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Moda e stili di vita

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La distanza sociale diventa arte: l’esperimento dell’architetto salernitano Michele Citro

La distanza sociale diventa arte: l'esperimento dell'architetto salernitano Michele Citro   Il vuoto diventa sensoriale. Un locale di Salerno trasforma le necessità del momento in una straordinaria opportunità di design grazie all'iniziativa di Michele Citro   Il Covid 19 è un banco di prova anche per gli architetti. La necessità ha, infatti, imposto che gli spazi andassero destrutturati e ristrutturati all'interno di un nuovo paradigma. E ciò ha riguardato in special modo il settore del food&beverage.   

Nelle scorse settimane ha fatto parlare di sé il progetto White/kursaal, sala ristorante con lido balneare annesso situato sulla costa sud di Salerno. Un concept che, grazie all'opera dell'architetto Michele Citro, ha dato luogo ad un nuovo paradigma progettuale.   “Nel pensare il progetto mi sono imbattuto in un pericolo”. Ha dichiarato Citro “Quello di dover rinunciare, per la prima volta, alla bellezza del design in norme di aspetti funzionali e contingenze pratiche dettate dal particolare momento.   No. Non poteva andare così, mi sono detto. Il Covid-19 non poteva averla vinta sull' Estetica, sulla Bellezza, sull'Armonia. Ci ho ragionato su. E tanto”.  

Social Distancing  
“L’opera non è soltanto l’oggetto, ma anche quello che lo circonda e i vuoti, gli spazi” . Ha dichiarato anni fa il celebre architetto brasiliano Oscar Niemeyer, una frase che sembra oggi calzare a pennello su tutto ciò che avvenuto intorno al progetto di Michele Citro.   “Mi sono detto che se è vero, come è vero, che l'architettura si prende cura anche dei vuoti, questo non poteva venire meno, a meggior ragione, in un momento come questo, in cui il vuoto, la distanza sociale, seppur sgradita, è imprescindibile al benessere e alla salute di ciascuno di noi”, spiega l'architetto salernitano.   

La soluzione  
Se il Covid ha imposto dei vuoti, questi dovevano prendere vita. Diventare, quello che Citro ha definito dei “vuoti sensoriali”. Vuoti che non circondano l'opera, ma ne fanno parte, come ricordava Niemeyer.    Il progetto White/Kursaal si è tradotto quindi in volumi / contenitori spaziali il cui segno rimanda all’archetipo familiare della casa, stimolando la percezione di accoglienza, di benessere e di sicurezza,  sensazioni ben ancorate nel nostro inconscio emotivo.  

Il concept  
“Il vuoto sensoriale non è un vuoto. È riempito da continui scambi di energia, intimi e personali, più forti di qualunque distanza.    Il mood progettuale è esplicitato da arredi tematici che ricordano di ciò che siamo fatti: energia e amore. Ecco allora pouff a forma di sole, divani rossi, lampade rosse a forma di cuore che si illuminano della nostra passione!   Ritengo Il White un esperimento progettuale , un nuovo paradigma concettuale dedicato a momenti di piacere e di benessere personale e collettivo. L’ obiettivo è legare la vera emotività a ciò che ci circonda. Riempire, cioè, il vuoto di Sensi, quindi di noi”.
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Nasce a Milano WEAREGO(L)D, la prima agenzia specializzata nel recruiting di nuovi talenti per business creativi

Oggi nasce Wearego(l)d, la prima agenzia specializzata nei processi di recruitment e selection di nuova generazione dedicati ai business creativi. A lanciare il progetto sono gli attuali senior partner e brand ambassador del brand, Micaela Verdiani e Gian Maria Spinella. 

“La nostra idea - spiegano Micaela Verdiani e Gian Maria Spinella - e’ quella di re-immaginare il processo di selezione e di valutazione delle competenze affinche’ fitti alla perfezione con le esigenze specifiche delle industry moda, design, arte, beauty ed e-commerce”.

“Manca sul mercato - proseguono - un punto di riferimento per queste aziende che parli la loro stessa lingua e che conosca approfonditamente le dinamiche e i meccanismi che le regolano”. Wearego(l)d pone al centro le persone e vuole regalare ai candidati e alle aziende un experience diversa, innovativa, altamente performante e che sia in grado di creare un alto livello di engagement".


