagnato nel suo percorso. 

 Il suo viaggio da imprenditore a autore di successo è un esempio tangibile di come la passione, la dedizione e la resilienza possano trasformare i sogni in realtà.

 I lettori possono aspettarsi un evento emozionante e stimolante a Francoforte, dove Francesco Di Rosa condividerà la sua esperienza e le lezioni apprese nel suo straordinario viaggio imprenditoriale. La sua partecipazione alla Fiera del Libro di Francoforte rappresenta un'opportunità unica per tutti coloro che desiderano trarre ispirazione dalle storie di successo e comprendere l'importanza di condividere le proprie esperienze per influenzare positivamente gli altri.

Economia e finanza Food

Eismann annuncia il nuovo CEO Italia

Sona (VR), Settembre 2023 - Dopo 23 anni di dedizione e leadership straordinaria, Giovanni Paolino lascia la carica di CEO, ma continuerà a contribuire al futuro dell'azienda come membro del consiglio d'amministrazione. L'avvicendamento è stato pianificato in modo strategico e concordato con la direzione aziendale per garantire una transizione fluida e per consentire a Eismann di continuare il suo percorso di successo. Il nuovo CEO di Eismann Italia è Antonello Badanesi, un manager di grande esperienza e competenza che è entrato a far parte dell’azienda a marzo 2022 con la carica di Chief Operating Officer. La sua nomina come CEO è entrata in vigore a partire da settembre 2023.
 
Durante i suoi 23 anni di guida come CEO di Eismann, Giovanni Paolino ha ottenuto risultati straordinari, consolidando la posizione di Eismann come leader del settore alimentare. Paolino ha svolto un ruolo fondamentale nell'orientare Eismann verso un futuro di crescita e prosperità. Inoltre, ha guidato con successo il percorso di inserimento di Antonello Badanesi in Eismann, preparando il terreno per una transizione fluida. Leonardo Quaglia, Presidente del Consiglio di Amministrazione: "Il suo contributo è stato straordinario e continuerà a essere prezioso in qualità di amministratore e membro del consiglio d'amministrazione. Eismann riconosce e ringrazia Giovanni Paolino per il suo impegno instancabile e il suo straordinario operato."  

Antonello Badanesi, 52 anni, è originario di Foggia ma da molti anni trapiantato a Milano. È sposato e padre di due figli di 12 e 10 anni. Il suo background professionale è ampio e con una solida formazione accademica che include un Master in Business & Administration. Badanesi ha una lunga e variegata carriera nel mondo del business, con esperienze significative in ruoli di Amministratore Delegato e Direttore Generale. La sua expertise abbraccia diverse aree, dalle competenze di general management al marketing, dalle vendite alle operations aziendali. Inoltre, la sua esperienza internazionale lo ha portato a gestire business in diversi paesi, tra cui la Spagna, il Portogallo, la Svizzera, oltre naturalmente all'Italia. Ha ricoperto ruoli di leadership e con responsabilità sempre crescenti in diverse aziende multinazionali di prestigio, tra cui Maria Galland Paris, LR Health & Beauty, Revlon, Henkel e L'Oréal Paris.  

Questo passaggio di consegne è un esempio della dedizione di Eismann a garantire una leadership forte e una strategia di crescita continua nel settore dei prodotti alimentari surgelati.
Economia e finanza Food Natura e ambiente

Rapporto OPINIONWAY-SMARTWAY sullo spreco alimentare. Nel 2022 in Italia cestinati 595,3 grammi di cibo a persona a settimana: i 18/24enni sono i campioni dello spreco

Un terzo del cibo prodotto sul pianeta viene buttato via senza essere consumato. In Italia, il 2022 è stato l’anno all’insegna dello spreco alimentare (fonte: rapporto 2021-2022 di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability), con circa 595,3 grammi di cibo buttati a persona a settimana, il 15% in più rispetto al 2021, dovuto principalmente alla ripresa della vita sociale dopo il periodo di convivenza con il virus. Smartway, che supporta i distributori nella lotta contro lo spreco alimentare, e l'istituto OpinionWay hanno interrogato il popolo italiano per la prima volta per decifrare i comportamenti e capire meglio le loro abitudini in termini di consumo e di spreco alimentare.  Indubbiamente, i risultati sottolineano una grande attenzione da parte degli italiani agli sprechi alimentari. L’inflazione attuale si collega anche ai risultati mettendo in avanti una richiesta ben chiara da parte del popolo italiano, che richiede fortemente maggiori sconti sui prodotti con una data di scadenza vicina. Tuttavia, questo studio mina un’idea generalmente accettata: i giovani, spesso considerati sensibili e portabandiera delle tematiche ambientali, alla fine si rivelano meno preoccupati e più dispendiosi, buttando via molto più cibo degli anziani. Si evidenzia una popolazione giovane meno provvedente e meno organizzata, rispetto ai senior, che butta via molto cibo in relazione a una data di scadenza vicina o passata. Eppure, lo studio mette in risalto che i giovani sono consapevoli di poter migliorare e chiedono maggiori informazioni sui passi da fare per ridurre gli sprechi.

LO SPRECO ALIMENTARE: UN TEMA CHE INTERESSA TUTTI GLI ITALIANI
Il 97% degli italiani dichiara prestare attenzione agli sprechi alimentari, di cui il 62% molta attenzione.

I GIOVANI SPRECANO DI PIÙ E PIÙ SPESSO
Tra i 18/24 anni si butta fino a 4 volte di più rispetto ai 65enni e oltre. Per esempio, il 47% tra i 18-24 anni butta la frutta almeno una volta al mese, contro il 22% per i 65enni e oltre. Il ratio è ancora più forte per i prodotti secchi, il 33% contro l’8% o per i latticini (42% vs 11%). Il 75% dei 18-24 anni butta almeno 1 prodotto ogni mese contro il 41% dei 65enni e oltre, allo stesso modo, tra i 65enni sono il 14% a buttare almeno 5 prodotti ogni mese contro il 38% per i più giovani. I maschi hanno una frequenza degli sprechi più alta delle donne, il 38% dei maschi butta più frequentemente il pane rispetto al 24% delle donne

FRUTTA E VERDURA: I CIBI PIÙ SPRECATI
  
Il 59% butta almeno un tipo di prodotto ogni mese, principalmente la frutta (37%), la verdura (37%), piatti avanzati (32%). 1 italiano su 10 dichiara di non buttare mai i prodotti (9%). I senior sono il doppio ad affermare la stessa cosa (17%). Il 46% butta un prodotto perché ha un cattivo odore o aspetto, il 33% per la data di scadenza ed il 31% perché il prodotto è rovinato e non ispira fiducia.

LA DATA DI SCADENZA - UN ELEMENTO CRUCIALE NEL PERCORSO DI ACQUISTO
L’88% degli italiani guarda sempre la data di scadenza prima dell’acquisto Il 32% dei 65enni e oltre butta un prodotto perché la data di scadenza è vicina o passata contro il 52% tra i 18-24 anni. Per i 18-24 anni, solo 7/10 (71%) verificano la data di scadenza prima dell’acquisto, contro 9/10 per i più anziani (89%). 1 giovane su 2 (tra i 18-24 anni) butta spesso i prodotti prima che la data di scadenza sia passata, 2 volte di più rispetto ai senior (27%) e molto di più della media nazionale (32%).

LA LOTTA CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE DEVE PASSARE ATTRAVERSO PIÙ PROMOZIONI E SCONTI 

Il 90% degli italiani chiede alle insegne di proporre più sconti sui prodotti vicini alla scadenza (il 79% tra i 18-24 anni contro il 94% dei 65enni e oltre). Il 34% dei 18-24 anni vuole essere informato sui gesti da adottare per ridurre lo spreco alimentare, contro il 16% dei senior.

Qualsiasi pubblicazione, totale o parziale, deve utilizzare la seguente dicitura completa: "Studio OpinionWay-Smartway: Gli italiani e lo spreco alimentare" e nessuna riproduzione del sondaggio può essere dissociata da questo titolo.

Lo studio completo qui: https://smartway.ai/it/blog/2023/09/18/mentre-gli-italiani-dichiarano-di-prestare-attenzione-i-18-24-enni-sono-i-campioni
Economia e finanza Politica

“Il governo finanzia le società di cannabis light, ma poi vieta loro di vendere”. La denuncia di JustMary

Justmary, società leader in Italia nella consegna a domicilio di cannabis light, popper e derivati CBD, ha chiuso il 2021 con più di un milione di euro di ricavi e un totale di 25mila clienti registrati e attivi sulla piattaforma. 

La società vende, fra gli altri, olio al CBD di alta qualità e, recentemente, ha ricevuto un finanziamenti da 65.000 euro dal governo italiano (tramite l’agenzia simest), per sviluppare il proprio business. Nel caso di JustMary, il 20% è a fondo perduto. 