Micaela Verdiani e Gian Maria Spinella sono professionisti con una profonda expertise nel settore Fashion & Luxury. 
Wearegold nasce a Milano come spin off di GCH Consulting, azienda di Executive & Professional Search operante da circa 30 anni. 

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PMI della moda: 6 su 10 non sanno cos’è la sostenibilità

Da uno studio effettuato da Cikis (cikis.eu), società di consulenza sulla sostenibilità, solo il 39% delle aziende della moda ha competenze tecniche minime per mettere in pratica azioni critiche di sostenibilità.

Con la crisi dovuta al COVID, le aziende dovranno approfondire i temi di sostenibilità" ha dichiarato Serena Moro, fondatrice di Cikis, "e ben il 73% delle intervistate ha dichiarato di aver iniziato a integrare pratiche di sostenibilità; purtroppo la mancanza di competenze impedisce loro di focalizzarsi su elementi critici".

Dall'analisi emerge infatti che le aziende non investono in competenze specialistiche, ma si affidano al team interno senza adeguata formazione sui temi di sostenibilità o alle proposte dei fornitori.

Questo provoca ad esempio che solo il 7% delle aziende intervistate conosca temi come la tracciabilità della filiera, che rappresenta invece uno dei pilastri della sostenibilità, e che solo il 9% citi la tutela dei lavoratori come criticità del settore. Altrettanto sconosciuti sono i temi riguardanti energia e processi chimici lungo la filiera.

I vantaggi della sostenibilità emergono quando il percorso viene intrapreso con serietà e costanza”, commenta Serena Moro, "ma focalizzarsi solo sui materiali senza un approccio più scientifico non consente di rispondere adeguatamente alle sfide della sostenibilità e intercettare gli interessi di consumatori sempre più attenti a questi temi. L’Italia è sempre stata riconosciuta per gli alti standard qualitativi, legati anche alla sostenibilità. Ciò può dare un vantaggio alle aziende italiane che investono su questo tema."

Lo studio completo è scaricabile da https://cikis.eu/it/report-moda-e-sostenibilita/ .
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Arriva dalla Spagna (B&B Trends) il ferro da stiro anti-coronavirus che uccide il 99,9% di virus e batteri

L'Europa produce un ferro che può essere utilizzato su qualsiasi tessuto, disattivando il virus. Il B&B Trends Group (Barcellona, ​​Spagna), produttore dei marchi UFESA e Di4, è riuscito a conciliare le raccomandazioni delle autorità sanitarie in materia di igiene dell'abbigliamento con un trattamento che senza danneggiare gli abbigliamenti elimina il COVID-19 o coronavirus.

“Con il programma Healthy non è necessario sottoporre i capi a lavaggi a 60º, che nella maggior parte dei casi danneggiano gravemente il tessuto. Questa innovazione consente di stirare, sia verticalmente che orizzontalmente, qualsiasi tessuto a un intervallo di temperatura più elevato e, inoltre, l'esclusiva tecnologia di emissione del vapore ad impulsi fornisce una maggiore velocità di trasferimento di questa temperatura agli indumenti senza danneggiarli, raggiungendo tutti i punti del’indumento ed eliminando completamente il COVID-19 in 30 secondi", assicurano dalla società.

L'organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda di lavare e disinfettare i tessuti a 60 -90º. Tuttavia nella maggior parte delle etichette degli indumenti si sconsiglia il lavaggio superiore ai 30º-40º perché secondo i produttori tessili gli indumenti si riducono di dimensioni; scoloriscono, si accentuano le pieghe e, se contengono elastici, si allentano. Programma Healthy. Eurecat ed Università di Navarra B&B Trends ha testato il Programma Healthy nei laboratori indipendenti della prestigiosa Università di Navarra e del centro tecnologico della Catalogna in Spagna, progettato nel suo dipartimento I+D+i, su quattro tipi di microbi (C. Albicans; S. Aureus; E-coli; e B. Sutilis), dando come risultato la completa eliminazione di questi batteri.

Gli studi affermano che i virus con involucri lipidici, come Sars-CoV-2 hanno una resistenza inferiore alla temperatura rispetto ai batteri di tipo E-coli e molto inferiore ai batteri come B. subtilis, entrambi osservati nello studio sopra citato. Pertanto gli esperti confermano che il suo risultato efficace può essere estrapolato contro il COVID-19. È una tecnologia accessibile e disponibile sia per i professionisti, tintorerie e commercio tessile per esempio, sia per uso domestico.

Due modelli di ferro da stiro sono dotati del Programma Heathy. Il Gruppo B&B Trends è un gruppo spagnolo con una vasta esperienza nella produzione e sviluppo di piccoli elettrodomestici. Produce e commercializza marchi come UFESA, DAGA, Zelmer e Di4, così come per altri produttori.
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La risposta digitale di DIS alla crisi COVID-19 del settore calzaturiero: la app che “scannerizza” i piedi e fa le scarpe su misura senza uscire da casa

Milano - Dopo 18 mesi di ricerca e sviluppo DIS, la startup marchigiana di scarpe made in Italy su misura e totalmente personalizzabili, rilascia sul mercato la sua rivoluzionaria app (scaricala qui) per “scannerizzare” i propri piedi ed ottenere così modello e misura di scarpe da acquistare.

L’app, per ora disponibile nella sola versione iOS, permette di conoscere la taglia da acquistare per ogni modello di scarpe presente sul sito www.designitalianshoes.com: basta un foglio A4 e il proprio smartphone con cui scattare 3 foto per ogni piede e al resto ci pensa la tecnologia.
Qui è possibile guardare il video tutorial della app.

Con il rilascio dell’app, DIS completa quindi l’ultimo tassello della digitalizzazione dell’intero processo di acquisto e produzione della calzatura. “Con la nostra piattaforma abbiamo completamente dematerializzato il nostro servizio di scarpe personalizzate MTO (made to order). Il cliente può creare la scarpa online con il nostro configuratore 3D, verificare la taglia tramite la nostra app e una volta completato l’ordine i nostri artigiani iniziano subito a realizzare la scarpa grazie alla digitalizzazione di tutta la supply chain” - sottolinea Andrea Carpineti, CEO di DIS - “La scarpa viene realizzata quindi solo dopo essere stata venduta, senza fare stock di prodotto e semilavorati, con un risparmio ambientale del 30% di emissioni di CO2. Il tutto in soli 10 giorni lavorativi grazie all’accesso real time delle informazioni di ogni stakeholder.”

La diffusione globale della pandemia COVID-19 ha inoltre spinto DIS a virare verso un modello di business “aperto” in white label. “Crediamo che questa crisi potrà essere superata solo attraverso una sinergia tra grandi imprese e startup. Per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione di tutte le aziende della moda che ci contatteranno la nostra tecnologia e il nostro know-how sulla digitalizzazione dei processi produttivi e di vendita” sottolinea Andrea Carpineti.

“Sono stati sviluppati due diversi algoritmi” precisa Michele Luconi, CIO, “il primo mira ad effettuare la ricostruzione matematica del piede dell’utente attraverso le foto. Il secondo, unico sul mercato, va ad effettuare il matching tra il piede dell’utente e i modelli di scarpe DIS, consigliando quindi per ogni modello il numero da acquistare”.

Francesco Carpineti, CCO, da sempre nel mondo delle calzature, spiega il grande valore di questo secondo algoritmo. “Siamo riusciti a standardizzare il nostro algoritmo proprietario. Attualmente utilizziamo nell’uomo 5 forme, ognuna con una calzata diversa. Inserendo i parametri di sviluppo standard delle forme, l’algoritmo restituisce automaticamente il best fit tra modello di scarpa e tipologia di piede . Questo ci permette di poter offrire il nostro algoritmo a qualsiasi brand di calzature personalizzandolo con le proprie forme”.

Rispetto alle app già esistenti sul mercato, DIS Foot Scan APP permette di ottenere 26 misure del piede del cliente (potendo sfruttare queste informazioni per realizzare una scarpa su misura) e suggerisce la taglia e il modello da acquistare prendendo in considerazione le tre misure più importanti: lunghezza, giro calzata e girocollo del piede.