Matteo Moretti, CEO di Justmary, ha dichiarato: "Il governo italiano finanzia le società di olio CBD, ma poi ci impedisce di vendere i nostri prodotti dimenticando che così mettono alle strette società che loro stessi hanno finanziato. Se trattano così i loro investimenti si capiscono i problemi a trovare i fondi per la legge di bilancio. Da parte nostra vorremmo invece fare la nostra parte, pagando le tasse, così da aiutare a coprire le spese dello Stato. Secondo stime, la piena legalizzazione della marijuana, come già avvenuto in California, porterebbe nelle casse dello stato circa 5 miliardi di euro".

Il mercato del CBD sta crescendo rapidamente in tutto il mondo, con un valore stimato di 20 miliardi di dollari entro il 2024. In Italia, il mercato del CBD è ancora relativamente piccolo, ma sta crescendo rapidamente. Tuttavia, le possibili restrizioni imposte dal governo potrebbero limitarne la crescita, impedendo alle società di sfruttare appieno il loro potenziale.

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JustMary
Justmary ha chiuso il 2022 con 700.000 euro di fatturato. La società ha 20 collaboratori, da sommare all’indotto e, nel 2022, ha speso 300.000 euro per comprare prodotti, da sommare a oltre 500.000 euro spesi in servizi come marketing, spedizioni e contabili.
Economia e finanza Scuola, istruzione e lavoro Startup e innovazione

MasterZ, il Master su Blockchain e WEB 3.0 piu grande d’Europa, lancia una nuova piattaforma dedicata all’apprendimento, alla pratica e al lavoro

MasterZ Blockchain & Digital Asset, si evolve e crease per il meglio, lancia  la sua WEB app dedicata e incentivi per la GenZ e professionisti.

MasterZ il più grande Blockchain training Hub Europeo, aumenta la qualità e crea nuove possibilità per gli studenti under 25, per giovani professionisti under 28 e per professionisti senior. McKinsey, una delle più grandi società di consulenza al mondo, nel report di luglio 2023 rileva un aumento delle posizioni lavorative del 40% nel settore Blockchain, tante posizioni però non riescono ad essere coperte proprio per il GAP formativo presente sul mercato.

MasterZ con la sua Z nasce nel 2021 proprio per questo, grande attenzione verso la Generazione Z e verso i giovani professionisti in un mercato in continua evoluzione e crescita. Ad oggi la società Edutech italiana ha formato più di 4.500 under 28 Europei provenienti da 33 stati al mondo, oggi integrati nella piattaforma MasterZ.

Il valore di MasterZ

Oltre a un programma di altissimo livello su tecnologia Blockchain & WEB 3.0, in partnership con alcune delle più grandi Corporate che hanno già integrato la tecnologia Blockchain e alcuni dei più grandi protocolli Blockchain al mondo; MasterZ ha lanciato la sua piattaforma. MasterZ App dà l’ occasione per 6, 9 o 12 mesi di fare networking con migliaia di professionisti e giovani professionisti in ambito WEB 3.0, una sezione per rivedere le lezioni on- demand, una sezione per i project work e una sezione con i migliori annunci di lavoro WEB 3.0 in Italia ed Europa ai quali diverse tipologie di professionisti e giovani professionisti possono candidarsi.

I Blockchain project Work, il brevetto marchio di fabbrica di MasterZ

Da oggi in MasterZ i Project Work diventano parte del programma e integrati nella sua piattaforma. MasterZ ha inventato un nuovo approccio alla tecnologia Blockchain, anche pratico. Grazie alla sua app  permette di creare dei Team multidisciplinari e dà la possibilità ai talenti selezionati con diversi background, di fare esperienza su progetti Blockchain reali, insieme a un team da loro scelto.
L’ importanza della multidisciplinarietà nel WEB 3.0
In MasterZ fanno application studenti, professionisti junior e senior con tantissimi background diversi. Alcuni arrivano dal mondo STEM, altri dal business e finance e altri dal legal, ma per esempio ci sono anche piloti dell'aeronautica militare che si occupano di cyber security, medici e artisti a riprova che il WEB 3.0 è multidisciplinare come il WEB 2.0.