Francesco Inguscio, CEO di Nuvolab, il venture accelerator che supporta DIS da anni nel suo sviluppo, conclude segnalando che “questo è il modo migliore con cui i distretti industriali italiani possono rispondere alla profonda crisi che stiamo attraversando: mettendo a fattor comune l’innovazione delle startup e il saper fare delle nostre PMI per evolversi insieme e prosperare in un futuro totalmente diverso da come ce lo eravamo immaginato”.

About DIS
DIS - Design Italian Shoes è il brand che offre il servizio di calzature personalizzate 100% Made in Italy più veloce al mondo. Il servizio è fruibile online su www.designitalianshoes.com e offline in selezionate boutique grazie ad un’innovativa esperienza d’acquisto multicanale. DIS nasce nel 2017 dall’intuizione di Andrea Carpineti, Francesco Carpineti e Michele Luconi che hanno deciso di digitalizzare l’intera supply chain del settore calzaturiero mettendo in rete piccoli artigiani che producono a mano scarpe 100% Made in Italy.


Contatti per i colleghi della stampa 
Roberta Francesconi
email: https://www.designitalianshoes.com/it/press-room
DIS Foto - scarica qui
DIS Foot Scan APP https://apps.apple.com/it/app/dis-foot-scan/id1509677867

DIS Showroom:
Showroom Eligo
Corso Venezia 18, Milan

DIS Headquarter:
Navitas Coworking
Via Enzo Ferrari, 9
Civitanova Marche (MC)
www.designitalianshoes.com
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Nasce FaberExpert.com la prima startup che permette di ristrutturare senza uscire di casa

A seguito della diffusione del Covid-19 si prevede un calo delle compravendite residenziali compreso tra l'8% e il 18% secondo i dati diffusi nel 1° Rapporto sul Mercato Immobiliare 2020 da Nomisma. La conseguente contrazione del mercato legato alle ristrutturazioni e alle nuove costruzioni, aggravata da chi non potrà più permettersi il costo di una ristrutturazione a seguito della perdita del lavoro, andrà a colpire un settore già in crisi.

"Il portale FaberExpert.com" - spiega Marcello Marino fondatore e amministratore della startup che gestisce il portale, precedentemente responsabile presso Canon Italia e Microsoft Italia - "è il primo portale a permettere di progettare una ristrutturazione online, nell'ottica di agevolare l'incontro tra domanda e offerta e di supportare il settore edile".

Il portale FaberExpert.com oltre a fornire gratuitamente il servizio agli utenti, permette infatti anche di sostenere imprese e professionisti, aiutandoli ad aumentare la visibilità della propria attività in modo gratuito.

Il portale offre inoltre una procedura che agevola l'utente nella scelta dei lavori da eseguire. La piattaforma permette anche di valutare i lavori svolti in precedenza dalle singole imprese o dai singoli professionisti e facilita il confronto tra cliente e impresa in merito ai lavori da eseguirsi.

Ad ogni ristrutturazione viene assegnato gratuitamente un referente FaberExpert.com che guida l'utente nell'identificazione dei lavori da svolgere e nella scelta dell'impresa o del professionista più appropriato.
Nell'ottica di favorire coloro che per la prima volta si dedicano ad una ristrutturazione, il portale offre inoltre la garanzia di aiutare a gestire gratuitamente eventuali controversie che si verifichino tra il cliente e l'impresa durante l'esecuzione dei lavori.

La startup punta in alto e dopo aver presentato il progetto agli investitori durante WebSummit, l'evento globale di riferimento per il settore tecnologico, sceglie un approccio internazionale nell'ottica di un'espansione futura su mercati esteri partecipando alla Startup School di Y Combinator, l'acceleratore di startup di San Francisco che ha guidato il lancio di piattaforme quali AirBnB e Dropbox.

"In questa fase in cui le imprese e i professionisti stanno comprendendo l'importanza dello smart working" - prosegue Marcello Marino - "siamo certi che il portale FaberExpert.com sia un valido strumento per incrementare il fatturato di un settore in difficoltà, grazie all'adozione di nuove tecnologie".