Gli investimenti e i costi

Come azienda MasterZ, anche grazie alle sue partnership riesce ad incentivare l’età e la passione dei giovani studenti/professionisti con borse di studio basate sul merito e un prezzo finale che può arrivare fino a 199 Euro totali. 
Esistono anche diversi piani formativi che includono sempre la nuova piattaforma tech di MasterZ, con tante funzionalità e anche ultra specializzati come il programma MasterZ+ dedicato ai Blockchain developer o per chi vuole lanciare una startup nel WEB 3.0.

Gli output formativi di  MasterZ

MasterZ parte dalle basi, ma in maniera molto dinamica entra poi nel profondo del WEB 3.0. Le skills che si imparano sono quelle richieste dal mondo del lavoro, infatti MasterZ ha un programma dinamico. Confrontandosi con tante aziende Blockchain sia europee che internazionali, plasma il programma a seconda del mercato del lavoro e delle skills richieste. Si parte dalla tecnologia Blockchain con i diversi tipi di network, per poi analizzare 6 diversi protocolli, gli smartcontract, i token, la parte legale e la parte degli use case portati da startup e Corporate, come ad esempio la terza banca più grande d’Europa.

Le sedi di MasterZ

MasterZ ha 2 sedi operative, sia a Milano che a Parma, presso l’acceleratore di innovazione ‘’Le Village’’ della banca francese Crédit Agricole. Con un Team in forte espansione che sta progettando l’apertura di nuovi uffici anche a Berlino e Lisbona dedicate all' integrazione del WEB 3.0 nelle Corporate.
Economia e finanza

Il settore immobiliare decolla con il crowdfunding: investiti oltre 45 miliardi di euro secondo la sesta edizione del Real Estate Crowdfunding Report del Politecnico di Milano e Walliance

In Italia, il settore dell’immobiliare ha conosciuto il fenomeno della finanza alternativa legata al crowdinvesting con la nascita della prima piattaforma, Walliance, nel 2017; quando negli Stati Uniti era invece un sistema di accesso alle risorse finanziarie già conosciuto e diffuso. In questi anni, il fenomeno ha continuato ad acquisire sempre più popolarità sia tra chi lo ha scelto come soluzione di investimento che come soluzione per finanziarsi.

Secondo il sesto Real Estate Crowdfunding Report, redatto dal gruppo di ricerca dell’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano - con a capo Giancarlo Giudici - e finanziato da Walliance, a livello mondiale il settore vanta una raccolta cumulata di € 45,2 miliardi, mostrando quindi, rispetto ai € 36 miliardi raccolti un anno prima, un grande rilancio dopo il rallentamento post pandemia.

Le piattaforme di crowdfunding analizzate nella ricerca - che comprende solo quelle attive - sono 146, di cui 79 nell’Unione Europea, 24 negli Stati Uniti e 43 nel resto del mondo. Queste si suddividono tra le 39 piattaforme che operano nell’equity, 91 che invece offrono soluzioni lending, e 15 piattaforme che offrono opportunità di investimento ibride, che combinano caratteristiche tipiche sia del lending che dell’equity. È il caso, ad esempio, del debito mezzanino, una forma di debito subordinato rispetto ad altri prestiti come quelli bancari, a metà strada tra debito ed equity.1

A livello UE, il RECF ha raccolto circa € 9,8 miliardi, di cui € 2,8 miliardi nel solo 2022. I mercati più importanti sono la Francia (che si conferma punto di riferimento per il mercato del RECF con oltre € 1,3 miliardi raccolti nel 2022), la Germania (con un balzo di € 629 milioni) e l’Estonia (€ 210 milioni).

L’Italia si conferma anche quest’anno al quarto posto. La maggior parte dei finanziamenti (87,9%) è stata dedicata a progetti di tipo residenziale e, nel complesso, è emerso che le preferenze degli investitori europei ricadono su contesti urbani (58%) e su interventi di nuova costruzione (64%), piuttosto che di ristrutturazione.

Rispetto al campione totale di 79 piattaforme censite, focalizzando l’analisi sui 25 portali che hanno raccolto le cifre più significative, si nota che la tedesca Exporo è sempre in testa alla classifica, con una raccolta totale che supera € 1 miliardo e che solo una piattaforma italiana, Walliance, è presente in classifica al 22° posto. In funzione delle opportunità concesse dalle normative in ogni Paese, alcune piattaforme di RECF hanno progressivamente adattato la propria offerta di servizi, sviluppando un mercato secondario: dei marketplace propri, attraverso i quali gli utenti possono vendere e/o acquistare le azioni e/o i prestiti sottoscritti durante la campagna di finanziamento dei progetti.