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CONTATTI PER LA STAMPA:
Marcello Marino (Fondatore e amministratore)
Email: contact@faberexpert.com
Mobile: 347-9618868
Portale: https://www.faberexpert.com/
Chi siamo: https://www.faberexpert.com/aboutus/
Immagini e loghi: https://www.faberexpert.com/pressassets/
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Coronavirus, CBDexpress consegna cannabis light in un’ora anche a Roma, Genova e Como

CBDexpress, la prima azienda italiana specializzata nella selezione di infiorescenze di alta qualità di 'cannabis light', ovvero di cannabis legale a basso contenuto di THC, assume 7 nuovi driver per le consegne in giornata a Roma, Genova e Como, che vanno ad aggiungersi a Milano, Torino e Monza Brianza.

Il gruppo ha deciso di anticipare i propri piani di investimento per far fronte alla richieste crescenti dei clienti che, durante la quarantena a cui sono costretti per il lockdown deciso dal governo per frenare i contagi da Coronavirus, si rivolgono in maniera sempre crescente al servizio. CBDexpress, negli ultimi due mesi, ha visto moltiplicarsi per 3 volte e mezza il numero medio di ordini che - tramite la propria rete di driver - recapita a domicilio dei propri clienti, che serve ogni giorno, feste comprese nel giro di poche ore dall'ordinazione.

"Con le nuove aperture andiamo a coprire due mercati, quelli di Roma e Genova, dove già prima della quarantena avevamo un buon giro d'affari", spiega Mattia Fiorentini, imprenditore 32enne che ha fondato l'azienda e che guida una squadra di quasi 30 persone. "Con quella di Como, invece, di fatto andiamo a coprire tutta una macro-area che va da Milano a Monza alla città lacustre e che ci permette di servire buona parte della fascia pedemontana a nord di Milano, compresi grossi centri come Busto Arsizio e Legnano".  

CBDexpress, che lavora anche su scala nazionale, affidandosi a Dhl e Sda come corrieri, ha optato per un'accelerazione su queste nuove aree per dare un servizio migliore ai propri clienti. "Per noi la soddisfazione dei nostri clienti e i loro feedback sono la cosa più importante. E anzi, una delle cose che maggiormente ci ripaga della quantità di lavoro che abbiamo in questo periodo è vedere come si avvicinino alla nostra realtà anche molte persone che non avevano mai provato i nostri prodotti che poi ci ricontattano per ringraziarci perché trovano che li aiutino ad affrontare con maggior tranquillità un momento di grande stress per tutti", sottolinea Fiorentini. 

"Da quando abbiamo aperto, il 16 febbraio del 2018, non ci siamo mai fermati: abbiamo fatto consegne a domicilio tutti i giorni, compresi Natale e Capodanno, e vorremmo continuare a non fermarci neanche per il Covid", aggiunge l'imprenditore che, proprio per far fronte al crescente numero di ordini e richieste, ha recentemente anche potenziato l'infrastruttura informatica dell'azienda.   
Il gruppo si sta sempre di più posizionando sulla fascia alta del mercato, con una specializzazione sulle infiorescienze di cannabis light di qualità. Dopo l'estate punta ad allargare ulteriormente le città in cui opera con la propria rete di driver, a partire da Bologna. Un'altra leva con cui l'azienda conta di espandersi nei prossimi mesi, dopo una prima accelerazione lo scorso gennaio, è quella dell'installazione di una rete di distributori automatici presso i tabacchini; per ora i punti vendita di questo tipo sono circa 20, di cui due direttamente di proprietà a Desio ed Arona, ma quando la situazione si sarà normalizzata questo network sarà allargato. Nel frattempo, pur nella situazione attuale, non si stanno fermando gli investimenti - anche di formazione - per garantire un prodotto della più alta qualità possibile.

"Sicuramente serve l'esperienza, ma servono anche competenze sempre maggiori per dare un servizio di alto livello. Al momento stiamo seguendo un corso al Trichome Institute, una società di formazione statunitense, per imparare ad analizzare sempre meglio le inflorescenze sotto tutti i punti di vista", conclude Fiorentini.
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Facciamolo strano: una coppia su tre desidera vivere delle fantasie di coppia

Una coppia su tre vorrebbe migliorare la complicità tra partners e sogna di vivere un'esperienza trasgressiva. È uno dei dati più interessanti venuti fuori da un sondaggio condotto dal sito fantasiedicoppia.it.  

Il 37% degli intervistati (distribuiti in egual numero tra donne e uomini) vorrebbe vivere un'esperienza particolare. Quale? I desideri non hanno limiti, ogni coppia ha la sua fantasia. Fare giochi di ruolo, essere spiati, veri e propri triangoli tra le lenzuola, osservare la propria metà mentre fa sesso con un'altra persona, uomo o donna che sia, pratiche estreme come il bondage. Questi sono solo alcuni dei sogni erotici più gettonati.  

Ma da dove sgorgano queste voglie? Molte coppie (il 21%) accusa monotonia, quasi una persone su tre (il 27%) non si sente compresa dal partner, mentre solo il 15% dichiara di vivere bene il rapporto. Insomma, in linea generale sembra proprio che sia la routine a essere la nemica numero uno di una relazione, tendenza a cui le coppie vorrebbero reagire facendo evolvere il rapporto a partire dalle lenzuola: il 52% pensa che le fantasie erotiche siano un'esperienza stupenda da vivere.   Il condizionale, però, è d'obbligo. Sì, perché se il desiderio di esperienze particolarmente piccanti è forte, ancora più grande è la paura di metterle in pratica.  
- Il 40% delle coppie non riesce a parlare serenamente delle proprie fantasie, a causa di vergogna o timore del giudizio;
- il 30% vorrebbe vivere una fantasia ma sa che il proprio partner non lo accetterebbe mai;
- il 18% teme le conseguenze sul rapporto.  

Fantasie di Coppia è stato fondato nel 2019 dal gigolò professionista Kris, uno dei massimi esponenti italiani come accompagnatore specializzato in coppie, e si pone come punto di riferimento in Italia per tutte le coppie che desiderano evolvere il proprio rapporto. Offre l'opportunità di intraprendere un percorso di terapia che aiuta i partner a vivere le fantasie senza averne paura.  

“Il sondaggio non vuole avere valore scientifico” spiega Kris “Il campione è sostanzioso poiché al questionario hanno risposto centinaia di coppie. Indica un trend molto importante: le coppie sono spesso vittime della monotonia, vorrebbero espandere l’esperienza della propria vita di coppia e vivere avventure e situazioni considerate fuori norma dalle convenzioni sociali.  Non si tratta solo di esperienze sessuali, alla base della fantasia c’è il bisogno di migliorare l’intero rapporto, il coinvolgimento e l’intimità con il partner, scongiurare l’evasione di coppia. Insomma sentirsi liberi di vivere la coppia come una grande giostra piena di valori e di scoperte e non come una gabbia sociale irrigidita da regole, pregiudizi e convenzioni”.   “Eppure le coppie hanno paura.” Spiega Kris, “Di cosa? I valori interni a ciascun individuo, il timore di non essere capiti dal partner, le pressioni della società fanno da ostacoli. Tante coppie hanno paura di scavalcarli, e intanto si perdono esperienze che arricchirebbero e rafforzerebbero la relazione, sprofondano dentro la monotonia e lentamente perdono fiducia nella propria relazione, o danno origine a tradimenti.”   “Il progetto Fantasie di Coppia si consolida in un libro omonimo: Fantasie di Coppia - Come Viverle ed Essere Felici, primo libro in Italia che aiuta le coppie a vivere le fantasie che desiderano vivere. Scaricato da più di 1000 coppie nelle sole prime due settimane di lancio, questo libro è stato creato dopo aver incontrato, nella mia professione di gigolò, oltre 150 coppie e svolto un master professionale in coaching di coppia.    Oggi desidero aiutare i partner a capire che la trasgressione, il proibito, le regole, sono solo costruzioni sociali. Nella coppia c'è un mondo da scoprire. Viverlo vuol dire stare bene con se stessi, nel rapporto e con il mondo che ci circonda”.  
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CHI ODIA PAGA ANNUNCIA LA SUA NUOVA PIATTAFORMA, TROVA NUOVI ALLEATI PER COMBATTERE L’ODIO ONLINE E LANCIA LA CAMPAGNA #NONDIFFONDEREODIO

Milano - Chi Odia Paga (COP) oggi esce dalla fase di beta testing e rilascia la versione ufficiale della prima piattaforma legaltech italiana contro l’odio online, con un design completamente rinnovato ed una serie di nuovi servizi e partnership. 