La nuova normativa ECSP consente alle piattaforme dell’Unione Europea di pubblicare una “bacheca” degli annunci di acquisto o vendita. Per quanto riguarda gli USA, a fine 2022 il valore complessivo cumulato della raccolta era pari a $ 27,3 miliardi, con un flusso incrementale di $ 6,3 miliardi negli ultimi 12 mesi. Il leader tra le piattaforme censite è PeerStreet che, dal 2014, ha raccolto $ 5 miliardi, seguito da Cadre e Crowdstreet. Il mercato statunitense si conferma essere nuovamente quello più sviluppato a livello mondiale, sia per numero di piattaforme attive che per capitale raccolto - nonché il primo mercato in cui il RECF è nato e successivamente si è sviluppato.

Nel resto del mondo (Europa extra-UE, Asia/Pacifico, America Latina e Medio Oriente) la raccolta cumulata a fine 2022 è pari a €10,3 miliardi. In Italia, il fenomeno del crowdfunding immobiliare è più recente rispetto al resto d’Europa ma la crescita del mercato prosegue senza tregua, anche e soprattutto nel 2022. Le piattaforme specializzate nel real estate sono salite a 28, di cui 11 di tipo equity e ben 17 di tipo lending.

La ricerca ha individuato - fino alla data del 30/06/2023 - 1.113 campagne chiuse con successo, che hanno raccolto € 434,92 milioni. Negli ultimi 12 mesi (luglio 2022 - giugno 2023) sono state registrate esattamente 500 campagne (di cui 27 nel mondo equity e tutte le altre nel mondo lending) e il flusso della raccolta è stato pari a € 172,55 milioni, con una crescita del 35% rispetto al periodo precedente. Si consolida la quota di mercato delle ristrutturazioni (87%) rispetto alle costruzioni ex novo; il 67% è localizzato in contesti urbani.

La Lombardia continua ad essere il baricentro dello sviluppo, con il 42% dei progetti (il 21% solo nella città metropolitana di Milano), ma si può anche osservare una buona diluizione dei progetti nel resto del paese, con alcune regioni in crescita. In particolare, l’Emilia-Romagna ha raggiunto il 10%, la Sicilia il 5% e la Liguria il 4%. Mantengono buone percentuali il Lazio (10%), la Toscana (9%) e il Piemonte (8%).

Da un punto di vista economico, è interessante quanto la raccolta in crowdfunding incida sul budget totale dei progetti immobiliari. Per i portali equity, la raccolta rappresenta quasi sempre una frazione minoritaria del budget; il valore medio è pari al 28% e solo nel 4% dei casi la percentuale supera il 75%. Nel 50% dei progetti dell’ultimo anno questo dato è addirittura inferiore al 20%. Nel lending, invece, la percentuale tende ad essere più consistente, perché la dimensione del progetto è in genere più contenuta: il valore medio è, infatti, del 46% e, nel 13% delle campagne, l’incidenza della raccolta supera il 90%. A livello generale, anche nel 2022 il comparto immobiliare ha quindi trainato l’intero mercato del crowdinvesting grazie anche all’arrivo di ulteriori nuove piattaforme. Sicuramente in cima all’agenda di tali portali vi è ora l’implementazione del nuovo Regolamento ECSP, su vigileranno come autorità nazionali sia sia Consob che Banca d’Italia.

Per le imprese, la principale novità è l’estensione dell’equity crowdfunding (opportunità prima riservata alle sole PMI comprese le startup innovative) a tutte le società di capitale, anche grandi imprese. La congiuntura internazionale, con inflazione crescente soprattutto sui costi dell’energia e delle materie prime (oltre alle difficoltà di approvvigionamento) e tassi di interesse in aumento, non sembra avere frenato il crowdfunding immobiliare.

Gli investitori sembrano apprezzare la maggiore familiarità con il contesto del real estate (più facile da capire rispetto ad altri progetti di crowdfunding) e le maturity più basse. Rispetto alle stime per il futuro, negli scenari più probabili, il gruppo di ricerca ritiene che a fine 2023 il mercato del RECF possa superare negli USA una raccolta cumulata di $ 30 miliardi, di € 12 miliardi nell’Unione Europea e di € 11 miliardi nel resto del mondo. In Italia il target è di arrivare a un cumulato di poco inferiore a € 600 milioni, in funzione però della velocità di autorizzazione delle piattaforme (alla data del 01/08/2023 nessun portale italiano ha ottenuto il via libera dalle autorità nazionali).