Da oggi, navigando su www.chiodiapaga.it sarà possibile accedere ad ulteriori servizi tecnici per combattere l’odio online, quali la legalizzazione della prova digitale, che permetterà l’acquisizione forense utilizzabile in giudizio delle condotte d’odio subite; il take-down, ovvero la rimozione o la deindicizzazione automatica delle offese online; e infine la diffida digitale, ovvero il formale invito all’hater a non proseguire nella condotta offensiva, avvertendolo delle conseguenze che possono derivare dalla sua inadempienza. 

Questi servizi si aggiungono al feedback legale digitale, il primo servizio messo a disposizione delle vittime di reati d’odio online già durante la fase beta, che consente di sapere gratuitamente se le condotte d’odio di cui si è vittima sono perseguibili legalmente.
Tutto questo è stato reso possibile dal potenziamento del team con l’ingresso del nuovo CTO, Francesco Grotta, che porta la sua decennale esperienza nello sviluppo di soluzioni tecnologiche web.

Il servizio di legalizzazione è stato realizzato grazie alla partnership tecnica siglata in esclusiva da COP con Kopjra, la startup specializzata nella protezione della proprietà intellettuale e della privacy su Internet, e con l’editore giuridico Giuffrè Francis Lefebvre.
La validità metodologica e l’utilità dei servizi legaltech offerti da Chi Odia Paga è ulteriormente confermata dal patrocinio appena riconosciuto al progetto da parte dell’Ordine degli Avvocati di Milano.

“Con il rilascio della piattaforma ufficiale inizia un percorso di collaborazione con i migliori player dell’ecosistema legaltech italiano e di dialogo con le istituzioni - dice Francesco Inguscio, founder e CEO di COP - per poter realizzare il primo sistema integrato di contrasto all’odio online, che si evolverà continuamente nei prossimi mesi fino a diventare la soluzione di riferimento per sradicare l’odio dalla Rete grazie al diritto”.

Una campagna per debellare il virus dell’odio online: #NonDiffondereOdio

La messa online della nuova piattaforma è accompagnata dalla campagna social #NonDiffondereOdio, con cui Chi Odia Paga lancia un appello al mondo del web per condividere, oltre all'hashtag, il vademecum contenente 5 consigli per mettere un freno alla viralità delle parole che incitano all’odio.  

Ancora in questi giorni si è assisitito a una diffusione virale dell'odio online, hate speech e revenge porn di cui si discute da tempo, a ulteriore dimostrazione di quanto una "cura" si renda necessaria.

COP ​è una startup innovativa a vocazione sociale lanciata a Milano nel 2018 dal venture accelerator Nuvolab, con il finanziamento di Oltre Venture e l’advisory legaltech di LT42. Tramite la piattaforma legaltech Chi Odia Paga si prefigge l’obiettivo di difendere i bersagli di odio online rendendo fruibile direttamente online l’accesso a tutte le azioni necessarie per rispondere legalmente agli attacchi degli hater di cui l'utente è vittima. www.chiodiapaga.it

Contatti per i colleghi della stampa:                                               

Ufficio Stampa COP
Rossana Cavallari
rossana.cavallari@email.it
+39 3284644749
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Il Coronavirus triplica le vendite di cannabis light di CBDexpress: da 43 a oltre 150 ordini al giorno tra Milano, Torino e Monza

La quarantena a cui gli italiani sono costretti da più di due settimane sta portando sempre più persone a rivolgersi al delivery di cannabis light, ovvero di cannabis legale a basso contenuto di THC. CBDexpress, una delle prime aziende che ha iniziato a svolgere questo servizio e che è attualmente attiva a Milano, Torino, Monza e nell'hinterland di queste città, ha visto moltiplicarsi per 3 volte e mezza il numero medio di ordini che - tramite la propria rete di driver - recapita a domicilio dei propri clienti, che serve ogni giorno, feste comprese; oltre a questo il gruppo sta anche lavorando per allargare gli approvvigionamenti di inflorescenze per rifornire la rete di distributori che ha installato presso alcuni tabaccai.  

"Da quando abbiamo aperto, il 16 febbraio del 2018, non ci siamo mai fermati: abbiamo fatto consegne a domicilio tutti i giorni, compresi Natale e Capodanno, e vorremmo continuare a non fermarci neanche per il Covid", spiega il fondatore dell'azienda, il 32enne Mattia Fiorentini, che guida una squadra che complessivamente conta 21 persone. "Prima di questa emergenza la media era di circa 43 ordini al giorno, mentre ora siamo saliti ai 150 ordini evasi ogni 24 ore. Anche per questo abbiamo ampliato, da un'ora a due ore, la fascia di consegna ai nostri clienti, piuttosto che non riuscire a consegnare nei tempi che abbiamo loro assicurato".

Proprio con l'ottica di garantire un servizio puntuale e certo, che sia di qualità non soltanto nel prodotto, con la scelta delle infiorescenze, ma anche nella consegna e nel servizio, CBDexpress ha sospeso per qualche giorno, nei giorni scorsi, la fornitura nel resto d'Italia, dove prima lavorava tramite corriere standard. "Per noi la soddisfazione dei nostri clienti e i loro feedback sono la cosa più importante. E anzi, una delle cose che maggiormente ci ripaga della quantità di lavoro che abbiamo in questo periodo è vedere come si avvicinino alla nostra realtà anche molte persone che non avevano mai provato i nostri prodotti che poi ci ricontattano per ringraziarci perché trovano che li aiutino ad affrontare con maggior tranquillità un momento di grande stress per tutti", sottolinea Paolo Eralti co-fondatore di CBDexpress.  
 
Il gruppo, che si sta sempre di più posizionando sulla fascia alta del mercato, con una specializzazione sulla selezione di infiorescienze di cannabis light di alta qualità, ha dovuto al tempo stesso anche posticipare alcuni investimenti, fra cui la partenza del delivery in altre città, a partire da Roma e Bologna.

"Al momento ci siamo fermati - racconta Fiorentini - Puntavamo a iniziare nella 'Città Eterna' prima dell'estate e a Bologna da settembre, ma sono slittati. In queste due città abbiamo già parecchi clienti che vorremmo servire più velocemente. Se si dovesse continuare con le restrizioni, però, siamo pronti a rimetterli in pista e partire: in ogni caso vorremmo sbarcare a Roma da settembre"

Un'altra leva con cui l'azienda conta di espandersi nei prossimi mesi, dopo una prima accelerazione lo scorso gennaio, è quella dell'istallazione di una rete di distributori automatici presso i tabaccai; per ora i punti vendita di questo tipo sono 24, di cui due direttamente di proprietà a Desio ed Arona, ma quando la situazione si sarà normalizzata questo network sarà allargato. Per il momento, infatti, fra i temi che il CBDexpress sta affrontando c'è anche quello degli approvigionamenti: pur selezionando la materia prima da fornitori italiani, spagnoli, olandesi e svizzeri, il quantitativo di ordini è tale da dover scegliere a che canale dare la priorità: "stiamo dando priorità al sito e ai nostri clienti fidelizzati", aggiunge Fiorentini, che però sottolinea anche come "solo negli ultimi dieci giorni dalla rete dei tabaccai ci siano arrivati ordini per 20mila euro".  
Nel frattempo, pur nella situazione attuale, non si stanno fermando gli investimenti - anche di formazione - per garantire un prodotto della più alta qualità possibile. "Sicuramente serve l'esperienza, ma servono anche competenze sempre maggiori per dare un servizio di alto livello. Al momento stiamo seguendo un corso al Trichome Institute, una società di formazione statunitense, per imparare ed analizzare sempre meglio le inflorescenze sotto tutti i punti di vista", conclude Eralti.